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![]() Tumore al seno: esperienze, terapie e solidarietà femminile
Ciao Monia,
si, ho ricevuto il tuo messaggio e spero in serata, o al più tardi domattina di poter rispondere al tuo indirizzo mail. Intanto ho letto tutto quanto è stato aggiunto in questi ultimi 2 giorni; non posso che applaudire allo zelo affettuoso che stanno dimostrando Hippo e Maria e nello stesso tempo concordare su buona parte di quanto scrivono ma sono necessari dei distinguo utili a chiarire le differenze che ci sono tra la teoria e la pratica. Nel tempo c'è stata l'occasione di verificare, per così dire, sul campo, tutte le terapie descritte (Gerson, laetrile, tisana Caisse, ascorbato di potassio, bicarbonato di Simoncini, ecc.) che altre tipo: aloe e grappa, adjuvant, idrocolon, ecc. ecc.. Tutte terapie che, perlomeno nei casi osservati, non hanno funzionato in pazienti con malattia conclamata metastatica. C'è di più, in diversi casi (ma questo l'ha evidenziato anche Hippo) alcune terapie si sono dimostrate "tossiche" o non sostenibili da un organismo debilitato: è improponibile una terapia che (alle dosi ritenute curative) produca spossatezza (Gerson) in un malato già spossato; o altre che producano diarrea (Aloe) o stitichezza (tisana Caisse) due effetti pesanti da sostenere da un organismo pienamente efficiente ma generalmente impossibili da sostenere, per giorni o settimane, da un organismo non in perfetta forma. Non vorrei certo qui aprire una dibattito che sarebbe assolutamente fuori luogo, nè accreditare una Terapia a scapito di un'altra; c'è ben altro in gioco. Quanto sopra proviene da osservazioni dirette su persone malate, tutto qui. Quindi agli amici Hippo e Maria esprimo affetto e riconoscenza perchè ho compreso la loro buona fede e buona volontà; ho espresso la mia opinione nel pieno rispetto della loro e spero che questo venga compreso. |
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Ciao Savio,
sono d'accordo con te, come dicevo a Monia le terapie igieniste rilasciando le tossine in circolo possono produrre effetti collaterali molto gravi. Però dipende proprio dall'intensità del metodo, ovvero se si è molto intossicati (per esempio una persona onnivora che ha appena finito un ciclo di chemio e che in passato ha assunto molti medicinali) la terapia dovrà essere iniziata con cautela e a piccole "dosi" (senza entrare nei particolari ma giusto per fare un esempio potrebbe essere iniziata solo una parte del metodo, non a caso ovviamente, ma scelta opportunamente dal medico). Questa non è una semplice supposizione ma una parte calcolata del programma di disintossicazione; infatti sia Ehret nel suo metodo che Gerson nel proprio (ricordo che il metodo Gerson negli anni è stato migliorato rispetto a quello che elaborò lui stesso) parlano di questa situazione da affrontare all'inizio della terapia. Ehret inoltre sottolinea parecchio l'aspetto pericolosità nel voler fare la terapia senza l'ausilio di un esperto e iniziando la disintossicazione in modo brusco. Addirittura lui cita casi di morte, non a causa della malattia che avevano queste persone, ma per le conseguenze di una disintossicazione troppo veloce che hanno provocato mediante un'auto-terapia. Come dicevo un paio di post fa, io stesso posso testimoniare gli effetti negativi di una disintossicazione leggermente troppo veloce, nonostante fossero 8 mesi che non mangiavo carne, 7 anni che non mangiavo latticini, 2 anni e mezzo che mangiavo tendenzialmente macrobiotico e 3 anni che facevo un uso di farmaci praticamente nullo. Io resto convinto che i metodi igienisti siano efficaci, sono troppi i casi di successo per poter dire che sono solo un caso. Il problema rimane sempre lo stesso, perlomeno per noi italiani: riuscire a mettere in pratica in modo professionale tali metodi. Qui siamo troppo indietro. Abbiamo appena scoperto che anche l'Ungheria è più avanti di noi (con tutto il rispetto per l'Ungheria). Concordo quindi con Savio nel non voler far nascere false speranze, ma sprono tutti ad aprire gli occhi perché nel mondo le persone guarite da mali definiti dalla medicina tradizionali inguaribili sono ormai tanti. D'altra parte ricordo che la chemioterapia non è una passeggiata per un fisico umano sano, tantomeno per un fisico umano malato. Rifacendomi a quanto dice Savio sulla impossibilità di utilizzare metodi che indeboliscono in una prima fase della terapia posso citare un mio conoscente che ha dovuto interrompere la chemio perché troppo debole per sopportarla. Inoltre non penso esistano metodi che possano disintossicare un organismo senza debilitarlo un po', è un po' come pensare di fare le grandi pulizie in casa senza dover mettere sottosopra nulla. Ciao a tutti!
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Quando una persona è malata è molto importante non fare niente, ma questo niente bisogna saperlo fare molto, ma molto bene. (H.M.Shelton) |
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Caro Savio speravo di avere da te delle delucidazioni. Niente di scientifico, solo un buon consiglio che possa aiutarmi a scegliere ogni volta che mi trovo davanti ad un bivio.
Anche adesso dovrò cambiare di nuovo terapia, dopo 6 cicli di cisplatino, e ovviamente seguirò il tuo consiglio circa i chiarimenti che dovranno darmi sul nuovo farmaco, sulla sua funzione e sulla sua efficacia nel mio caso. Sto già pensando di sentire un altro parere, ma prima voglio vedere cosa mi proporranno. L'importante è smetterla con questo schifo di cisplatino perchè non lo sopporto più!!!! Quando stavo in ospedale ho conosciute delle donne che facevano un farmaco, relativametne nuovo, che si dovrebbe chiamare "Herceptin" o qualcosa del genere. Pare però che io, essendo HERB2 neg., non posso farlo. Ho chiesto spiegazioni e mi hanno detto che io, a differenza di quelle HERB2 pos., sto meno male, quindi a me decidere se vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto!!!! Ciao. Spero a presto!! |
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ciao monia,è un pò che non sono riuscita a connettermi e mi dispiace
vedo con piacere che continui a lottare e mi raccomando di non perdere la grinta...io ti ho pensato spesso e ho continuato a cercare una cosa che ho scoperto con stupore è che c'è a chi sta bene che i malati restino tali perchè sono fonte di guadagno il ragionamento è:se guariscono o muoiono non fanno più guadagnare ... per cui bisogna tenerli in vita malati questo è come minimo criminale ma l'organizzazione che ordisce tutto ciò è troppo grossa x combatterla.si può solo uscirne se vogliamo c'è un libro che ne parla intitolato ''l'immensa balla della ricerca sul cancro'' inoltre alcune ricerche dicono che si conosce la cura da anni ma viene nascosta perchè troppo ''semplice'' ![]() pensa che smacco sarebbe per tutti questi professoroni ammettere che il cancro è dovuto solo a una semplice carenza di vit.B17 e sai dove si trova questa vit.? nei semi,sopattutto quelli delle mele e pensare che noi accuratamente li scartiamo per non parlare poi della famosa tisana di renè caisse nessun medico te la raccomanderà mai...come è possibile... tanti studi e poi si guarisce con un'erba? no,la cura deve essere complicata dolorosa,costosa e guai a obiettare,chi siamo noi miseri di fronte a tanta scienza? io sono rimasta allibita leggendo queste cose,non voglio turbarti monia,continua la tua cura ma considera anche queste cose che di sicuro non ne intralciano il corso.se desideri leggere coi tuoi occhi mandami il tuo indirizzo e mail ti abbraccio maria |
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