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Vecchio 11-12-2009, 12:45 AM
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predefinito Tumore al seno: esperienze, terapie e solidarietà femminile

Tumore al seno: esperienze, terapie e solidarietà femminile


E' davvero incredibile come la solidarietà tra donne raggiunga un picco elevatissimo quando si parla di tumore al seno. Non perchè "sono discorsi da donne!!!", ma perchè solo una donna malata di cancro al seno può capire cosa prova un'altra donna nelle sue stesse condizioni.
Ci sono dei risvolti della malattia comuni ad altri tipi di tumori, come per esempio il cattivo odore delle chemio o la perdita dei capelli, ma ve ne sono altri che infieriscono oltremodo sulla vita già sventurata della donna malata al seno.
Parlo dell'essere ferite nell'intimo vedendosi mutilare il proprio corpo, in una parte importante che intacca la femminilità, l'essere mamma, l'essere moglie ...
Quando vieni operata per un tumore ad un rene piuttosto che al fegato, ai polmoni o ad uno qualsiasi degli organi interni, hai senz'altro molti fastidi e problemi legati alla funzionalità dell'organo stesso ma, oltre alla cicatrice dell'intervento, non vedi niente.
Quando invece vedi il tuo seno (che fino ad allora magari è stato il tuo vanto, al quale hai allattato e fatto crescere i tuoi figli) rovinato, malformato o addirittura mutilato, provi qualcosa che non si riesce a descrivere, ma che ogni donna malata capisce perfettamente.
Hai difficoltà a vestirti, soprattutto d'estate, a guardarti allo specchio e a farti guardare ed ogni mattina quando esci di casa, immancabilmente di corsa, arriva sempre un momento in cui metti una mano sul petto perchè pensi di aver dimenticato la protesi!!!!
Ragazze, donne, secondo me questo è un aspetto che rende unico e un po' tutto nostro questo male.
E' per questo che vorrei condividere la mia esperienza con tutte voi, sia dal punto di vista delle terapie (e tutto quello che comportano), sia dal punto di vista morale e psicologico.
Sono malata da quattro anni e ogni altra donna incontrata sul mio cammino mi ha arricchita con i suoi consigli, con le sue rassicurazioni, con il suo sostegno, con le sue spiegazioni, con il racconto della sua esperienza personale.
Mi ha fatto tanto bene parlare con tutte loro, mi fa ancora bene parlare e vorrei essere a mia volta d'aiuto a qualche altra donna.
Se condividete o avete condiviso la mia stessa esperienza, possiamo parlarne insieme e affrontare insieme, con coraggio, questo male comune.
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  #2 (permalink)  
Vecchio 11-12-2009, 01:23 PM
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predefinito Bravissima Monia

Coraggio: che aspettate a partecipare?
__________________
Laura
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  #3 (permalink)  
Vecchio 11-12-2009, 08:20 PM
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Smile

L'ho sempre detto e pensato che tu sei una donna eccezionale e non credo possibile che una mutilazione del seno possa minimamente scalfire il tuo essere donna. Sei forte! Ciao Franco
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  #4 (permalink)  
Vecchio 11-12-2009, 10:17 PM
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predefinito

Innanzitutto ringrazio i miei amici Laura e Franco per l'incoraggiamento.
Adesso vorrei raccontare la mia esperienza.
Alla fine dell'estate del 2005 mi accorsi, dalla sera al mattino, di avere un bozzo sul seno destro e cercai subito di contattare il mio senologo, ma solo ad ottobre riuscii a fare un ago aspirato e far analizzare il contenuto di questa ciste che era liquida. Responso: nulla di grave, ma avrei dovuto riperete l'ago aspirato dopo sei mesi e comunque sarebbe andata, avrei dovuto toglierla perchè era molto grande. Nel frattempo continuava a riempiersi di liquido ed a gonfiarsi, quindi facevo continuamente ago-aspirati per svuotarla. Stanca di aspettare a marzo mi feci ripetere l'esame. Nel frattempo ero in attesa che mi chiamassero per un altro intervento (calcoli renali), quindi andai da sola a ritirare il referto dal medico con l'intento di raggiungere un accordo per vedere quale intervento avrei dovuto fare per primo. Ricordo quel momento come se fosse stato ieri ed ogni volta provo quello stesso tonfo al cuore. Il dottore continuava a dirmi che prima di operarmi avrei dovuto fare una terapia ed io tranquillamente continuavo a discutere non capendo cosa volesse dirmi. Siccome poverino continuava a dirmi che dovevo fare una terapia, ma non era proprio esplicito, io ebbi come un'illuminazione ed al tempo stesso un ... diciamo tonfo al cuore (sarà stato un piccolo infarto!!!!) e provai a chiedere "dottore, intende dire una chemio terapia?". Credo che se invece di darmi quella risposta mi avesse tirato addosso un macigno, mi avrebbe fatto meno male!!!!
Sarei dovuta andare da mia madre a riprendere la mia piccolina (di appena 3 anni e mezzo), ma non capivo più niente. Mi misi alla guida con gli occhi completamente pieni di lacrime, chiamai mia madre dicendole cosa era successo e chiedendole di terene la bimba per qualche giorno. Arrivai a casa (40 minuti di guida) senza capire come avevo fatto. Passai dei giorni tremendi, riuscivo solo a piangere e nient'altro.
Poi sono andata a riprendere la bimba e mi sono imposta di non farle pesare il fatto e quindi di non farmi vedere piangere. Ho ripreso la mia vita normale, durante la giornata svolgevo tutte le mansioni solite, andavo in ufficio, pensavo alla casa, tutto come sempre. La notte invece piangevo sempre.
Da allora fortunatamente sono passati già diversi anni, nel frattempo ho subito quattro interventi allo stesso seno: prima quadrantectomia con asportazione del linfonodo sentinella, poi asportazione di recidiva nella zona del primo intervento, poi mastectomia ed infine di nuovo asportazione della recidiva e siccome il seno non c'era già più, mi hanno tolto il muscolo pettorale. Prima e dopo ognuno di questi interventi ho fatto la chemioterapia tradizionale e tra il primo ed il secondo intervento, dopo la chemio, ha fatto anche la radioterapia. Inutile dire che nessuna terapia ha fatto effetto, spesso c'erano di nuovo altri noduli mentre facevo le terapie.
Fino a quando non sono stati intaccati i linfonodi, prima quelli della catena mammaria interna e poi altri sempre nella zona del seno (polmone, vena cava, clavicola dx, ecc.) ed ho partecipato ad uno studio presso lo IEO di Milano utilizzando il Sutent. Ho avuto ottimi risultati anche a basso dosaggio (25 mg), ma dopo un anno non ha più funzionato e adesso sono tornata a fare la chemio tradizionale abbinata ad un farmaco da prendere tutti i giorni (Endoxan).
A giorni dovrei ripetere la PET e vediamo come si continua. Si, perchè dopo il fallimento della terapia con il Sutent mi hanno detto chiaramente che non ci sono speranza di guarire, ma solo di cronicizzare la malattia, quindi dovrò fare terapie a vita.
Ho riassunto più che potevo, ma ho ancora tanto da raccontare, soprattutto il dubbio (avallato anche da qualche medico) che tutti quegli ago aspiarati siano stati complici, se non fattore scatenante, per la comparsa della malattia.
In tutta questa storia devo ringraziare più di ogni altri, due persone:
1) mia figlia: se non ci fosse stata lei avrei continuato a piangermi addosso e difficilmente sarei riuscita a reagire e ad affrontare tutto questo;
2) il mio datore di lavoro: in quei primissimi giorni in cui nè io, nè i miei familiari riuscivamo a ragionare per vedere cosa fare, lui mi ha subito fatto parlare con una sua amica malata e guarita, la quale mi ha messo subito in contatto con quello che attualmente è il mio oncologo e mi ha spiegato tutto quello che mi sarebbe successo da quel momento in poi, dalla debolezza, dal cambiamento del sapore dei cibi, dai capelli che sarebbero caduti, che forse anche le unghie sarebbero cadute o si sarebbero deformate, dal fatto che mi avrebbero bloccato farmacologicamente il ciclo mestruale e anche che sosa significava farsi la chemioterapia: io non sapevo che si trattava di farmaci da assumere via endovena!!!!
Queste sono state le due, anzi tre persone che mi hanno dato l'imput giusto per affrontare tutto quello che mi aspettava, ma è soprattutto a mia figlia che devo la vita.
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  #5 (permalink)  
Vecchio 11-13-2009, 11:11 AM
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Monia, sei una donna fantastica....credo che tu abbia trovato in te quella forza che ti spinge ad andare ben oltre alla malattia, che si manifesta quando, nella difficoltà, continuiamo a costruire, a trovare e a dare un senso alle cose che ci capitano. Sono sempre più felice di conoscerti, davvero....e poi mi hai commossa! Un abbraccio e ti siamo tutte vicine. isa
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  #6 (permalink)  
Vecchio 11-13-2009, 01:32 PM
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Monia......sei grande!!!! Forza e avanti tutta!!!!
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  #7 (permalink)  
Vecchio 11-17-2009, 12:35 AM
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Grazie amiche mie per l'incoraggiamento, ma ho provato a fare una ricerca su Google e fino alla undicesima pagine non c'era traccia di questa discussione. E' un argomento troppo vasto e difficilmente qualcuno al di fuori del sito ci arriva. Spero bene perchè ho visto quanta poca informazione viene data negli ospedali. Tutto quello che si riesce a sapere lo si apprende dalle quattro chiacchiere che si scambiano con le altre donne malate durante le attese o durante i ricoveri. La conferma viene anche dal sito sul sutent: quantre volte Franco deve ripetere e spiegare quando e come si fanno le domande per le varie pensioni, Legge 104 ecc.!!!!
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  #8 (permalink)  
Vecchio 11-17-2009, 01:01 AM
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Quote:
Originariamente inviata da monia72 Visualizza il messaggio
ho provato a fare una ricerca su Google e fino alla undicesima pagine non c'era traccia di questa discussione.
Abbi pazienza, non sottovalutare la potenza di questo forum: dagli un po di tempo e poi ne riparliamo
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  #9 (permalink)  
Vecchio 11-20-2009, 11:46 AM
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predefinito ciao

Ciao a tutti,
sono nuovo, sono un uomo e non malato di tumore. Mi è arrivata una email chiedendo di dire la mia su questo argomento, e visto che penso che nulla succeda per caso, eccomi qui. L'unica esperienza quasi diretta che ho avuto è quella di mia zia, per tumore al seno, purtroppo deceduta, o meglio assassinata dalla medicina moderna legalizzata da un mondo a cui non interessa il bene del paziente, ma solo il bene delle case farmaceutiche.
Ho approfondito il tema della malattia e della guarigione perché dal 2002 nessuno mi da risposte convincenti ad una semplice intolleranza alimentare che però non mi fa sentire "vitale" quanto so di poter essere alla mia età.

Un primo punto importante di cui rendersi consapevoli è: noi non ci ammaliamo per caso, ma la malattia è un normale processo biologico attivato dall'organismo per "salvarci". Si avete capito bene, per "salvarci". Se la malattia non esistesse saremmo già morti. La causa di tutte le malattie come sostiene la medicina igienistica da circa 200 anni è una tossiemia, ovvero una intossicazione che parte da zero e che si aggrava sempre di più. Perché avviene? Stress, inquinamento, ma soprattutto alimentazione. Purtroppo noi pensiamo di mangiare bene e che quello che ci viene detto sia la verità. Purtroppo è vero il contrario. Prodotti di origine animale, prodotti farinacei che "incollano" e intossicano, sbagliate combinazioni di cibi, sono tutti fattori che incidono sull'intossicazione che quando arriva al culmine sfocia nel tumore. E quando questo è molto grave si tramuta in cancro.
Tutto questo per dire che non è un caso che si crei un tumore o un cancro, non è la mano del diavolo o qualcosa del genere che ci colpisce, ma fa parte di un sistema biologico naturale di cui noi siamo i primi e diretti responsabili, e i cui mandanti sono la medicina moderna (che non conosce la causa dei tumori al contrario della medicina igienistica) e le case farmaceutiche (vi siete mai chiesti quanto guadagnano da un vostro ciclo di chemio?).
Curare un tumore con tecniche (chemio e radio) che sono esse stesse cancerogene è pura follia, e pure viene fatto in tutto il mondo. Come già ho letto in vostri post, spesso sono proprio queste o altre tecniche che aggravano la situazione o che trasformano un tumore in cancro. Come anche curare una qualsiasi malattia partendo dal sintomo e disinteressandosi della causa non è il modo più professionale di curare, in quanto anche in quei pochi casi in cui la medicina moderna riesce a far passare il tumore o cancro, il paziente rimane intossicato e molto soggetto a ricadute di qualsiasi malattia, compreso tumore e cancro stesso.
La medicina igienistica curava i tumori (quasi con la difficoltà con cui si curano i raffreddori!) già 100 o 150 anni fa. Purtroppo per quello che ne so io cliniche igienistiche in Italia non esistono, esistono invece in Svizzera, Germania, Francia, USA e Canada. In Giappone una clinica utilizza il metodo Gerson che ha salvato uno dei medici responsabili della clinica.
In Italia siamo sempre indietro in tutto e la "mafia" qui è sempre più forte che altrove, basti citare il caso Di Bella e il caso Simoncini, medici che qualcosa stavano cambiando nell'ottica di guarigione dei tumori ma che davano troppo "fastidio".

Mi sono sentito in dovere di scrivere queste cose (e ci sarebbe molto di più da dire sull'argomento) perché ho visto come hanno trattato mia zia. Non vi era nulla di logico in quel che facevano, ma erano appoggiati dai protocolli internazionali; questa è la prassi quindi se il paziente muore per chemio o radio è..... la semplice normalità, e nessuno si sognerà mai di fare causa alla medicina per avere ucciso o storpiato ingiustamente (vedi asportazione dei seni spesso non necessarie) qualcuno.
Non vorrei passare per quello che spara a zero sulla medicina qualsiasi cosa faccia, vi sono branchie della medicina che meritano tanto rispetto, ma nella cura e nella prevenzione purtroppo è veramente tanto indietro, e non sa nemmeno di esserlo.

Spiegare tutto qui sarebbe veramente troppo lungo, quello che posso consigliarvi di fare è informarvi bene sull'argomento; io ho trovato interessanti i seguenti libri:
- "Tumori e Cancri, loro sparizione naturale per autolisi" di Herbert M. Shelton
- "Alimentazione Naturale" di Valdo Vaccaro
- "Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco" di Arnold Ehret
- (CON DVD) "Guarire con il metodo Gerson" di Charlotte Gerson e Beata Bishop

Il dottor Colin Campbell è uno dei pochi che va contro il "sistema mafioso" della medicina e delle case farmaceutiche, ha scritto il libro "China Study" che però non è tradotto e non ho ancora letto (c'è qualcosa su youtube). Ce ne sarebbero molti altri da citare ma penso che quanto vi ho suggerito sia un buon inizio sull'argomento. Visitate anche i siti (anteponete il www):
- mednat.org
- medicinanaturale.biz (di Valdo Vaccaro)

Spero di essere stato di aiuto a qualcuno.
Ciao.
__________________
Quando una persona è malata è molto importante non fare niente, ma questo niente bisogna saperlo fare molto, ma molto bene. (H.M.Shelton)
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  #10 (permalink)  
Vecchio 11-21-2009, 04:03 PM
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predefinito Esperienza di un figlio

Voglio raccontare l'esperienza di mia mamma, sperando possa servire sia alle persone con la malattia sia agli studiosi di medicina.

Mia mamma , nata nel 1940 ha da sempre avuto un nodulo al seno, i primi esami in merito risalgolo ai primi anni 70.
Io sono convinto che se mia mamma l'avesse lasciato dov' era quel nodulo, non si sarebbe mai ammalata di tumore al seno.
Nel 1998, appena in pensione, decide di approfondire: agoaspirato, i soliti e esami e il consiglio finale: meglio asportare il nodulo. Fatta l'operazione, dopo un anno torna a fare esami e si scopre che l'operazione dell'anno prima non aveva asportato il nodulo, solo tessuto sano. Roba da denuncia, ma non siamo persone che fanno quello: mia mamma si riopera, in un'altra struttura (ovvio) dotata di strumenti, esistenti, per evitare errori cosi' madornali (l'avessimo saputo prima...).
GLi viene asportato il nodulo (fortunatamente non cresciuto nel frattempo) e dopo viene sottoposta per un periodo a radioterapia.
Dopo 3/4 anni (non ricordo con precisione, mi pare 2004) viene diagnosticata una recidiva: solita prassi: agosapirato,analisi, operazione di asportazione compreso linfonodo sentinella (risultato positivo, purtoppo) : il tumore che si è presentato non è lo stesso che aveva tolto, ma di un'altro tipo e molto piu' aggressivo (ho l'idea che a crearlo sia stata proprio la radioterapia, forse qualche medico mi darà dell'ignorante, e probabilmente lo sono, ma l'idea resta): conseguente chemio terapia, fortunatamente con effetti collaterali limitati rispetto a quelli temuti. Da allora mia mamma , e sono passati 5 anni, è sempre sottocontrollo, ogni 6 mesi mammografie e ecografie al fegato, ma sempre negative: io dico "guarita!!", mia mamma non ne vuol sapere, dice che prima o poi tornerà: intanto sono stati altri 10 anni di vita insieme (mio papà non c'e' piu'), due nipotini, una vita normale (se si tolgono i tuffi al cuore che puntualmente si presentano ad ogni visita o esame) e a marzo compirà 70 anni. La malattia l'ha vinta, dico io, ma sicuramente l'ha logorata psicologicamente, è inevitabile, ma è qui con noi e sta bene. Concludo con queste osservazioni: i medici fanno il possibile, possono sbagliare, può sbagliare anche la medicina consigliando interventi forse inutili, ma ad oggi conosco solo un finale, l'altro (se non si fosse operata la prima volta) non lo conosco e non so se sarebbe stato meglio: forse si , forse no. Comuqnue, a quelle come mia mamma consiglio: guardare il futuro con fiducia sempre, e non sentirsi condannate. Quante amiche di mia mamma, senza nessun tumore, sono morte in questi 10 anni, per altre cause!!
Saluti
Gianni
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  #11 (permalink)  
Vecchio 11-21-2009, 05:45 PM
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Gianni sono felicissima per questo tuo intervento, a dimostrazione che dal cancro si può anche guarire (ovviamente a seconda dei casi, dei tipi di tumore e dalla loro aggressività). Posso capire il tonfo al cuore ad ogni esame di controllo, ma è importantissimo farli ed anche ravvicinati. Sul fatto di "colpevolizzare" la radioterapia non sono proprio daccordo, nel senso che magari potrebbe non avere nessun effetto per la guarigione, ma sul fatto che possa essere la causa del cancro non credo (parere da profana). Credo invece che, come è successo anche a me, i controlli troppo invasivi come gli ago aspirati o il mammotonne e tutto ciò che consente di andare a stuzzicare, quello sì che potrebbe scatenare il tutto!!!!
E' verissimo che questo tipo di esperienza distrugge tanti neuroni, ma il calore e la vicinanza della famiglia è una delle migliori cure. Un bacio a tua madre: dille di godersi i nipotini il più possibile!!!
Hippocampus grazie anche a te per avermi risposto, ma con te devo essere un po' più "criticona"!!!!
Sono daccordo con te sul fatto che le cause del male siano la cattiva alimetnazione, le cattive condizioni ambientali, lo stress inteso come situazioni pesanti da vivere che si portano dentro troppo a lungo ed alla fine da qualche parte debbono sfociare e sono altrettanto daccordo sulla schifosa speculazione delle case farmaceutiche che vendono i farmaci (alla sanità pubblica) facendoseli pagare un botto. Non ho poi mai capito perchè non potrebbero guadagnare anche producendo farmaci che guariscono, sono talmente tanti i malati che avrebbero comunque tanto lavoro. Purtroppo alcuni malati muoiono, quindi non siamo proprio un buon affare per loro!!!! Se invece restassimo in vita, magari con una curetta di mantenimento da fare a vita, forse guadagnerebbero anche di più!!!! mah!!!!
Quello invece che devo criticarti è la tua "filisofia" che non è e non sarà mai quella di un malato. Tutti siamo liberi di esprimere le nostre opinioni, anche con decisione e fermezza, ma nel momento in cui diventi un malato, dal momento in cui un medico ti dice che hai il cancro, non puoi rispondere dicendo: "Ok, allora da domani starò attento a quello che mangio". E' vero che i protocolli standard penalizzano i più, ma quando sei al dunque, non puoi rifiutarti di curarti e correre il rischio di andare incontro a quello che questa decisione potrebbe causare. Mi sono incartata un poco, ma quello che volevo dire che di qua della barricata abbiamo un'altra filosofia: essere certi di vivere il più possibile!!!
Grazie davvero per i vostri interventi.
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  #12 (permalink)  
Vecchio 11-21-2009, 06:59 PM
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Ciao Monia,
capisco sia difficile digerire una realtà completamente diversa da quella che ci è stata ficcata nel cervello fin da quando siamo nati, ma la realtà è quella che ti ho descritto nel mio post precedente.
Sul fatto che quando una persona è malata deve agire in qualche modo e facendosi prendere dal panico segue quelle che sono le terapie usuali, anche se completamente insensate, concordo. Ovvero so che in quei momenti non è facile scegliere, ma moltissima gente l'ha fatto, quindi non puoi dire che non si può fare. Perché se fosse il tuo stesso oncologo a dirti di utilizzare una terapia igienistica non ci penseresti 2 volte e lo faresti subito. Si tratta di una questione di fiducia da porre in una persona/terapia in un momento in cui sei totalmente perso.
Preciso una cosa: non ho detto che una terapia igienistica si basa solo sulla corretta nutrizione e ho messo dei riferimenti proprio perché ho i miei buoni motivi per condannare completamente la medicina allopatica curativa ma che non posso spiegare qui in qualche post.
Riflettete solo sulla cura della medicina allopatica: qualsiasi malattia la "cura" partendo dal sintomo, e cerca di eliminare il sintomo senza mai andare alla ricerca della causa. Traete voi le vostre conclusioni, a me sembra semplicemente folle.
L'esperienza di Gianni è purtroppo un'altra triste esperienza che si aggiunge alle tante: sicuramente la radioterapia ha fatto dei danni, è cancerogena. Successe la stessa cosa a mia zia.
Se poi si vuole credere per comodità, per non mettere in discussione niente di noi stessi, che le malattie sono casuali e ci colpiscono come "sfighe", bé allora continuamo pure a fare uso di questa medicina perversa, che nella cura e nella prevenzione delle malattie adotta solo metodi che ammalano e non che curano.

Ho voluto dire certe cose perché magari qualcuno è pronto per mettere in discussione ciò in cui ha sempre creduto, ovvero una grossissima bugia. Ma mi rendo conto che io ho una panoramica e una visuale su queste cose che parte da molti anni fa ed è quindi abbastanza ampia; per chi le apprende per la prima volta possono sembrare totalmente insensate.

Una cosa è certa, chemio e radio non curano e non guariscono, nemmeno nel momento in cui per pura fortuna riescono a far scomparire una massa tumorale. Ma per capire questo dovreste approfondire un po' di più il discorso magari con qualche lettura che vi ho consigliato.

Spero possiate ritrovare la Vera salute.
Ciao a tutti.
__________________
Quando una persona è malata è molto importante non fare niente, ma questo niente bisogna saperlo fare molto, ma molto bene. (H.M.Shelton)
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  #13 (permalink)  
Vecchio 11-21-2009, 07:21 PM
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Scusami Hippocampus, non volevo dire che quello che dici è insensato. Sicuramente queste "abitudini" sono da seguire, ma credo che vada fatto prima di ammalarsi.
Purtroppo (oltre allo spirito di sopravvivenza) abbiamo anche delle responsabilità verso gli altri quando scegliamo una cura da seguire. Io per prima credo che le chemio finiscono per ammazzarti prima ancora che lo faccia il cancro, ma tra il certo, la cosa ufficiale, e quella alternativa, mi sento di dover scegliere la strada certa, soprattutto nel rispetto di una bimba (mia figlia) che ha il diritto di avere con sè la mamma il più possibile.
Magari la tua alternativa è più sicura, ma nel dubbio non mi sento di rischiare.
Ho avuto la possibilità di seguire una cura "non ufficiale", ma per il momento ho deciso di tenerla come ultima carta da giocarmi. Anche il discorso che mi è stato fatto in quell'occasione era logico e filava liscio come l'olio, ma dentro di me una vocina mi diceva: "perchè nessuno appoggia questa cosa?? E' possibile che ci sia solo una persona pronta a battersi per la cosa giusta??".
Torno a dire che quando si rischia in prima persona è molto difficile scegliere, anche tra le varie cure dei protocolli ufficiali, sia chiaro!!!
Spero di sentirti ancora.
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  #14 (permalink)  
Vecchio 11-21-2009, 07:57 PM
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Certo Monia,
ribadisco con fermezza quanto sostieni tu, cioè che quando si è implicati in prima persona è molto difficile scegliere.
Pensa che proprio ieri ho dovuto scegliere di non prendere medicinali seguendo le direttive igienistiche per una semplice febbre! Immagino che questa cosa possa farti ridere..... almeno spero possa farti fare due risate! Però stamane ho visto con grande soddisfazione che dopo qualche giorno di febbre, senza usare medicinali, la natura ha fatto il suo corso e la febbre non c'è più. Non sto certo paragonando una febbre con un tumore o cancro, era solo per dire che già in un caso molto semplice venga il dubbio se applicare il metodo igienistico o quello tradizionale. Figuriamoci con un male ben più grave!
In Italia poi siamo veramente talmente indietro che spesso il dubbio su quale strada seguire non ti si pone nemmeno, e nel momento in cui vorresti scegliere una terapia igienista e vedi che avrebbe costi spropositati (perché bisognerebbe andare all'estero) ancora una volta la scelta sembra obbligata.

Comunque anche solo per curiosità ti consiglio il libro/DVD sul metodo Gerson (che tra l'altro non condivido al 100% ma sembra molto valido), perché in un'oretta di video fornisce una panoramica sul metodo, sulla farmaco-politica, e le testimonianze di molti pazienti.

Ciao Monia, a presto.
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  #15 (permalink)  
Vecchio 11-21-2009, 09:22 PM
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Hyppocampus (ma qual'è il tuo nome?) credo che tu sia la persona più adatta a cui girare il mio dubbio di sempre.
Se veramente ci fa male quello che mangiamo, quando si ammalano i bambini appena nati o gli anziani che sono sempre vissuti in campagna ed hanno sempre mangiato i prodotti della loro terra, che cosa non ha funzionato?




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