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Franco, que pasa? Anche per noi è stata una notte buia e tempestosa, tanta tosse e una leggera emottisi (aiuto Myta, aiuto Nanni!!!!) che ogni volta mi fa spaventare- sempre di notte, ovviamente), per fortuna risoltasi spontaneamente.
Tommaso,sei rientrato da Bologna e Milano? Dimentico subito tutte le barzellette, ma hai ragione, Maty, servono servono... a parte che poi si va a ritirare il nostro "premio di consolazione", vero? il codino delle giostre , il premio di fine anno.... chiamiamolo come volete, ma un piccolo incentivo lo gradireremmo, Regista!!!! E non fare orecchie da mercante... io provo a trarre gioia da tante cose-ricordate? persino dal buttare la spazzatura la mattina presto-apri il bidone-plof-butti il sacco... è quasi gioia. Però, ogni tanto... un buon posto per farsi 2 lacrime ben fatte ci vuole! Con Matilde e con Rosa ci scambiamo sms e telefonate su dove siano i posti migliori e più strategici x piangere: doccia con acqua scrociante, auto... ne parliamo e poi ridiamo, e quando posiamo il telefono siamo quasi ... felici. Oibò,che essere meraviglioso l'umano! Laura, ti vedo! Ci sono anche io!!! e se riesco vengo a sentirvi a Varese! anche io ho capito che il sughero di Nanni svolge un'azione meccanica..di contenimento. ![]() Paoletta, io continua a sceivere qua... con tutti i medicinali che cambiamo dovrei aprire almeno 5 piazze.... |
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Per Laura :
dovrebbe essere circa un km a piedi...(se ho capito bene) sei cmq in centro.. In quale aereoporto atterreresti?? Malpensa? fammi sapere che se sono libera vengo a prenderti io!! *************************************************** Non me ne vogliano tutti i maschietti...ma quando ce vo' ce vo'....!!! ![]() quando l'ho letta mi sei venuta in mente tu Mati...!! DONNE IN RINASCITA di Jack Folla Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita. Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita. No, non è mai finita per una donna. Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole. Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia. Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola. Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare. Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai. E sei tu che lo fai durare. Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo;che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita. Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane. Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto. Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa. Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così". E il cielo si abbassa di un altro palmo. Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua. In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata. Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento. Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi, e hai pianto. Dio quanto piangete! Avete una sorgente d'acqua nello stomaco. Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino. Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo. E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance? E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore. "Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?" Se lo sono chiesto tutte. E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile. Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi? E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai. Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti. Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te. Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa. Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa. Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente. Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel. Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa. E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande. Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli. Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo. Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse". Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa. È la primavera a novembre. Quando meno te l'aspetti... |
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Cari amici eccomi qui. In effetti sono stato lontano dalla piazza per alcuni giorni, dallo scrivere non dal leggervi. La notizia della partenza di Morgan mi ha lasciato senza fiato (e non solo metaforicamente!). Ho fatto alcune considerazioni sulla cosa e sono arrivato alla conclusione che questa piazza è destinata a rinnovarsi continuamente. Senza preavviso, da un giorno all’altro ognuno di noi può alzarsi, allontanarsi e non tornare più. Allora cosa fare? Vivere con un pensiero simile è allucinante. Io non ci penso più di tanto, affronto la vita con lo stesso spirito, ammirevole, di Tommaso. Questo male infido, subdolo che ci aggredisce ogni giorno deve essere aggredito con forza vitale. Non dobbiamo abbatterci per le difficoltà fisiche che la cura sutent comporta. È il giusto (???) prezzo per poter vivere ancora: mesi, anni non sappiamo quanto ma sono giorni nostri, unici, che nessuno e nessun male potrà e dovrà toglierci. E allora reagiamo!
Un signore entra in un bar che porta la scritta “Caffè e biliardi” e chiede al cameriere: “Per favore un caffè e un biliardo”. “Ma guardi che c’è un equivoco!”. “Mi dia anche quello” De Benedetti, Berlusconi e Briatore si ritrovano in un ristorante esclusivo di Cortina a chiacchierare. “Questa estate è stata un disastro” si lamenta Berlusconi. “Sono stato con il mio trenta metri a Porto Rotondo ma ho avuto una riunione politica dietro l’altra, per cui non mi sono divertito.” “Non me lo dire” replica De Benedetti. “Sono andato con il mio quaranta metri alle Baleari ma sono stato distratto da noie legali, aziendali e via di seguito. Nemmeno io mi sono divertito!” “Anch’io” interviene Briatore “sono andato col mio cinquanta metri a Punta Ala, ma c’era un sacco di gente fastidiosa e non mi sono divertito affatto!” “E tu Adelmo?” chiede De Benedetti al suo cameriere giusto per cercare un diversivo. “Io ingegnere sono andato a Gabicce Mare col mio diciotto centimetri e mi sono divertito moltissimo!!!!” Sul fronte tosse e broncospasmo, devo dire che la situazione è un pochino migliorata. La tosse mi lascia dormire la notte (almeno questa trascorsa è stata la prima intera e “tranquilla”). I bronchi sono ancora parzialmente chiusi per cui ho difficoltà nel respirare, fare le scale e camminare per lunghi tratti. Aspettiamo ancora qualche giorno (la cura dovrebbe durare 8 gg e ne sono trascorsi solo 3). Vi aggiornerò più avanti. Ora un caro saluto a tutti ed un particolare affettuoso abbraccio a Matilde. Ciao da Franco ![]() ![]() |
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Lorenza, valuta la quantità di sangue emesso con la tosse, da come lo descrivi non dovrebbe essere molto. Cristiano ha eseguito recentemente una radiografia del torace? Se no sarebbe buona cosa inserirla nei prossimi controlli. Si potrebbe inoltre eseguire un semplice controllo otorinolaringoiatrico per valutare se vi siano invece piccole varici che provocano una minima perdita ematica. Se la quantità è minima non eseguirei un emocromo, occorre però valutare quantitativamente la perdita. Partirei con questa serie di controlli, eventualmente dovesse persistere e aumentare, ma spero proprio di no, il vostro oncologo potrà proporvi una broncoscopia.
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Scuola forum (scuo.la) - Forum di discussione per le scuole | This thread | Refback | 10-14-2014 12:07 AM |
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