Qualcuno ha avuto esperienze con la terapia Sutent?

Grazie Franca49 per le parole di conforto. Oggi va già meglio!!! Ma non dormire la notte o comunque sentirlo girare per casa (tra l'altro è non vedente e ho sempre paura che possa perdere l'orientamento) mi fa stare in ansia. Oggi sono rientrata al lavoro, ho sospeso le ferie perchè sono stata richiamata in servizio, ti dirò, forse avevo bisogno di staccare un pò e il lavoro in questo momento è un vero toccasana!!! Un abbraccio a tutti!!! Non mi lasciate sola!!!

Help!!! H appena ritirato le analisi per la TAC con mdc di domai: creatinina 1,9-transaminasi elevatissime-colesterolo alto- vuole portare le prededenti che andavano meglio. Dio mio!! Io ho paura. Ha finito 3° ciclo di sutent il 17 agosto!!! Cosa potrà succedere, quanto vorrei che si rendesse conto che anche se ammalato gravemente, non deve scherzare con la salute!!! Aiutatemi, si accettano consigli!!!

Vi prego di perdonare gli errori ortografici, ma sono tanto preoccupata, non so che pesci pigliare!!! Ciao!!!!

Elly non lo pensare nemmeno per un'attimo che noi ti possiamo lasciare sola, noi siamo e saremo sempre qui' per ascoltarti e consigliarti per quello che possiamo, ti ripeto, ti sono nel cuore e capisco quando e' difficile per te stare vicino a tuo marito in questi momenti, mi auguro che abbiate vicini anche altri familiari che ti aiutano, condivido anche rientrare al lavoro e' per te un modo di staccare e ricaricarti per quando rientri in casa, comunque il consiglio che ti posso dare, non lo stressare dicendogli quello che lui dovrebbe fare, perche' se non lo decide lui non lo fara' mai, anzi se insisti la prendera ancora di piu' con te.

Per quanto riguarda gli esami anche la creatinina pur essendo alta non e' esagerata e prima e dopo della tac basta una flebo o due e rientra, le trasaminasi non so' a quanto gli sono andate, le mie prima della pausa sono arrivate a 61o e non mi e' successo niente percio' stai tranquilla, ti abbraccio forte forte.

Ringrazio anch'io grabisogno, sono certa che presto sara' contattato dai diretti interessati.

Bacissimi a tutti franca

Ciao, qualcuno sa dirmi qualcosa di questi medicinali che stanno prescrivendo al Don? Grazie...

Axagon 40
Augmentin (questo lo sò, è l'antibiotico)
Lyrica (questo anche lo sò)
Dobetta 1000
Folina (credo sia l'acido folico)
Durogesic cerotto (questo dev'essere oppio)
Tachidol flebo (questo è l'antidolorifico)
ACTIQ400 (questo anche dev'essere oppio, è sotto forma di lecca lecca diciamo).

Nella mia squisita ignoranza, mi sembra di capire che siano entrati nelle cure palliative. O sbaglio?

Grazie a chi sa dirmi qualcosa, un abbraccio a tutti. Isa

Cara Isa
prendere molti antidolorifici non vuol dire che siamo alla fine.
Anche mio padre porta lo stesso cerotto del Don (è morfina) e assume delle gocce anch'esse di morfina all'occorrenza.

I dolori son davvero terribili, ti prendono il cervello, quindi l'obiettivo è quello, innanzitutto, di eliminarli e conteporaneamente agire sulla causa quando si può.
Oggi gli antidolorifici a base di morfina vengono usati molto di frequente anche per dolori di altra natura (tipo le artriti). Quindi non vuol dire che siamo alla frutta.
Però, capisco la tua iniziale reazione, la mia è stata terribile. Non volevo che la prendesse, anzi dopo il primo cerotto di mia iniziativa non misi il secondo. L'oncologa mi fece grande cazziatone.

baci a tutti
ho pochi minuti.......
ern

Ciao Isa questi giorni sono un pò vagabonda e quindi non riesco a scrivere molto, però ci tenevo ad aggiornarmi e rispondere per quanto possibile alla tua domanda: Axagon dovrebbe essere un gastroprotettore visto che assume un antibiotico, e l'altro se scritto do beta potrebbe appartenere alla categoria dei beta bloccanti farmaci usati nello scompenso cardiaco, e nei casi di ipertensione. Il fatto che utilizzino durogesic e altri antidolorifici è molto importante perchè è obiettivo di molti ospedali ormai il controllo del dolore del paziente (e ritengo opportuno non far soffrire inutilmente le persone!) e in certi casi quindi è corretto utilizzare antidolorifici della categoria di stupefacenti.
Un forte abbraccio...
...e un buon pomeriggio a tutti!!

Grazie a Ern e Niky delle risposte. Peraltro oggi pomeriggio ho parlato con l'oncologo del Policlinico di Milano che lo aveva seguito inizialmente, poi con il suo oncologo, mi hanno detto le stesse cose, che sono medicinali utilizzati nella terapia del dolore. Altresì mi hanno fatto notare alcune altre cose molto importanti. La prossima settimana ci faremo dare altri pareri sulla base degli esami fatti.

Le mie amiche e consorelle sono intanto giunte alla riscossa, mollando le reciproche località di villeggiatura. Il Don ne è contento e non vede l'ora di uscire dall'ospedale. Altresì, molte persone si sono date da fare con tanta premura e discrezione, e ci stanno aiutando nelle cose più pratiche...

E' strano come si possa essere simbiotici quando l'affinità è tanto forte, reale. Ad esempio, la mia amica dottoressa è passata oggi a trovarlo e mi ha detto: "sai,è venuta xy... credo che sia una donna complessata, che ha molti problemi"...ma forse anche perché un altro suo confratello che l'ha conosciuta di recente durante un colloquio, gliene ha parlato invece come di un' isterica. A volte i preti hanno delle opinioni molto radicali..... Però è strano come si segua la stessa corrente di pensiero anche quando non lo si è apertamente condiviso, anche quando avviene qualcosa che mette tensione ma non lo si è detto ad alta voce...

Un abbraccio a tutti voi, di tutto cuore. Isa

"Era di primo mattino e il sole appena sorto luccicava tremolando sulle scaglie del mare appena increspato.

A un miglio dalla costa un peschereccio arrancava verso il largo. E fu data la voce allo Stormo. E in men che non si dica lo Stormo Buonappetito si adunò, si diedero a giostare ed accanirsi per beccare qualcosa da mangiare. Cominciava così una nuova dura giornata.

Ma lontano di là solo soletto, lontano dalla costa e dalla barca, un gabbiano si stava allenando per suo conto: era il gabbiano Jonathan Livingston. Si trovava ad una trentina di metri d'altezza: distese le zampette palmate, aderse il becco, si tese in uno sforzo doloroso per imprimere alle ali una torsione tale da consentirgli di volare lento. E infatti rallentò tanto che il vendo divenne un fruscio lieve intorno a lui, tanto che il mare ristava immoto sotto le sue ali. Strinse gli occhi, si concentrò intensamente, trattenne il fiato, compì ancora uno sforzo per accrescere solo...d'un paio...di centimetri...quella...penosa torsione e....D'un tratto gli si arruffano le penne, entra in stallo e precipita giù.

I gabbiani, lo sapete anche voi, non vacillano, non stallano mai. Stallare, scomporsi in volo, per loro è una vergogna, è un disonore.

Ma il gabbiano Jonathan Livingston-che faccia tosta, eccolo là che ci riprova ancora,tende e torce le ali per aumentarne la superficie, vibra tutto nello sforzo e patapunf stalla di nuovo-no,non era un uccello come tanti.

La maggior parte dei gabbiani non si danno la pena di apprendere, del volo, altro che le nozioni elementari: gli basta arrivare dalla costa a dov'è il cibo e poi tornare a casa. Per la maggior parte dei gabbiani, volare non conta, conta mangiare. A quel gabbiano lì, invece, non importava tanto procurarsi il cibo, quanto volare. Più d'ogni altra cosa al mondo, a Jonathan Livingston piaceva librarsi nel cielo."

Raccolgo l'invito di qualche tempo fa di Monia, mia figlia mi ha detto che dovrei leggere questo libro che lei ha appena finito di leggere, ho iniziato con voi...Un abbraccio, buon riposo a tutti..