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monia72 11-11-2009 11:45 PM

Tumore al seno: esperienze, terapie e solidarietà femminile
 
E' davvero incredibile come la solidarietà tra donne raggiunga un picco elevatissimo quando si parla di tumore al seno. Non perchè "sono discorsi da donne!!!", ma perchè solo una donna malata di cancro al seno può capire cosa prova un'altra donna nelle sue stesse condizioni.
Ci sono dei risvolti della malattia comuni ad altri tipi di tumori, come per esempio il cattivo odore delle chemio o la perdita dei capelli, ma ve ne sono altri che infieriscono oltremodo sulla vita già sventurata della donna malata al seno.
Parlo dell'essere ferite nell'intimo vedendosi mutilare il proprio corpo, in una parte importante che intacca la femminilità, l'essere mamma, l'essere moglie ...
Quando vieni operata per un tumore ad un rene piuttosto che al fegato, ai polmoni o ad uno qualsiasi degli organi interni, hai senz'altro molti fastidi e problemi legati alla funzionalità dell'organo stesso ma, oltre alla cicatrice dell'intervento, non vedi niente.
Quando invece vedi il tuo seno (che fino ad allora magari è stato il tuo vanto, al quale hai allattato e fatto crescere i tuoi figli) rovinato, malformato o addirittura mutilato, provi qualcosa che non si riesce a descrivere, ma che ogni donna malata capisce perfettamente.
Hai difficoltà a vestirti, soprattutto d'estate, a guardarti allo specchio e a farti guardare ed ogni mattina quando esci di casa, immancabilmente di corsa, arriva sempre un momento in cui metti una mano sul petto perchè pensi di aver dimenticato la protesi!!!!
Ragazze, donne, secondo me questo è un aspetto che rende unico e un po' tutto nostro questo male.
E' per questo che vorrei condividere la mia esperienza con tutte voi, sia dal punto di vista delle terapie (e tutto quello che comportano), sia dal punto di vista morale e psicologico.
Sono malata da quattro anni e ogni altra donna incontrata sul mio cammino mi ha arricchita con i suoi consigli, con le sue rassicurazioni, con il suo sostegno, con le sue spiegazioni, con il racconto della sua esperienza personale.
Mi ha fatto tanto bene parlare con tutte loro, mi fa ancora bene parlare e vorrei essere a mia volta d'aiuto a qualche altra donna.
Se condividete o avete condiviso la mia stessa esperienza, possiamo parlarne insieme e affrontare insieme, con coraggio, questo male comune.

LAURA64 11-12-2009 12:23 PM

Bravissima Monia
 
:act::act::act: Coraggio: che aspettate a partecipare? :ok:

2525pet 11-12-2009 07:20 PM

L'ho sempre detto e pensato che tu sei una donna eccezionale e non credo possibile che una mutilazione del seno possa minimamente scalfire il tuo essere donna. Sei forte! Ciao Franco :ok:

monia72 11-12-2009 09:17 PM

Innanzitutto ringrazio i miei amici Laura e Franco per l'incoraggiamento.
Adesso vorrei raccontare la mia esperienza.
Alla fine dell'estate del 2005 mi accorsi, dalla sera al mattino, di avere un bozzo sul seno destro e cercai subito di contattare il mio senologo, ma solo ad ottobre riuscii a fare un ago aspirato e far analizzare il contenuto di questa ciste che era liquida. Responso: nulla di grave, ma avrei dovuto riperete l'ago aspirato dopo sei mesi e comunque sarebbe andata, avrei dovuto toglierla perchè era molto grande. Nel frattempo continuava a riempiersi di liquido ed a gonfiarsi, quindi facevo continuamente ago-aspirati per svuotarla. Stanca di aspettare a marzo mi feci ripetere l'esame. Nel frattempo ero in attesa che mi chiamassero per un altro intervento (calcoli renali), quindi andai da sola a ritirare il referto dal medico con l'intento di raggiungere un accordo per vedere quale intervento avrei dovuto fare per primo. Ricordo quel momento come se fosse stato ieri ed ogni volta provo quello stesso tonfo al cuore. Il dottore continuava a dirmi che prima di operarmi avrei dovuto fare una terapia ed io tranquillamente continuavo a discutere non capendo cosa volesse dirmi. Siccome poverino continuava a dirmi che dovevo fare una terapia, ma non era proprio esplicito, io ebbi come un'illuminazione ed al tempo stesso un ... diciamo tonfo al cuore (sarà stato un piccolo infarto!!!!) e provai a chiedere "dottore, intende dire una chemio terapia?". Credo che se invece di darmi quella risposta mi avesse tirato addosso un macigno, mi avrebbe fatto meno male!!!!
Sarei dovuta andare da mia madre a riprendere la mia piccolina (di appena 3 anni e mezzo), ma non capivo più niente. Mi misi alla guida con gli occhi completamente pieni di lacrime, chiamai mia madre dicendole cosa era successo e chiedendole di terene la bimba per qualche giorno. Arrivai a casa (40 minuti di guida) senza capire come avevo fatto. Passai dei giorni tremendi, riuscivo solo a piangere e nient'altro.
Poi sono andata a riprendere la bimba e mi sono imposta di non farle pesare il fatto e quindi di non farmi vedere piangere. Ho ripreso la mia vita normale, durante la giornata svolgevo tutte le mansioni solite, andavo in ufficio, pensavo alla casa, tutto come sempre. La notte invece piangevo sempre.
Da allora fortunatamente sono passati già diversi anni, nel frattempo ho subito quattro interventi allo stesso seno: prima quadrantectomia con asportazione del linfonodo sentinella, poi asportazione di recidiva nella zona del primo intervento, poi mastectomia ed infine di nuovo asportazione della recidiva e siccome il seno non c'era già più, mi hanno tolto il muscolo pettorale. Prima e dopo ognuno di questi interventi ho fatto la chemioterapia tradizionale e tra il primo ed il secondo intervento, dopo la chemio, ha fatto anche la radioterapia. Inutile dire che nessuna terapia ha fatto effetto, spesso c'erano di nuovo altri noduli mentre facevo le terapie.
Fino a quando non sono stati intaccati i linfonodi, prima quelli della catena mammaria interna e poi altri sempre nella zona del seno (polmone, vena cava, clavicola dx, ecc.) ed ho partecipato ad uno studio presso lo IEO di Milano utilizzando il Sutent. Ho avuto ottimi risultati anche a basso dosaggio (25 mg), ma dopo un anno non ha più funzionato e adesso sono tornata a fare la chemio tradizionale abbinata ad un farmaco da prendere tutti i giorni (Endoxan).
A giorni dovrei ripetere la PET e vediamo come si continua. Si, perchè dopo il fallimento della terapia con il Sutent mi hanno detto chiaramente che non ci sono speranza di guarire, ma solo di cronicizzare la malattia, quindi dovrò fare terapie a vita.
Ho riassunto più che potevo, ma ho ancora tanto da raccontare, soprattutto il dubbio (avallato anche da qualche medico) che tutti quegli ago aspiarati siano stati complici, se non fattore scatenante, per la comparsa della malattia.
In tutta questa storia devo ringraziare più di ogni altri, due persone:
1) mia figlia: se non ci fosse stata lei avrei continuato a piangermi addosso e difficilmente sarei riuscita a reagire e ad affrontare tutto questo;
2) il mio datore di lavoro: in quei primissimi giorni in cui nè io, nè i miei familiari riuscivamo a ragionare per vedere cosa fare, lui mi ha subito fatto parlare con una sua amica malata e guarita, la quale mi ha messo subito in contatto con quello che attualmente è il mio oncologo e mi ha spiegato tutto quello che mi sarebbe successo da quel momento in poi, dalla debolezza, dal cambiamento del sapore dei cibi, dai capelli che sarebbero caduti, che forse anche le unghie sarebbero cadute o si sarebbero deformate, dal fatto che mi avrebbero bloccato farmacologicamente il ciclo mestruale e anche che sosa significava farsi la chemioterapia: io non sapevo che si trattava di farmaci da assumere via endovena!!!!
Queste sono state le due, anzi tre persone che mi hanno dato l'imput giusto per affrontare tutto quello che mi aspettava, ma è soprattutto a mia figlia che devo la vita.

Fioraia 11-13-2009 10:11 AM

Monia, sei una donna fantastica....credo che tu abbia trovato in te quella forza che ti spinge ad andare ben oltre alla malattia, che si manifesta quando, nella difficoltà, continuiamo a costruire, a trovare e a dare un senso alle cose che ci capitano. Sono sempre più felice di conoscerti, davvero....e poi mi hai commossa!:'( Un abbraccio e ti siamo tutte vicine. isa

LUCY 11-13-2009 12:32 PM

Monia......sei grande!!!! Forza e avanti tutta!!!!

monia72 11-16-2009 11:35 PM

Grazie amiche mie per l'incoraggiamento, ma ho provato a fare una ricerca su Google e fino alla undicesima pagine non c'era traccia di questa discussione. E' un argomento troppo vasto e difficilmente qualcuno al di fuori del sito ci arriva. Spero bene perchè ho visto quanta poca informazione viene data negli ospedali. Tutto quello che si riesce a sapere lo si apprende dalle quattro chiacchiere che si scambiano con le altre donne malate durante le attese o durante i ricoveri. La conferma viene anche dal sito sul sutent: quantre volte Franco deve ripetere e spiegare quando e come si fanno le domande per le varie pensioni, Legge 104 ecc.!!!!

Scuola 11-17-2009 12:01 AM

Quote:

Originariamente inviata da monia72 (Messaggio 28626)
ho provato a fare una ricerca su Google e fino alla undicesima pagine non c'era traccia di questa discussione.

Abbi pazienza, non sottovalutare la potenza di questo forum: dagli un po di tempo e poi ne riparliamo ;-)

hippocampus 11-20-2009 10:46 AM

ciao
 
Ciao a tutti,
sono nuovo, sono un uomo e non malato di tumore. Mi è arrivata una email chiedendo di dire la mia su questo argomento, e visto che penso che nulla succeda per caso, eccomi qui. L'unica esperienza quasi diretta che ho avuto è quella di mia zia, per tumore al seno, purtroppo deceduta, o meglio assassinata dalla medicina moderna legalizzata da un mondo a cui non interessa il bene del paziente, ma solo il bene delle case farmaceutiche.
Ho approfondito il tema della malattia e della guarigione perché dal 2002 nessuno mi da risposte convincenti ad una semplice intolleranza alimentare che però non mi fa sentire "vitale" quanto so di poter essere alla mia età.

Un primo punto importante di cui rendersi consapevoli è: noi non ci ammaliamo per caso, ma la malattia è un normale processo biologico attivato dall'organismo per "salvarci". Si avete capito bene, per "salvarci". Se la malattia non esistesse saremmo già morti. La causa di tutte le malattie come sostiene la medicina igienistica da circa 200 anni è una tossiemia, ovvero una intossicazione che parte da zero e che si aggrava sempre di più. Perché avviene? Stress, inquinamento, ma soprattutto alimentazione. Purtroppo noi pensiamo di mangiare bene e che quello che ci viene detto sia la verità. Purtroppo è vero il contrario. Prodotti di origine animale, prodotti farinacei che "incollano" e intossicano, sbagliate combinazioni di cibi, sono tutti fattori che incidono sull'intossicazione che quando arriva al culmine sfocia nel tumore. E quando questo è molto grave si tramuta in cancro.
Tutto questo per dire che non è un caso che si crei un tumore o un cancro, non è la mano del diavolo o qualcosa del genere che ci colpisce, ma fa parte di un sistema biologico naturale di cui noi siamo i primi e diretti responsabili, e i cui mandanti sono la medicina moderna (che non conosce la causa dei tumori al contrario della medicina igienistica) e le case farmaceutiche (vi siete mai chiesti quanto guadagnano da un vostro ciclo di chemio?).
Curare un tumore con tecniche (chemio e radio) che sono esse stesse cancerogene è pura follia, e pure viene fatto in tutto il mondo. Come già ho letto in vostri post, spesso sono proprio queste o altre tecniche che aggravano la situazione o che trasformano un tumore in cancro. Come anche curare una qualsiasi malattia partendo dal sintomo e disinteressandosi della causa non è il modo più professionale di curare, in quanto anche in quei pochi casi in cui la medicina moderna riesce a far passare il tumore o cancro, il paziente rimane intossicato e molto soggetto a ricadute di qualsiasi malattia, compreso tumore e cancro stesso.
La medicina igienistica curava i tumori (quasi con la difficoltà con cui si curano i raffreddori!) già 100 o 150 anni fa. Purtroppo per quello che ne so io cliniche igienistiche in Italia non esistono, esistono invece in Svizzera, Germania, Francia, USA e Canada. In Giappone una clinica utilizza il metodo Gerson che ha salvato uno dei medici responsabili della clinica.
In Italia siamo sempre indietro in tutto e la "mafia" qui è sempre più forte che altrove, basti citare il caso Di Bella e il caso Simoncini, medici che qualcosa stavano cambiando nell'ottica di guarigione dei tumori ma che davano troppo "fastidio".

Mi sono sentito in dovere di scrivere queste cose (e ci sarebbe molto di più da dire sull'argomento) perché ho visto come hanno trattato mia zia. Non vi era nulla di logico in quel che facevano, ma erano appoggiati dai protocolli internazionali; questa è la prassi quindi se il paziente muore per chemio o radio è..... la semplice normalità, e nessuno si sognerà mai di fare causa alla medicina per avere ucciso o storpiato ingiustamente (vedi asportazione dei seni spesso non necessarie) qualcuno.
Non vorrei passare per quello che spara a zero sulla medicina qualsiasi cosa faccia, vi sono branchie della medicina che meritano tanto rispetto, ma nella cura e nella prevenzione purtroppo è veramente tanto indietro, e non sa nemmeno di esserlo.

Spiegare tutto qui sarebbe veramente troppo lungo, quello che posso consigliarvi di fare è informarvi bene sull'argomento; io ho trovato interessanti i seguenti libri:
- "Tumori e Cancri, loro sparizione naturale per autolisi" di Herbert M. Shelton
- "Alimentazione Naturale" di Valdo Vaccaro
- "Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco" di Arnold Ehret
- (CON DVD) "Guarire con il metodo Gerson" di Charlotte Gerson e Beata Bishop

Il dottor Colin Campbell è uno dei pochi che va contro il "sistema mafioso" della medicina e delle case farmaceutiche, ha scritto il libro "China Study" che però non è tradotto e non ho ancora letto (c'è qualcosa su youtube). Ce ne sarebbero molti altri da citare ma penso che quanto vi ho suggerito sia un buon inizio sull'argomento. Visitate anche i siti (anteponete il www):
- mednat.org
- medicinanaturale.biz (di Valdo Vaccaro)

Spero di essere stato di aiuto a qualcuno.
Ciao.

gianni 11-21-2009 03:03 PM

Esperienza di un figlio
 
Voglio raccontare l'esperienza di mia mamma, sperando possa servire sia alle persone con la malattia sia agli studiosi di medicina.

Mia mamma , nata nel 1940 ha da sempre avuto un nodulo al seno, i primi esami in merito risalgolo ai primi anni 70.
Io sono convinto che se mia mamma l'avesse lasciato dov' era quel nodulo, non si sarebbe mai ammalata di tumore al seno.
Nel 1998, appena in pensione, decide di approfondire: agoaspirato, i soliti e esami e il consiglio finale: meglio asportare il nodulo. Fatta l'operazione, dopo un anno torna a fare esami e si scopre che l'operazione dell'anno prima non aveva asportato il nodulo, solo tessuto sano. Roba da denuncia, ma non siamo persone che fanno quello: mia mamma si riopera, in un'altra struttura (ovvio) dotata di strumenti, esistenti, per evitare errori cosi' madornali (l'avessimo saputo prima...).
GLi viene asportato il nodulo (fortunatamente non cresciuto nel frattempo) e dopo viene sottoposta per un periodo a radioterapia.
Dopo 3/4 anni (non ricordo con precisione, mi pare 2004) viene diagnosticata una recidiva: solita prassi: agosapirato,analisi, operazione di asportazione compreso linfonodo sentinella (risultato positivo, purtoppo) : il tumore che si è presentato non è lo stesso che aveva tolto, ma di un'altro tipo e molto piu' aggressivo (ho l'idea che a crearlo sia stata proprio la radioterapia, forse qualche medico mi darà dell'ignorante, e probabilmente lo sono, ma l'idea resta): conseguente chemio terapia, fortunatamente con effetti collaterali limitati rispetto a quelli temuti. Da allora mia mamma , e sono passati 5 anni, è sempre sottocontrollo, ogni 6 mesi mammografie e ecografie al fegato, ma sempre negative: io dico "guarita!!", mia mamma non ne vuol sapere, dice che prima o poi tornerà: intanto sono stati altri 10 anni di vita insieme (mio papà non c'e' piu'), due nipotini, una vita normale (se si tolgono i tuffi al cuore che puntualmente si presentano ad ogni visita o esame) e a marzo compirà 70 anni. La malattia l'ha vinta, dico io, ma sicuramente l'ha logorata psicologicamente, è inevitabile, ma è qui con noi e sta bene. Concludo con queste osservazioni: i medici fanno il possibile, possono sbagliare, può sbagliare anche la medicina consigliando interventi forse inutili, ma ad oggi conosco solo un finale, l'altro (se non si fosse operata la prima volta) non lo conosco e non so se sarebbe stato meglio: forse si , forse no. Comuqnue, a quelle come mia mamma consiglio: guardare il futuro con fiducia sempre, e non sentirsi condannate. Quante amiche di mia mamma, senza nessun tumore, sono morte in questi 10 anni, per altre cause!!
Saluti
Gianni

monia72 11-21-2009 04:45 PM

Gianni sono felicissima per questo tuo intervento, a dimostrazione che dal cancro si può anche guarire (ovviamente a seconda dei casi, dei tipi di tumore e dalla loro aggressività). Posso capire il tonfo al cuore ad ogni esame di controllo, ma è importantissimo farli ed anche ravvicinati. Sul fatto di "colpevolizzare" la radioterapia non sono proprio daccordo, nel senso che magari potrebbe non avere nessun effetto per la guarigione, ma sul fatto che possa essere la causa del cancro non credo (parere da profana). Credo invece che, come è successo anche a me, i controlli troppo invasivi come gli ago aspirati o il mammotonne e tutto ciò che consente di andare a stuzzicare, quello sì che potrebbe scatenare il tutto!!!!
E' verissimo che questo tipo di esperienza distrugge tanti neuroni, ma il calore e la vicinanza della famiglia è una delle migliori cure. Un bacio a tua madre: dille di godersi i nipotini il più possibile!!!
Hippocampus grazie anche a te per avermi risposto, ma con te devo essere un po' più "criticona"!!!!
Sono daccordo con te sul fatto che le cause del male siano la cattiva alimetnazione, le cattive condizioni ambientali, lo stress inteso come situazioni pesanti da vivere che si portano dentro troppo a lungo ed alla fine da qualche parte debbono sfociare e sono altrettanto daccordo sulla schifosa speculazione delle case farmaceutiche che vendono i farmaci (alla sanità pubblica) facendoseli pagare un botto. Non ho poi mai capito perchè non potrebbero guadagnare anche producendo farmaci che guariscono, sono talmente tanti i malati che avrebbero comunque tanto lavoro. Purtroppo alcuni malati muoiono, quindi non siamo proprio un buon affare per loro!!!! Se invece restassimo in vita, magari con una curetta di mantenimento da fare a vita, forse guadagnerebbero anche di più!!!! mah!!!!
Quello invece che devo criticarti è la tua "filisofia" che non è e non sarà mai quella di un malato. Tutti siamo liberi di esprimere le nostre opinioni, anche con decisione e fermezza, ma nel momento in cui diventi un malato, dal momento in cui un medico ti dice che hai il cancro, non puoi rispondere dicendo: "Ok, allora da domani starò attento a quello che mangio". E' vero che i protocolli standard penalizzano i più, ma quando sei al dunque, non puoi rifiutarti di curarti e correre il rischio di andare incontro a quello che questa decisione potrebbe causare. Mi sono incartata un poco, ma quello che volevo dire che di qua della barricata abbiamo un'altra filosofia: essere certi di vivere il più possibile!!!
Grazie davvero per i vostri interventi.

hippocampus 11-21-2009 05:59 PM

Ciao Monia,
capisco sia difficile digerire una realtà completamente diversa da quella che ci è stata ficcata nel cervello fin da quando siamo nati, ma la realtà è quella che ti ho descritto nel mio post precedente.
Sul fatto che quando una persona è malata deve agire in qualche modo e facendosi prendere dal panico segue quelle che sono le terapie usuali, anche se completamente insensate, concordo. Ovvero so che in quei momenti non è facile scegliere, ma moltissima gente l'ha fatto, quindi non puoi dire che non si può fare. Perché se fosse il tuo stesso oncologo a dirti di utilizzare una terapia igienistica non ci penseresti 2 volte e lo faresti subito. Si tratta di una questione di fiducia da porre in una persona/terapia in un momento in cui sei totalmente perso.
Preciso una cosa: non ho detto che una terapia igienistica si basa solo sulla corretta nutrizione e ho messo dei riferimenti proprio perché ho i miei buoni motivi per condannare completamente la medicina allopatica curativa ma che non posso spiegare qui in qualche post.
Riflettete solo sulla cura della medicina allopatica: qualsiasi malattia la "cura" partendo dal sintomo, e cerca di eliminare il sintomo senza mai andare alla ricerca della causa. Traete voi le vostre conclusioni, a me sembra semplicemente folle.
L'esperienza di Gianni è purtroppo un'altra triste esperienza che si aggiunge alle tante: sicuramente la radioterapia ha fatto dei danni, è cancerogena. Successe la stessa cosa a mia zia.
Se poi si vuole credere per comodità, per non mettere in discussione niente di noi stessi, che le malattie sono casuali e ci colpiscono come "sfighe", bé allora continuamo pure a fare uso di questa medicina perversa, che nella cura e nella prevenzione delle malattie adotta solo metodi che ammalano e non che curano.

Ho voluto dire certe cose perché magari qualcuno è pronto per mettere in discussione ciò in cui ha sempre creduto, ovvero una grossissima bugia. Ma mi rendo conto che io ho una panoramica e una visuale su queste cose che parte da molti anni fa ed è quindi abbastanza ampia; per chi le apprende per la prima volta possono sembrare totalmente insensate.

Una cosa è certa, chemio e radio non curano e non guariscono, nemmeno nel momento in cui per pura fortuna riescono a far scomparire una massa tumorale. Ma per capire questo dovreste approfondire un po' di più il discorso magari con qualche lettura che vi ho consigliato.

Spero possiate ritrovare la Vera salute.
Ciao a tutti.

monia72 11-21-2009 06:21 PM

Scusami Hippocampus, non volevo dire che quello che dici è insensato. Sicuramente queste "abitudini" sono da seguire, ma credo che vada fatto prima di ammalarsi.
Purtroppo (oltre allo spirito di sopravvivenza) abbiamo anche delle responsabilità verso gli altri quando scegliamo una cura da seguire. Io per prima credo che le chemio finiscono per ammazzarti prima ancora che lo faccia il cancro, ma tra il certo, la cosa ufficiale, e quella alternativa, mi sento di dover scegliere la strada certa, soprattutto nel rispetto di una bimba (mia figlia) che ha il diritto di avere con sè la mamma il più possibile.
Magari la tua alternativa è più sicura, ma nel dubbio non mi sento di rischiare.
Ho avuto la possibilità di seguire una cura "non ufficiale", ma per il momento ho deciso di tenerla come ultima carta da giocarmi. Anche il discorso che mi è stato fatto in quell'occasione era logico e filava liscio come l'olio, ma dentro di me una vocina mi diceva: "perchè nessuno appoggia questa cosa?? E' possibile che ci sia solo una persona pronta a battersi per la cosa giusta??".
Torno a dire che quando si rischia in prima persona è molto difficile scegliere, anche tra le varie cure dei protocolli ufficiali, sia chiaro!!!
Spero di sentirti ancora. :ciaociao:

hippocampus 11-21-2009 06:57 PM

Certo Monia,
ribadisco con fermezza quanto sostieni tu, cioè che quando si è implicati in prima persona è molto difficile scegliere.
Pensa che proprio ieri ho dovuto scegliere di non prendere medicinali seguendo le direttive igienistiche per una semplice febbre! Immagino che questa cosa possa farti ridere..... almeno spero possa farti fare due risate! Però stamane ho visto con grande soddisfazione che dopo qualche giorno di febbre, senza usare medicinali, la natura ha fatto il suo corso e la febbre non c'è più. Non sto certo paragonando una febbre con un tumore o cancro, era solo per dire che già in un caso molto semplice venga il dubbio se applicare il metodo igienistico o quello tradizionale. Figuriamoci con un male ben più grave!
In Italia poi siamo veramente talmente indietro che spesso il dubbio su quale strada seguire non ti si pone nemmeno, e nel momento in cui vorresti scegliere una terapia igienista e vedi che avrebbe costi spropositati (perché bisognerebbe andare all'estero) ancora una volta la scelta sembra obbligata.

Comunque anche solo per curiosità ti consiglio il libro/DVD sul metodo Gerson (che tra l'altro non condivido al 100% ma sembra molto valido), perché in un'oretta di video fornisce una panoramica sul metodo, sulla farmaco-politica, e le testimonianze di molti pazienti.

Ciao Monia, a presto. :ciaociao:

monia72 11-21-2009 08:22 PM

Hyppocampus (ma qual'è il tuo nome?) credo che tu sia la persona più adatta a cui girare il mio dubbio di sempre.
Se veramente ci fa male quello che mangiamo, quando si ammalano i bambini appena nati o gli anziani che sono sempre vissuti in campagna ed hanno sempre mangiato i prodotti della loro terra, che cosa non ha funzionato?

hippocampus 11-21-2009 09:31 PM

Bella domanda Monia!
Il mio nome se vuoi te lo dico volentieri in privato, non voglio lasciarlo scritto nella memoria di Google :-P Qui chiamami pure Hippo che è più corto ;-)

Per rispondere alla tua domanda devo svelare anche un po' il mio credo spirituale, e comunque premetto che questa è la mia visione delle cose e non per forza la verità assoluta...... ovviamente! :-)
Dunque io credo che le malattie siano la somatizzazione di problematiche psico-spirituali che ci portiamo dietro da una o più vite. Quindi una condizione fondamentale per ammalarsi è quella di avere problematiche di tipo non-materiale che non sono risolte. Quanto alla somatizzazione vi deve però essere un secondo requisito che è un fisico non in salute. Attenzione che per come la vedono gli igienisti (e quindi anche io) pochissime persone al mondo riescono ad essere veramente sane, in quanto la salute non è l'assenza di malattia, ma l'assenza di qualsiasi processo di intossicazione anche lieve che è in atto nell'organismo anche asintomatico. Sembrerà assurdo, ma anche quel paio di pezzi di pizza fatta da mio padre che mi sono mangiato stasera mi stanno intossicando (non ti spiego qui il perché), poco ma lo fanno. E quando il poco diventa una costante e si somma in continuazione al poco di prima..... diventa tanto.

Faccio un esempio personale. Io ho avuto problemi di eccessiva magrezza, inappetenza e molta timidezza, nonché paure varie da quando ero piccolo. Non penso ci sia un valido motivo per cui un piccolo umano nasca con certe problematiche, soprattutto quelle psicologiche, se non sono state "immesse" in qualche modo nella sua persona. Altrimenti partendo da zero non dovrebbe avere problematiche. In tutte le problematiche psicologiche riconosco mia madre, che a tutt'oggi soffre parecchio per sue problematiche che la stanno distruggendo psico-fisicamente. Credo molto nella trasmissione delle problematiche dai genitori al figlio (non per una questione di geni), e soprattutto dalla madre al figlio (empaticamente durante la gestazione). Guarda caso io non solo ho avuto problematiche psicologiche che tutt'ora ingabbiano mia madre (io fortunatamente ritengo di esserne uscito) ma anche una dipendenza sfrenata da latticini che mi ha rovinato (e oggi finalmente so il perché di molte mie problematiche fisiche che ho avuto da bambino) e sorpresa delle sorprese..... mia madre mangerebbe formaggio tutti i giorni tutto il giorno.
Un altro piccolo esempio sull'importanza dell'alimentazione e dello stile di vita in genere: un mio caro amico mi racconta di una coppia di suoi parenti che hanno la bambina molto piccola che ha un tumore al cervello da quando aveva 2 anni. Cosa potrebbe non avere funzionato? È dura dare una risposta, però anche qui guarda caso mi dice che i genitori non si sono mai riguardati nell'alimentazione e (se non ho capito male dall'insinuazione del mio amico) nemmeno negli eccessi di altro tipo.

In conlusione credo che se una persona diventa così tanto pura spiritualmente, e così vicina al divino, potrebbe mangiare e bere di tutto che non gli farebbe male nulla. E al contrario se fosse così pura fisicamente qualunque problematica psicologica non la colpirebbe.
Visto che nessuno è perfetto né nello spirito né nella materialità, direi che un buon equilibrio delle due cose è un buon compromesso.

Questo è il mio personale pensiero.
Ciao! :ciaociao:

marco 11-21-2009 10:07 PM

Quote:

Originariamente inviata da hippocampus (Messaggio 28704)
Dunque io credo che le malattie siano la somatizzazione di problematiche psico-spirituali che ci portiamo dietro da una o più vite.

Con questa frase in particolare però, oltre che andare Off Topic (sarebbe giusto quindi parlarne in un'altra discussione dedicata solo a questo) credo che ci stiamo inoltrando più su temi religiosi che scientifici...:mm:

hippocampus 11-21-2009 10:19 PM

Ciao Marco,
niente di religioso non ti preoccupare, non mi considero religioso. Comunque non ho intenzione di aprire un thread su questo perché generebbe solo discussioni, del resto ognuno crede a quel che sente dentro.
Quanto al fatto che quello che ho detto non è scientifico, potrei far notare come tantissime pratiche della medicina allopatica non sono un "metodo scientifico", ma in pochi le metteno in dubbio e se ne parla anche qua ;-)
Ciao! :-)

marco 11-30-2009 10:01 AM

Cara Monia,
ti giro un link apparentemente interessante che mi è appena stato suggerito, poi valuta tu la fondatezza o no di quanto riportato.
http://www.luigidibella.it/it/mdb/de...entifica&pre1=
Spero di esserti stato utile. :ciaociao:

savio 12-21-2009 12:47 PM

cancro al seno
 
sono capitato (per caso?) in questo sito per tutt'altro argomento ma sfogliando qualche pagina sono arrivato a questa discussione; dapprima ho letto trasversalmente alcuni interventi (mi sembravano le solite cose dette e ridette da tant,i troppi, perciò sentite e risentite) poi, leggendo con più attenzione, mi è sembrato di cogliere, tra le righe, qualcosa che valeva la pena di essere approfondito.
Proverò ad esprimere alcuni pensieri sui vari temi toccati ma senza uscire, anzi tenendolo ben presente, dall'argomento principale.
Dove ho dei dubbi li evidenzierò dove ho delle certezze le esprimerò come tali, sempre con prudenza e senza enfasi perchè il cancro al seno è un problema serio che riguarda decine di migliaia di donne (e anche qualche uomo) e in conseguenza le loro famiglie, quindi va affrontato seriamente.
La medicina convenzionale o ufficiale informa che il cancro al seno è oggi guaribile nel 90% dei casi, omette di dire (e in qualche modo si può anche comprendere questo atteggiamento ma è un po' più difficile da giustificare) che questo è vero solo quando il nodulo primitivo è inferiore ad un centimetro e perfettamente incapsulato.
In questi casi basterebbe soltanto l'asportazione chirurgica del nodulo e se l'analisi di quanto asportato evidenzia che i margini di resezione sono indenni da cellule tumorali la "paziente" può tirare un sospiro di sollievo e non pensarci più.
In genere però, sotto il nome di "terapia preventiva", gli oncologi tendono a (sopratutto donne giovani) praticare comunque 3 cicli di chemioterapia e radioterapia toracica ben sapendo che nella stragrande maggioranza dei casi sono inutili nel mentre, oltre agli effetti collaterali, per una percentuale non trascurabile di pazienti, questa depressione del sistema immunitario risulta gravemente dannosa.
Va detto, è documentato, che un nodulo maligno al seno impiega dagli 8 ai 12 anni per formarsi e raggiungere il diametro di un centimetro.
Un sistema immunitario integro potrebbe continuare per anni a tenere a bada questo nodulo prima che il tumore entri in circolo attraverso le vie venose e linfatiche; oggi nei convegni più avanzati gli oncologi cominciano ad interrogarsi sugli eccessi di prevenzione.
Esempio: viene diagnosticato un caso (generico) di tumore maligno, vengono praticate tutte le cure secondo i protocolli, dopo 5 anni (di cattiva qualità di vita a seguito delle cure) il paziente muore; la domanda che si pongono gli oncologi in buona fede è: se non fosse stato trattato invasivamente e troppo tempestivamente quel paziente non avrebbe vissuto (in buona salute perchè senza sintomi) lo stesso tempo e forse molto di più?
Tornando al cancro del seno aggiungo subito che lo ritengo una malattia guaribile anche nelle sue espressioni più aggressive e anche quando si è manifestato con metastasi in più organi.
Per riprendere e ampliare quanto affermato da qualcun altro sono anche certo che un buon apporto (equilibrato) nell'alimentazione di proteine, vitamine e prodotti non contaminati, che un sano stile di vita, che un ambiente familiare e di relazioni, un buon rapporto medico/paziente e la preghiera, possano contribuire a fermare o rallentare la progressione della malattia ma ...
.. si tratta, lo ripeto, di una malattia molto seria che va affrontata con presidi terapeutici seri, ponendo ai medici a cui ci si affida tutte le domande senza temere le risposte.
Perchè risposte tipo "tendiamo a cronicizzare la malattia", oppure "non la possiamo guarire ma la possiamo dominare" .. non sono risposte esaurienti e ad accontentarsi di queste c'è il rischio di smettere la ricerca e quindi di non trovare quant'altro potrebbe giovare di più e meglio.

monia72 12-21-2009 10:59 PM

Salve Savio, innanzitutto ti ringrazio per non aver considerato questa discussione una delle tante e alla fine tutte uguali.
Il tuo ragionamento è molto logico e soprattutto molto realistico, ma quando dici di non accontentarsi di una risposta come: "cerchiamo di cronicizzare la malattia", ma di continuare a cercare altre soluzioni, ti devo in parte contraddire. Sicuramente quando si arriva a sperare di cronicizzare si è già tentato tutto il possibile e comunque sicuramente si sono tentate le nuove terapie uscite. Nel mio caso, per esempio, dopo aver partecipato ad una sperimetazione con un farmaco che ha funzionato per 1 anno e poi non più, si sono buttati su un mix che comprende una chemio tradizionale, peraltro già utilizzata (stesso principio). Se ti dicono che non c'è altro da fare e che i farmaci di nuova generazione non possono essere usati per il tuo tipo di tumore, finisci anche tu per "sperare di cronicizzare la malattia"!!!!!!
Daltronde tu stesso confermi che nella maggior parte dei casi, se non c'è una guarigione pressocchè immediata e se non interviene un qualche miracolo, la sopravvivenza media è di 5 anni.
Io essendo già malata da 4 anni, sto nella fase in cui spero davvero tanto di rallentare questa maledetta malattia che, peraltro, nell'ultimo controllo effettuato, sembra essersi ridotta, ma............
Grazie per aver espresso la tua opinione e spero di sentirti presto.

hippocampus 12-21-2009 11:44 PM

Ciao Monia,
è un po' che non ci sentiamo. So che le mie parole potranno sembrare ciniche ma quella che tu chiami "maledetta malattia" è semplicemente un decorso naturale di una situazione che non è mai andata verso la guarigione. Se non adotterai una terapia più "naturale" almeno come integrazione a quelle droghe che ti danno non potrai sperare di guarire; il tuo fisico ce la sta mettendo tutta, la natura fortunatamente è potentissima, ma prima o poi alla tremenda intossicazione che hai soccomberà.
Vorrei consigliarti di rileggere il mio primo post, penso ci siano indicazioni per cercare delle strade concrete da vagliare: la medicina igienistica sa cosa sono il tumore e il cancro. La medicina tradizionale no, prova a chiederglielo, ma non sapranno dirti la "causa prima" di questa malattia, come non sapranno dirtela di nessun altra malattia.
Nel frattempo ti abbraccio forte e ti auguro di passare un Natale sereno con i tuoi cari.
Ciao! :ciaociao:

savio 12-22-2009 12:33 PM

Dunque cara Monia, mi trovo in grande imbarazzo per due motivi, uno perchè non ci conosciamo di persona e due perchè l'argomento è così delicato che le parole non solo devono essere pesate prima di essere scritte ma vanno valutate con grande attenzione, per non alimentare facili speranze e per non deprimere.
Hippo ti sprona giustamente (ma anche un po' ingenuamente) nella direzione chiamiamola così "igienista", lo fa in buona fede e, tutto sommato, avrebbe ragione se tu non fossi già ammalata perchè uno stile di vita "sano" ovviamente contribuirebbe al benessere generale ma oggi come oggi non sarebbe "curativo".
Per lo stesso motivo la maggior parte degli oncologi non consiglia di smettere di fumare a chi è già ammalato di tumore al polmone perchè questo non influirebbe sul decorso della malattia.
Hippo ha però ragione quando afferma che il tuo pur forte (in origine) sistema immunitario non ce la farà ad arginare contemporaneamente la malattia e la tossicità delle cure.
Ora vengo al mio imbarazzo nei tuoi confronti perchè devo scriverti cose che non ti farà piacere leggere.
Il cancro al seno non si può cronicizzare, non dopo che ha prodotto metastasi.
Se si trattasse di un nodulo maligno ben localizzato e si iniziasse una cura efficace tenendolo sotto controllo nel tempo, senza irradiarlo, senza asportarlo e senza subìre chemioterapie allora con il passare degli anni anni si potrebbe parlare di malattia cronica.
Al tuo stadio attuale, pur essendo l'organismo umano una potentissima macchina di autoguarigione, devi necessariamente cambiare strada, non ho alcun dubbio in proposito, e forse (se il tuo sisteme immunitario è ancora combattivo, come credo) potrai guadagnare tempo, anni.
Sono andato a rileggere il tuo secondo messaggio, quello in cui racconti del momento in cui ti hanno informata della della diagnosi, è inutile recriminare, anche perchè probabilmente il decorso sarebbe rimasto invariato, tuttavia secondo i protocolli convenzionali qualcosa si sarebbe potuta fare meglio.
Credo tu sia una persona caparbia (è un bene, la caparbietà aiuta anche a combattere le malattie) chiedi consigli e confronti ma, di fatto, non hai intenzione di cambiare strada e ti accontenti delle risposte falsamente rassicuranti che ti danno i "tuoi" medici senza incalzarli con domande più precise.
Se non ci fossero altre possibilità non mi permetterei di parlarti così, ma altre possibilità, valide, ci sono.
Tu hai il diritto di vivere per tua figlia, per i tuoi cari e per te stessa, perchè sei giovane e hai ancora molte cose da fare nella vita.
Ovviamente ti chiedo scusa per averti turbato ma quel pizzico di Fede che ho mi suggerisce che niente accade per caso.

LAURA64 12-22-2009 01:18 PM

Carissimo Savio,
 
il tuo nick (o è il tuo vero nome?) è tutto un programma.....
Toglimi un dubbio: sei un medico?
I tuoi interventi sono puntuali ed esaustivi e mi convincono di questo. Conosco Monia perchè ci siamo "purtroppo" conosciute sempre per l'argomento "cancro" su un'altra discussione riguardante specificatamente il cancro del rene. Anche se questa malattia è localizzata in un punto diverso del corpo, credo che il tuo discorso sia di base. Tra i nostri amici c'è già un medico (lui stesso malato) e un'infermiera (è malato il suo compagno). Siamo felici di averti incontrato tra queste pagine e doppiamente felici se potrai, anche privatamente, essere di qualche aiuto a Monia e a tutte le persone che hanno il suo stesso tipo di problema. Abbiamo bisogno di persone come te perchè crediamo che gli scambi di informazioni ed opinioni siano sempre costruttivi ed aiutino nelle scelte finali dove si è sempre inevitabilmente da soli a prendere una decisione. Ringrazio anche Hippocampus per le sue convinzioni alternative che sicuramente ci spingono, anche solo per curiosità, ad informarci su qualcosa di diverso e magari mai preso in considerazione finora.
Un abbraccio alla mia amica Monia e a tutti coloro che si sono fermati tra queste pagine anche solo per leggere.
Un Augurio per tutti di un sereno Natale.:ciaociao:

hippocampus 12-22-2009 05:50 PM

Ciao savio e piacere Laura64.
Vorrei puntualizzare una cosa riguardo le mie convinzioni igienistiche, qualcosa che non è chiaro fin da quando ho scritto il mio primo post in questa discussione e che infatti anche Monia nella sua prima risposta che mi diede mi fece capire che non aveva capito (scusate il gioco di parole).

È vero che la medicina igienistica dice che per prevenire le malattie bisogna mangiare in un certo modo, ma entra in campo in modo molto concreto quando c'è da curare una malattia e non dice semplicemente "bé dai da domani non mangiare carne" (per esempio). Non posso certo mettermi a spiegare qui esaustivamente le tecniche igienistiche di cura delle malattie, ma sono comunque vere e proprie tecniche collaudate, provate e riprovate con successo.

In definitiva quello su cui voglio porre l'accento è che non sto dicendo semplicemente "da domani mangia in modo diverso e vedrai che guarirai", piuttosto di informarsi su tecniche utilizzate in cliniche igienistiche sparse per il mondo che ottengono successi nella maggioranza dei casi. E riescono a farlo perché la natura umana è quella di essere sani, la malattia fa parte solo del nostro stile di vita scorretto.

So che ci vuole tantissimo coraggio per abbandonare le tecniche classiche, però non si può pensare di provare strade alternative solo quando le classiche hanno fallito perché potrebbe essere troppo tardi.

Un abbraccione a tutti e buone feste! :ciaociao:

savio 12-22-2009 06:17 PM

Ciao Laura,
Savio non è il mio nome; è un nick dedicato a questa conversazione e non vi è, ovviamente, alcun intento di presunzione perchè, a differenza di saggio, savio significa semplicemente (da vocabolario) persona, che ha buon senso ed equilibrio mentale e morale.
Questo significato volevo trasmettere e tu, con la tua sensibilità, devi averlo intuito.
Non posso comunque (pubblicamente) rispondere alle tue domande su di me.
Quello fatto negli interventi precedenti non è un discorso di base bensì un discorso diretto a Monia, al suo caso, al cancro del seno.
Il decorso della sua malattia è un decorso prevedibile, nei tempi e nelle modalità; in un range di tot mesi dopo il primo trattamento i medici sanno esattamente come e dove si presenterà la recidiva; in altre parole: scoprire il piccolissimo linfonodo sovraclaveare di 3 mm non è bravura ma soltanto routine, le pazienti però non lo sanno e credono di essere in mani migliori di altre.
Di fronte ad esperienze di questo tipo le persone devono rendersi parte diligente e non lasciare la loro vita esclusivamente nelle mani di altri; non si fanno passi avanti con i sorrisi e le rassicurazioni fini a se stesse; è però anche vero che se chi decide lo fa sulla propria pelle (scusa la crudezza) le sue decisioni devono essere accettate anche se si ritengono sbagliate.

monia72 12-22-2009 09:24 PM

Salve Savio non mi preoccupa il tuo essere diretto, anzi, mi fa piacere. Ho già avuto diverse batoste e, anche se non ci si abitua mai, adesso riesco meglio ad accusare il colpo!!!
Io dopo aver usato il Sutent (sperimentale) per un anno, visto che non faceva più effetto, sono tornata ad un mix, come ti avevo già detto, con il quale hanno riproposto il cisplatino (avevo fatto il carboplatino senza successo!!!) accoppiato con Endoxan preso quotidianamente. Dopo tre mesi di questa cura ho ripetuto la PET che ha segnalato una diminuzione di tutti i linfonodi segnalati in precedenza. Volendo tentare di lasciare il cisplatino, sono andata a parlare con il mio medico, il quale mi ha detto che visto il successo, non aveva senso abbandonare questa strada. A quel punto gli ho chiesto quale altra alternativa avevo, se qualche terapia, tra quelle uscite da poco, poteva fare al mio caso, ma la risposta è stata negativa. praticamente si ripete perchè non c'è altro da fare e, tra le righe, ho letto: intanto facciamo altri tre mesi, poi ripetiamo la PET e se non funziona più cambiamo con qualcosaltro, ma intanto siamo andati avanti tre mesi. Non puoi capire cosa ho provato in quel momento. Quando si leggono le statistiche che parlano di quattro mesi di sopravvivenza in più mi chiedo se si rendono conto di quello che scrivono!!!! Ho capito dal suo volto e dalle sue parole che devo rassegnarmi, ma anche se io non ci sto assolutamente, non so davvero come muovermi. Capisco, come dici tu, che loro sanno già quale sarà il decorso della mia malattia e che pensano solo a come "riempire" questo tempo.
Se qualcuno mi proporrebbe un'alternativa valida, o che comunque io ritengo di poter condividere e provare a seguire, mi ci butterei anche, ma come alternativa sento solo discorsi molto teorici che non hanno alcun fondamento scientifico riconosciuto.
Non ho vergogna a dire che ho paura di lasciare il certo per l'incerto, anche se so che questo poi così certo non è!!!!!!
Se pensi di avere un'alternativa da propormi, ti prego di contattarmi con un messaggio privato.
Hippo è un piacere risentirti. Non prenderla a male, ma continuo a credere che una volta che ci si è ammalati, purtroppo non può bastare una vita sana a farti guarire, o almeno non sono pronta a crederlo!!!
Laura grazie anche a te per il tuo intervento. Tu sai (da figlia) cosa vuol dire prendere delle decisioni che ti cambiano davvero la vita, ma ti assicuro che prenderle "da mamma", con la consapevolezza che ogni tua scelta si ripercuoterà su tua figlia, ti assicuro, è distruttivo!!!
Un saluto a tutti.

savio 12-23-2009 12:22 AM

carissima Monia, per coinvolgermi (una volta di più) dovrei sapere che ha senso, che sei veramente convinta e determinata e che sei disposta a prendere in mano le redini della tua vita pur con il supporto di amici e congiunti oltrechè di nuovi medici, pur mantenendo i rapporti con gli attuali, semprechè dimostrino un po' di umiltà e di volere il tuo bene.
Credo che prima tu debba fare domande dirette a chi si sta prendendo cura di te e pretendere risposte che non lascino adito ad equivoci: tempi di sopravvivenza, qualità della vita.
Se le risposte ti piaceranno (ma non dovrai accontentarti di risposte vaghe o sinonimi edulcorati) allora probabilmente preferirai restare dove sei, altrimenti ti sarà più facile vincere lo scetticismo e quel "pizzico" di diffidenza che si percepiscono dalle tue parole e ti sembrerà di avere meno da perdere a seguire nuove strade.
Non è un buon medico quello che crede di possedere la verità, quello che limita le possibilità dei suoi pazienti solo alle sue conoscenze.

hippocampus 12-23-2009 12:34 AM

Ciao Monia,
devo rifare la puntualizzazione che ho fatto nel mio ultimo post; io non ho detto che solo alimentandoti bene guarirai (anche se questa è una cosa importantissima per stare bene) ma che le tecniche igienistiche sono vere e proprie "tecniche" che non sono basate solo sulla nutrizione. Spero che ora sia chiaro una volta per tutte.

Ti dico ancora un paio di cose: 1) la malattia non capita per caso, sfocia nel tumore dopo una situazione di tossiemia molto prolungata nel tempo, e in cui noi siamo diretti responsabili (ripeto: noi stessi siamo i diretti responsabili). 2) se non credi a quanto l'alimentazione possa fare è solo perché la tua mente (e quella di tutti noi) è deviata dal credo che ci ficca nella testa questa società e questa medicina moderna. Se provassi anche solo a leggere un libro di igienismo potresti notare con quale naturalità affronta i problemi, e lo fa in modo così ovvio che quando lo leggi pensi: "ma come mai non ci ho pensato prima?!". L'uomo pensa di essere diverso dagli altri animali, di essere stato creato per ammalarsi, ma non è così!

Posso capire lo scetticismo che provi nel sentire certe cose, ma prova ad analizzare nel modo più obiettivo possibile quanto ti hanno fatto finora: ha senso? Che risultati hai raggiunto? E come dice savio: che risposte concrete ti stanno dando i medici? Non sembra che vadano un po' a caso?
Io personalmente ho vissuto da vicino un paio di situazioni del genere, e nelle scelte mediche non vi ho visto senso.
Certo, è solo un pensiero igienista, ma pensare di curare un tumore o cancro con tecniche cancerogene a me sembra ovviamente e logicamente folle. Poi ognuno ragioni con la propria testa e arrivi alle proprie conclusioni.

Un abbraccio Monia :ciaociao:

LAURA64 12-24-2009 02:32 AM

Caro Savio, rispondendo a Monia hai risposto anche ai miei dubbi. Capisco però le diffidenze della mia amica, al suo posto le avrei anche io. Non si sa mai chi si incontra in rete. Io penso che, se le sei venuto incontro, ti sei cmq voluto mettere in gioco. E allora continua a giocare. In privato con lei, ovvio. Credo che qualche informazione in più possa permetterle di mettere da parte molti interrogativi. A meno che non si tratti di pozioni di zampe di rana e ali di zanzara...... [scherzo ovviamente : ) ]

Simpaticissimo Hyppo, non temere: abbiamo capito che il tuo è un discorso molto serio e che non riguarda la sola alimentazione. Il nostro dubbio è se possa sostanzialmente cambiare una situazione che è già ad uno stadio avanzato piuttosto che qualcosa di "preso in tempo" e non intossicato già da altre cure. Sul discorso che chemio e radio non fanno altro che invalidare un sistema immunitario già duramente provato anche da terapie sperimentali (vedi Sutent), ci trovi perfettamente d'accordo. Quando però sei tu in prima persona ad avere il tumore, difficilmente riesci a sottrarti a questa "prassi" perchè temi che rifiutando un modo di agire universalmente usato ti stai accorciando la vita da solo. E questo anche usando tutta la logica e la ragione di cui sei dotato. Mi hanno cmq incuriosito i libri che ci hai indicato. Credo che per le Feste me ne regalerò uno e poi ti saprò dire.
Monia amica mia, ti comprendo perfettamente. Anche io penso però che in questa vita niente accade per caso. Approfondirei la conoscenza del nostro nuovo amico Savio. Un bacio a te e alla cucciola.
A tutti una dolce notte.

hippocampus 12-24-2009 09:18 AM

Ciao Laura,
quando dici che quando vivi in prima persona una malattia così grave è molto difficile scegliere una strada alternativa, ti do pienamente ragione. La cosa migliore sarebbe avere un esempio, una o più persone che abbiano vissuto una guarigione "naturale". Per questo consigliavo il libro con il DVD, perché lì ci sono testimonianze dirette delle persone guarite anche se straniere, e perché un DVD è più immediato e leggero da visionare rispetto ad un libro.
Da ogni piccola informazione ne possono conseguire altre che alla fine possono essere fondamentali per la vostra guarigione.
Per me la speranza è sempre l'ultima a morire, non lo dico come modo di dire.
Spero tanto sia così anche per voi.
Un abbraccio a tutti e in particolare a coloro che durante queste festività avranno la mente occupata a pensare alla propria salute (purtroppo).
:ciaociao:

savio 12-24-2009 09:58 PM

Laura,
hai detto bene, non si sa mai chi si incontra in rete però il rischio (a mio modo di vedere) non si corre con le persone con cui si interagisce quanto con quelle che restano, diciamo così, nell'ombra.
Se capisco, da come scrivono, di avere a che fare con persone "normali" non ho problemi (se c'è un motivo che lo giustifichi) a contattarle o ad essere contattato in privato e quindi sono ovviamente disponibile per Monia o per te o per Hippo.
Non so però come funziona questo forum e non vorrei lasciare un messaggio credendolo privato per poi ritrovarmelo pubblico e "incancellabile" .. dico questo perché, per tentare di capirlo, ho visitato altre conversazioni in cui i messaggi, apparentemente privati, erano invece visibili da tutti.
Se mi verrà comunicato un numero di telefono o un indirizzo mail sarà mia cura rispondere.
La mia disponibilità c'è, piena incondizionata e, sopratutto, totalmente disinteressata.
Detto questo aggiungo che vorrei essere ben lontano da questo problema ma essendo capitato qui non potevo, con la mia coscienza, far finta di non aver letto; se Monia, come mi sembra di capire, non se la sente di cambiare direzione, il cerchio si chiude qui.
A voi tutti, in questo giorno che esprime valori troppo spesso emarginati, l’augurio di ogni bene.

monia72 12-25-2009 12:56 AM

Savio non ho paura di sentire della alternative. Già altri miei amici di questo forum me ne hanno proposte altre e sono andata volentieri a vedere di cosa si trattava, ma per diversi motivi ho deciso di non buttarmici a capofitto, almeno per il momento!!!
Torno a dirti che ogni mia scelta purtroppo (e anche per fortuna) si riversa su altri e tra questi altri c'è una bambina di otto annni, perciò ci vado un po' cauta.
Accetto comunque il tuo consiglio e appena tornerò in ospedale per la terapia, farò le domande che mi suggerisci.
Adesso ti mando un messaggio in privato, così proviamo ad essere più chiari.
Un sereno Natale a tutti.

tommy55 12-25-2009 05:08 PM

ciao monia,mi chiamo maria,nonostante il nik che è il nome di mio marito
e ho conosciuto questo forum perchè mi è arrivata una mail che invitava a iscriversi.
preciso che non sono medico,non ho problemi ...fin'ora...ma non si può mai dire...di cancro
allora mi dirai :che ti sei iscritta a fà?
le esperienze di coloro che mi sono stati vicina e che ho assistito mi hanno resa sensibile al problema e insieme a mio marito abbiamo fatto ricerche di cure alternative
lo so ognuno dice che la sua cura è da provare e alla fine c'è una gran confusione in testa e ci si affida a chi da sempre ci 'cura' in modo tradizionale
ma io dico:la salute è un bene prezioso che non va affidata ciecamente a nessuno che ne pensi?
non permettiamo che il nostro corpo venga'usato' x sperimentare terapie che non hanno guarito nessuno ma nello stesso tempo è bene avere la mente aperta a 'nuove'(solo perchè ne sentiamo parlare solo adesso)cure.
non escludere ciò che dice hyppo solo perchè sembra troppo semplice
l'alimentazione è fondamentale infatti anch'io ho molto sentito parlare di come la tossiemia possa influire sulla salute(non conosco hyppo e non tiro l'acqua a nessun mulino,tranquilla...)volevo solo renderti partecipe delle ricerche fatte e che sono alla portata di tutti,non mia invenzione
...appena riesco a postarle (sono una frana col computer)
ti auguro tanta salute di tutto cuore insieme alla tua bimba perchè lo meriti,tutti lo meritiamo anche se purtroppo impieghiamo metà della nostra vita
a rovinarci l'altra metà...chissà poi perchè:wall:
a presto
maria

hippocampus 12-25-2009 05:15 PM

Ciao a tutti,
non ricordo se ve l'avevo già segnalato, c'è un metodo che viene studiato dalla fondazione Pantellini e che opera in sinergia con la chemioterapia. Al momento la fondazione sta rifacendo il sito ma qualche informazione è ugualmente disponibile: pantellini.org

Tempo fa avevo chiamato per conto di un'amica e avevano voluto precisare che è un metodo integrativo e non sostitutivo alle tecniche tradizionali. Questo lo dico per tutti coloro che hanno paura ad abbandonare strade classiche. Penso sia una sicurezza aggiuntiva.

Il mio pensiero è che loro siano obbligati a dire così e ad operare in sinergia con la medicina allopatica altrimenti li farebbero chiudere e sparire dall'Italia, come successo a tutti coloro che hanno avuto ottimi risultati con terapie alternative (Di Bella e Simonicini su tutti).
A prescindere da questi retroscena politici penso possa essere un'ottima occasione per aiutare il proprio organismo ad alcalinizzare, combattere gli effetti negativi della chemio e, cosa più importante, a indurre il riassorbimento del tumore.

Di nuovo buon Natale a tutti!
Ciao! :ciaociao:

tommy55 12-25-2009 05:24 PM

COSA FAREI SE AVESSI IL CANCRO (Julian Whitaker, M.D.)

Cancro! Forse nessun altra diagnosi è più temuta. Tuttavia molte persone temono le opzioni di trattamento tanto quanto la malattia stessa – e a ragione! La terapia convenzionale contro il cancro è tossica e disumanante – e tutto sommato- non funziona. Il suo affidamento a metodi aggressivi, invasivi e tossici quali la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia è basata sull’errato paradigma che il corpo deve essere purgato dal cancro in qualsiasi modo possibile. Ciò poteva sembrare ragionevole nel 1890 quando il Dr. William Halstead eseguì la prima mastectomia radicale, ma si è dimostrato così sbagliato nel corso dell’ultimo secolo che continuare a credere in questi metodi rappresenta più un atto doloso che un onesto errore.
In questo articolo, non andrò a dire cosa dovreste fare se aveste il cancro; solo voi potete prendere quella decisione. Comunque vi dirò cosa io farei se avessi il cancro. Ugualmente importante, vi dirò cosa non farei. Per incominciare non accetterei la diagnosi di cancro come una sentenza di morte; non ingoierei qualsiasi cosa i miei medici mi darebbero. Farei delle ricerche di trattamenti alternativi e diventerei l’unico esperto del mio stato di salute. In breve, combatterei per la mia vita con tutti i mezzi a mia disposizione.
Le strategie che adotterei per combattere il cancro sono simili alle strategie che userei per combattere qualsiasi condizione fisica seria come i problemi cardiaci o il diabete: modifiche alla dieta, supplementi nutrizionali mirati ed altre terapie naturali. La bellezza di queste terapie è che possono essere usate insieme a qualsiasi altro trattamento – convenzionale o alternativo - al quale scegliate di essere sottoposto. Insieme daranno al vostro corpo una possibilità in più per guarire se stesso combattendo. Per cominciare diamo un’occhiata alla mia dieta anticancro.

La mia dieta contro il cancro
La dieta è una terapia contro il cancro molto più potente di quanto la maggior parte delle persone possano pensare. Ci sono innumerevoli prove che una nutrizione migliore fortifica il sistema immunitario, rallenta la crescita dei tumori e protegge contro le metastasi. In uno studio condotto dall’Università di Victoria, B.C., i ricercatori hanno esaminato 200 pazienti di cancro che hanno sperimentato una “regressione spontanea” (un’inspiegabile guarigione o una riduzione del tumore). Più dell’87% di questi pazienti aveva apportato grosse modifiche alla propria dieta.
Se avessi il cancro prenderei a cuore questa ricerca; passerei immediatamente ad una dieta primariamente vegetariana ed eliminerei praticamente ogni fonte di grassi saturi, inclusa la carne ed i latticini, inclusi gli acidi trans-grassi che si trovano in tutti i cibi elaborati. E’ noto che le diete con un alto contenuto di questi grassi saturi o di acidi trans-grassi stimolano la crescita dei tumori. Allo stesso tempo includerei i grassi “buoni” provenienti da pesci di acqua fredda (salmone, tonno, sgombro) e da semi di lino. E’ provato che gli acidi grassi essenziali Omega-3 presenti in questi cibi proteggono dal cancro.
Oltre che a piccole quantità di grassi “buoni”, la mia dieta anticancro include porzioni moderate di proteine e abbondanti quantità di verdure ricche di fibre, frutta, legumi, cereali integrali. I cibi vegetali sono pieni di benefiche vitamine, minerali e fitonutrienti che rallentano la crescita del cancro. Farei uno sforzo particolare per mangiare cibi con note proprietà anticancro come la soia, le verdure crocifere (broccoli e cavolfiori), verdure a foglie larghe verdi e giallo-arancio, bacche, agrumi ed altra frutta, aglio e tè verde.
Mi informerei anche sulla macrobiotica. Essa è una tradizione orientale, definita da Michio Kushi, fondatore dell’internazionalmente famoso “Kushi Institute del Massachusetts, come “la strada universale per la salute, la felicità e la pace”. Al suo centro c’è una dieta perfettamente bilanciata consistente in un 50% di cereali integrali e un 20-30% di verdure coltivate localmente (e preferibilmente biologiche) integrate da piccole quantità di fagioli, alghe di mare, minestra e solo occasionalmente carne bianca, pesce e frutta. Molti studi hanno dimostrato il valore di questa dieta nel trattamento di pazienti malati di cancro.

La necessità di supplementi nutrizionali
Una dieta salutare è solo uno degli strumenti nella lotta contro il cancro; ugualmente importanti sono i supplementi nutrizionali. Come dottore so che le cellule cancerogene assorbono nutrimenti dal corpo e lo lasciano in uno stato di malnutrizione. Molti studi hanno dimostrato che i malati di cancro hanno parecchi nutrienti vitali (in particolare vitamine antiossidanti e minerali) a livelli molto bassi. Se avessi il cancro prenderei degli integratori minerali e multivitaminici potenti per fare sì che il mio corpo abbia i nutrienti che necessita in dosi tali da potere attaccare le cellule cancerogene. Prenderei anche particolari supplementi per i quali si ha prova che fortifichino il sistema immunitario ed aiutino il corpo a combattere il cancro. Di seguito si elencano i più promettenti.

Selenio
Il minerale selenio presente in tracce è una delle nostre armi più potenti contro il cancro. In uno studio pubblicato sul “Journal of the American Medical Association” nel 1996 il Dr. Larry Clark, ricercatore presso il Centro Tumori dell’Arizona, ha fornito delle prove convincenti che supplementi di selenio possono ridurre il tasso di morte per cancro fino al 50% ! In questo studio il Dr. Clark ha impiegato 1312 persone con precedenti di cancro della pelle, dividendoli in due gruppi; a quelli nel primo gruppo sono stati somministrati 200 microgrammi (mcg) di selenio al giorno, mentre a quelli nel secondo gruppo è stato somministrato un farmaco placebo. Anche se il selenio non ha avuto effetto sulla ricorrenza del cancro della pelle in questi pazienti, i suoi effetti sull’incidenza e sulla mortalità complessive per cancro furono eccezionali – fu verificato un tasso di cancro inferiore del 37% ed una mortalità per cancro inferiore del 50% nel gruppo che prendeva il selenio. Infatti, i risultati furono così definitivi che lo studio fu interrotto prima del previsto, perché i ricercatori pensarono che non era etico negare i benefici di questo straordinario minerale ai malati del gruppo che assumeva il placebo.
Il selenio è un potente antiossidante che facilita la veloce riparazione dei danni causati al DNA dai radicali liberi, una delle cause primarie del cancro. Oltre alle sue proprietà antiossidanti, è essenziale per la produzione del glutatione, un importante antiossidante e disintossicante prodotto dal corpo. Ma la capacità del selenio di proteggere contro il cancro va ben oltre questo. In realtà fa sì che le cellule cancerogene si autodistruggano prima che si possano replicare, mandando quindi in cortocircuito la crescita del tumore.
Personalmente assumo 200 mcg di selenio al giorno e raccomando vivamente di fare lo stesso a chiunque sia preoccupato del cancro.
La forma usata nello studio è il lievito ad alto contenuto di selenio, che è la forma maggiormente biodisponibile.

Vitamina C
Numerosi studi hanno evidenziato che alte dosi di vitamina C sono associate ad una diminuzione di rischio di cancro. Ma può essere efficace nel trattamento del cancro? Studi condotti dal medico e ricercatore scozzese Ewan Cameron forniscono un’indiscutibile prova che ciò è possibile.
Le cellule maligne producono un enzima chiamato hyaluronidase che distrugge il “collante” che tiene insieme le cellule. Ciò consente alle cellule cancerogene di infiltrare i tessuti sani. Il Dr. Cameron ha scoperto che la vitamina C inibisce la produzione di questo enzima, rafforzando così il “cemento cellulare” e rallentando la crescita del cancro. Quando ha somministrato alti dosaggi di vitamina C (una media di 10 grammi al giorno) a malati di cancro, ha registrato degli importanti miglioramenti nella qualità della vita e nel periodo di sopravvivenza. Oltre a rafforzare il “collante” tra le cellule sane, la vitamina C favorisce la funzione immunitaria e stimola la formazione del collagene che incapsula o isola i tumori e impedisce loro di diffondersi; inoltre corregge le deficienze di vitamina C presenti in molti pazienti, velocizza la guarigione delle ferite chirurgiche, favorisce l’efficacia di alcuni farmaci chemioterapici e riduce la tossicità di altri.
Un eccesso di vitamina C è una necessità per i malati di cancro. Se avessi un cancro prenderei 10-15 grammi di vitamina C al giorno. Questi alti dosaggi possono causare in alcune persone problemi di natura gastrointestinale, quindi la sostanza dovrebbe essere assunta in piccole dosi durante tutta la giornata, insieme al cibo, per minimizzare tale possibilità. Alcune persone tollerano meglio la vitamina C tamponata (in capsule o altro). La vitamina C può esser somministrata anche per via endovenosa

Coenzima Q10
A similitudine della vitamina C, il coenzima Q10 è un potente antiossidante e nemico del cancro. Il CoQ10 è più attivo nei mitocondri, le parti delle cellule in cui viene prodotta l’energia; agisce nei mitocondri come la candela di accensione in un motore a scoppio, dando inizio alla produzione di ATP, l’unità basica di energia che fa funzionare il nostro corpo.
La ricerca ha dimostrato che i malati di cancro spesso manifestano delle importanti deficienze di CoQ10; secondo il Dr. Karl Folkers, il “padre del CoQ10”, che ha iniziato a studiare questo nutriente all’inizio degli anni ’60, del CoQ10 supplementare è estremamente efficace nel ridurre ed eliminare tumori in alcuni pazienti. Nel 1995, insieme a ricercatori danesi, il Dr. Folkers ha pubblicato uno studio che ha evidenziato la completa regressione del tumore i cinque pazienti con forme di cancro al seno in stadio avanzato che assumevano una media di 390 mg di CoQ10 al giorno.
Sono convinto che il CoQ10 sia un valido componente di una terapia anticancro completa. Se dovessi affrontare il cancro, prenderei 100-200 mg al giorno di questo supplemento molto sicuro, in una forma solubile in olio; il CoQ10 richiede una piccola quantità di grassi per essere assorbito al meglio, quindi è preferibile assumerlo insieme ad un pasto.

Cartilagine bovina e di squalo
Una delle scoperte più interessanti mai fatte della ricerca sul cancro fu annunciata nell’estate del 1998. Due sostanze in via di sviluppo si sono dimostrate capaci di ridurre drasticamente i tumori nei topi semplicemente inibendo loro il necessario afflusso di sangue. Forse passeranno anni prima che queste due sostanze, l’endostatina e la angiostatina, possano essere pronte per l’uso umano, ma due agenti naturali che agiscono allo stesso modo sono già disponibili in qualsiasi farmacia o negozio di generi salutistici: la cartilagine bovina e di squalo.
La ricerca sulla cartilagine ha origine negli anni ’50 quando il Dr. John Prudden scoprì che la cartilagine ha uno straordinario potere di facilitare la guarigione delle ferite. Il Dr. Prudden scoprì in seguito che la cartilagine bovina inibisce l’angiogenesi, ossia la crescita di una rete di vasi sanguigni attorno ad un tumore dormiente che gli permette di crescere e di produrre metastasi, lo stesso effetto prodotto dalle sostanze endostatina e angiostatina.
L’interesse verso la cartilagine di squalo prese forma all’inizio degli anni ’90. Gli squali sono animali particolari in quanto non hanno ossa ed il loro scheletro è fatto esclusivamente di cartilagine. Questa specie molto antica possiede anche un sistema immunitario sorprendentemente robusto e, a differenza di altri animali, gli squali molto raramente si ammalano di cancro. Il biochimico William Lane fu attratto dal lavoro del Dr. Prudden ma pensava che la cartilagine di squalo potesse agire ancora meglio come un agente anti-angiogenico. Dopo avere completato degli studi preliminari, il Dr. Lane si unì nella ricerca in questo campo al Dr. Charles Simone, un oncologo molto rispettato che utilizza terapie nutrizionali nella sua pratica medica. Nel 1993 essi diedero avvio ad una ricerca su larga scala sulla cartilagine di squalo che coinvolgeva pazienti con tumori metastici, molti dei quali erano considerati “terminali” da oncologi convenzionali. 35 dei pazienti iniziarono un programma intensivo a base di cartilagine di squalo unito a cambiamenti di dieta e di stile di vita tesi a migliorare la funzione immunitaria e più di un terzo di questi malati “terminali” manifestò un sensibile miglioramento. Tre pazienti ebbero una completa remissione e altri nove manifestarono una significativa riduzione del tumore, mentre tutti i pazienti riportarono miglioramenti nella qualità della vita, energia, appetito, dolore ed umore.
La dose raccomandata di cartilagine bovina è di 9 grammi al giorno. Per quella di squalo si passa ad una media di 70 grammi al giorno (circa 1 grammo per ogni chilo di peso corporeo o fino a 2 grammi per chilo nei casi di tumore allo stadio avanzato).
Sia la cartilagine bovina che quella di squalo è disponibile in capsule, ma considerando la grande quantità di cartilagine di squalo necessaria ogni giorno in una terapia, è più facile assumerla in polvere diluita in acqua 3 volte al giorno o per via rettale. Poiché la cartilagine in realtà non uccide i tumori, ma li riduce impedendo il loro rifornimento di sangue, essa dovrebbe essere assunta indefinitamente per evitare una possibile ricorrenza della malattia. Le dosi più elevate di cartilagine di squalo possono essere ridotte alla metà quando si nota un miglioramento, di solito dopo circa 20 settimane di trattamento, e poi ridotta ad una dose di mantenimento di 8-10 grammi giornalieri.

Tè di Essiac
Nel 1922 l’infermiera canadese Rene Caisse incontrò una donna che le disse di essere stata guarita dal cancro avendo bevuto il tè degli indiani Ojibway, composto da 4 erbe (radice di bardana, acetosella, olmo e radice di rabarbaro indiano). Caisse preparò il tè per sua zia che aveva un cancro non operabile; la zia guarì completamente e Rene, chiamando il tè Essiac (Caisse scritto al contrario) trovò il lavoro della sua vita. Rene Caisse non pretese mai che il suo tè fosse una cura contro il cancro, né che potesse aiutare tutti, ma non dovremmo neppure congedarlo come un altro vecchio rimedio popolare. Tutti i componenti del tè di Essiac, negli anni recenti, hanno dimostrato attraverso la ricerca di possedere buone capacità anticancro e migliaia di pazienti negli ultimi 70 anni hanno dichiarato di essere stati aiutati dal tè di Essiac.
Il modo più conveniente e meno costoso per usare il tè di Essiac è quello di acquistare la miscela di erbe già pronta, preparare l’infusione e tenerla nel frigorifero. Bisogna berne 50 grammi per 3 volte al giorno almeno un’ora prima dei pasti, e provare per almeno 12 settimane consecutive senza interruzioni. Il tè di Essiac è acquistabile nelle erboristerie.

Solfato di Idrazina
La maggior parte dei malati di tumore non muoiono per via del cancro; essi muoiono per via della cachessia – la perdita di energie, malnutrizione e consunzione causate dal cancro – e dalle infezioni opportunistiche e dall’insufficiente funzionamento dei vari organi che accompagnano questo stato di indebolimento.
La cachessia è il risultato dell’anomalo metabolismo delle cellule cancerogene. A differenza delle cellule sane, quelle cancerogene demoliscono il glucosio per produrre energia in assenza di ossigeno, generando acido lattico come prodotto collaterale. L’acido lattico e gli altri prodotti dell’attività di demolizione sono assorbiti dal fegato – con un elevato dispendio di energia - e riconvertiti in glucosio. Questo viene di nuovo fagocitato dalle cellule cancerogene, dell’altro acido lattico viene prodotto e il dispendio di energia viene così perpetuato.
Il dr. Joseph Gold, un medico innovativo che è sempre stato ostracizzato da tutto il sistema ufficiale della ricerca sul cancro, ha effettuato ricerche su come interrompere in modo efficace e sicuro questo circolo vizioso di drenaggio dell’energia – il solfato di idrazina. Questo composto poco costoso interrompe il ciclo vizioso sopra descritto inibendo un enzima necessario per riconvertire l’acido lattico in glucosio. Invece di attaccare un tumore, semplicemente gli sottrae l’energia necessaria alla sua crescita. Degli studi condotti nell’ex-URSS e presso il centro medico dell’Università di California a Los Angeles (UCLA) hanno evidenziato che il solfato di idrazina migliora l’appetito, l’aumento di peso, il livello di energia, la qualità della vita e, nei pazienti terminali, aumenta il periodo di vita residuo. Sembra anche che mitighi gli effetti collaterali della chemioterapia e della radioterapia.
Il Dr. Gold consiglia come dose giornaliera di solfato di idrazina 60 mg da assumere in capsule prima di colazione per i primi 3 giorni; 2 capsule al giorno, una prima di colazione e l’altra prima di cena dal quarto al sesto giorno; e dal settimo in poi 3 capsule al giorno, una prima di colazione, una nel primo pomeriggio e una prima di andare a letto, quest’ultima assunta insieme a del cibo. Comunque, il dosaggio del solfato di idrazina può variare con il peso corporeo e dovrebbe essere in ogni caso definito da un medico. La terapia dura 6 settimane con un intervallo di 1 o 2 settimane a metà periodo. Lo stesso ciclo può essere ripetuto tutte le volte sia necessario.
L’alcool, i barbiturici, i tranquillanti, i cibi con un alto contenuto di tiramina (formaggio, uva passita, cibi stagionati come gli insaccati o fermentati come lo yogurt) dovrebbero essere assolutamente evitati durante il periodo di assunzione del solfato di idrazina solfato, in quanto possono interferire con l’efficacia del medicamento e avere effetti collaterali significativi e/o causare forte nausea.

hippocampus 12-25-2009 05:27 PM

Ciao Maria,
piacere di conoscerti!

Mi sono accorto che vi ho indicato molti libri ma facevo forse prima ad indicarvi il sito dell'istituto gerson: gerson.org
Se qualcuno fosse interessato sarebbe da capire se il metodo viene utilizzato da qualche clinica in Europa, magari in Germania (lì sembrano essere più avanti per quanto ne so).

Riedito il post perché ho trovato un articolo interessante sul metodo Gerson, in fondo c'è scritto che esiste una clinica vicino Budapest! Molto più vicino che la California, chissà non si scopra ne esista una ancora più vicina.....
Per chi interessa: scienzaeconoscenza.it/articolo/cancro-dr-gerson-clisteri-caffe.php

Ariciao a tutti! :ciaociao:

tommy55 12-25-2009 07:45 PM

non riesco a inserire la seconda parte:-[

Amigdalina (Laetrile)
L’amigdalina, (conosciuta anche come vitamina B17 o laetrile) è stata oggetto di controversia tra medici più di ogni altro agente anticancro. Questa sostanza naturale si trova in più di 1.200 piante, ed è particolarmente presente nei noccioli di albicocche, pesche, ciliegie, prugne, e nei semi di mela. Nel corpo l’amigdalina agisce come una “bomba intelligente”, dividendosi in sostanze che agiscono selettivamente sulle cellule cancerogene, lasciando intatte quelle sane.
Studi condotti dal Dr. Kanematsu Sugiura, biochimico presso il “Memorial Sloan-Kettering Cancer Center”, nel 1970 evidenziarono che l’amigdalina fermava la crescita di piccolo tumori e poteva ridurre molto efficacemente la diffusione del tumore al seno in animali di laboratorio. Comunque i risultati di questi studi non furono resi pubblici dal Centro. Infatti furono effettuati molti tentativi per discreditare questa ricerca; quando uno degli esperimenti non riuscì a confermare i risultati ottenuti in precedenza da Sugiura, furono date disposizioni al dipartimento delle pubbliche relazioni del “Memorial Sloan-Kettering Cancer Center” di comunicare ai media che era stato “provato” che l’amigdalina era inefficace quale agente anticancro. Ciò che non dissero fu che in questo esperimento fu impiegato un dosaggio di amigdalina pari a un quarantesimo di quello che il Dr. Sugiura impiegava con successo nei suoi esperimenti – tale comportamento era assolutamente ingiusto contro una sostanza anticancro potenzialmente molto efficace.
Similmente un test clinico ampiamente pubblicizzato del 1981 “comprovante” che l’amigdalina era inefficace aveva dei difetti gravi. Questo test fu effettuato presso la Clinica Mayo, con il supporto del Centro Tumori Nazionale su pazienti terminali che avevano il loro sistema immunitario ormai devastato da operazioni, chemioterapia e radiazioni subite. Era estremamente improbabile che tali pazienti potessero beneficiare da qualsiasi terapia. Per rendere la questione ancor più complicata la sostanza impiegata non fu l’amigdalina, bensì la isoamigdalina, una forma relativamente inefficace dell’amigdalina. Nonostante tutti questi tentativi di screditare la ricerca sull’amigdalina, nel 70% dei pazienti che in 3 settimane di trattamento ricevettero amigdalina per via endovenosa il tumore si stabilizzò (l’amigdalina presa per via orale non ebbe risultati di rilievo).
Mentre la ricerca “ufficiale” sul cancro continua la sua forte critica nei confronti dell’amigdalina, questo composto naturale rimane uno dei supplementi più usati da parte dei medici che usano terapie alternative. Nonostante che possa essere pericolosa in caso di un sovradosaggio, se assunta per via orale o endovenosa nelle quantità raccomandate è sicura e sembra sia un agente anticancro efficace, in particolare per migliorare la sensazione generale del paziente e per sollevarlo dal dolore causato dalla malattia. I noccioli di albicocca e le capsule di laetrile possono essere ordinate per posta. La dose giornaliera usualmente consigliata varia da 250 a 1000 mg o da 10 a 20 noccioli di albicocca.

Ukrain
L’ukrain è un prodotto unico, composta da un’erba chiamata celandina maggiore (Chelidonium Majus) e da una sostanza chiamata tiotepa. La celandina maggiore ha una lunga storia come trattamento popolare contro il cancro, mentre la tiotepa fu il primo composto anticancro prodotto dall’industria farmaceutica tedesca. Nonostante che questi due componenti, presi da soli, siano molto tossici ed irritanti, la loro combinazione è particolarmente idonea a distruggere le cellule cancerogene lasciando intatte quelle sane.
L’Ukrain è un’invenzione del Dr. J. Vassyl Nowicky, che per nome le ha dato quello del suo paese di nascita (senza l’ultima lettera), che la rivelò al pubblico durante il 13° Congresso Internazionale di Chemioterapia che si tenne a Vienna nel 1983. L’Ukrain, per essere una terapia che ha origine da tradizioni curative popolari, ha alle sue spalle una mole notevolissima di ricerche e studi. Una parte di questi furono condotti presso il “National Cancer Institute”, dove l’Ukrain fu provata nei confronti di 60 diversi tipi di cellule tumorali umane e fu verificato che inibì completamente la crescita di 57 di esse, incluso la leucemia, il melanoma ed il cancro dei polmoni, colon, cervello, ovaia, seno e rene.
Gli studi clinici di questo agente anticancro sono ugualmente notevoli. In 10 anni di studi clinici effettuati da scienziati presso il “Dr. Novocky’s Ukrain Anti Cancer Institute” in Austria, il 93% dei pazienti che hanno iniziato il trattamento nelle fasi iniziali dello sviluppo del tumore (in assenza di metastasi) hanno manifestato una totale remissione. In pazienti con metastasi minime, la probabilità di successo fu comunque elevata, intorno al 72%; persino in pazienti con cancro in fase metastica avanzata (considerati malati terminali dalla maggior parte dei medici) ci fu una percentuale di successo del 30%.
L’Ukrain agisce su diversi fronti per distrugge selettivamente le cellule tumorali, inibisce il DNA, il RNA, la sintesi proteica nelle cellule maligne riducendo il consumo di ossigeno di queste cellule a zero, uccidendole. Come la cartilagine bovina e di squalo, inibisce, inoltre, la crescita di vasi sanguigni intorno ai tumori, impedendo loro di nutrirsi e, quindi, riduce efficacemente la possibilità di diffusione del tumore oltre il sito originale. Fortifica, anche, il sistema immunitario aumentando il numero di cellule “aiutanti T”, che coordinano alcune attività immunitarie fondamentali, e di macrofagi, che cercano e distruggono le cellule anomale.
Oltre 120 documenti scientifici sull’Ukrain sono stati pubblicati da scienziati di 16 paesi e di 47 università e centri di ricerca diversi. Studi approfonditi sull’Ukrain continuano non solo in Austria, dove viene prodotta, ma in molti istituti in Canada, Francia, Germania, Olanda, Svizzera, Tailandia e persino nello Swaziland. Sfortunatamente gli oncologi americani sono molto meno aperti al valore potenziale di questo composto anticancro; solo pochissimi medici che seguono terapie alternative impiegano l’Ukrain negli USA.

Le terapie che ho descritto sono quelle che, a mio avviso, mi offrirebbero le migliori possibilità di fortificare il mio sistema immunitario aiutandomi a combattere il cancro senza distruggere, allo stesso tempo, il mio corpo. Al contrario dell’invasività della chirurgia, della miscela tossica dei farmaci chemioterapici e degli effetti distruttivi della radioterapia, queste terapie hanno un livello di sicurezza estremamente elevato. Inoltre, un numero altissimo di pazienti con cancro “terminale” hanno usato queste terapie per combattere la loro battaglia personale e sono la prova vivente che il “taglia, brucia e avvelena” non sono gli unici modi per combattere il cancro.
Se dovessi affrontare un tumore non mi fermerei a ciò che conosco, ma continuerei a cercare terapie efficaci e non tossiche che mi potrebbero dare un’ulteriore possibilità di successo. Senza dubbio mi rivolgerei al Dr. Ralph Moss, probabilmente la persona al mondo più addentro le terapie alternative antitumore; i suoi libri sono il necessario antidoto contro la glorificazione da parte dei media comuni della terapia anticancro convenzionale. Attraverso un servizio chiamato “The Moss Report” egli fornisce in tutto il mondo anche delle raccomandazioni personalizzate sui migliori trattamenti alternativi, in base al tipo di tumore ed alla sua severità.
Consulterei “People Against Cancer”, un’associazione senza fini di lucro, che fornisce un completo servizio di consulenza chiamato “Alternative Therapy Program”; esso include la rivalutazione della vostra documentazione medica pregressa da parte di una rete di dottori che usano terapie alternative. Infine mi informerei su quelle cliniche oncologiche che usano terapie che promuovono la capacità innata del corpo di guarire se stesso, piuttosto che devastarne il sistema immunitario. Queste sono le due cliniche a cui darei una seria occhiata:

Gli Antineoplaston di Burzynski
La terapia con gli antineoplaston è un trattamento anticancro notevole ideato dal Dr. Stanislaw Burzynski, e proposto nella sua clinica di Houston, Texas. Credo fermamente che gli antineoplaston siano tra i più importanti risultati del secolo nella terapia antitumore per una ragione: essi agiscono sul cancro alle sue origini. Assunti per via orale o endovenosa, questi composti proteici entrano nelle cellule ed alterano alcune specifiche funzioni dei loro geni; alcuni attivano i geni soppressori di tumori che causano l’apoptosi (morte programmata della cellula) nelle cellule cancerogene, altri inibiscono gli oncogeni, che altrimenti causerebbero la crescita cellulare al di fuori di qualsiasi controllo – la vera essenza del cancro.
Il Dr. Burzynski ha recentemente celebrato il 25° anniversario della fondazione dell’istituto di ricerca e della clinica che portano il suo nome; e in effetto c’è stato molto da celebrare perché dall’apertura della sua clinica egli ha esteso la vita di migliaia di pazienti, molti dei quali con tumori aggressivi, avanzati o “incurabili”. I successi del Dr. Burzynski sono specialmente notevoli appunto per la virulenza dei tipi di tumore cui egli si è confrontato, tumori come quello al cervello nei confronti dei quali la medicina tradizionale non ha effetto.
In un esperimento con pazienti con tumore al cervello la sopravvivenza, la remissione completa e le remissioni parziali furono 7 volte superiori impiegando la terapia a base di Antineoplanston rispetto a quanto risulta documentato in studi pubblicati e riferiti a malati con tumori simili ma trattati con chirurgia, chemioterapia e radioterapia.
Se siete interessati al trattamento con Antineoplaston, dovete sapere che il FDA (Food and Drug Administration – assimilabile per certe sue funzioni al Ministero della Salute - NdT) controlla chi fa uso della terapia e chi no. I pazienti con tumori maligni al cervello o con linfomi a basso grado possono iniziare la cura non appena hanno una tale diagnosi, ma per quelli con altri tipi di cancro spesso il FDA richiede che prima siano sottoposti a radio o chemioterapia.
I malati sono seguiti solo nella clinica Burzynski di Houston, e può essere loro richiesto di stare a Houston per due o quattro settimane per la somministrazione giornaliera dell’Antineoplaston e la successiva osservazione.

terza parte
Le erbe di Hoxsey
La terapia di Hoxsey è una delle terapie anticancro alternative più datate. Harry Hoxsey, un guaritore autodidatta, ha iniziato ad usare delle formule di erbe passategli dal proprio bisnonno per curare il cancro. Alcune di queste miscele erano preparate per applicazioni cutanee per distruggere selettivamente il tessuto cancerogeno, mentre per altre era previsto solo l’uso interno. Si pensava che questi tonici potessero riequilibrare il corpo e creare un ambiente più favorevole alla guarigione in cui il sistema immunitario si fortifica ed i tumori muoiono.
Negli anni ’20 Hoxsey fondò una clinica a Dallas, Texas, dove ebbe un buon successo nel curare i malati di cancro. Nonostante un forte supporto popolare per le sue terapie, la comunità medica convenzionale considerò sempre Hoxsey un ciarlatano e egli fu ripetutamente arrestato per praticare la professione di medico senza la regolare licenza; nel periodo di un anno fu arrestato più di 100 volte! In ultimo la sua terapia fu vietata negli USA.
Quando Hoxsey smise la sua attività, passò il testimone alla sua infermiera, Mildred Nelson, che fondò il “Bio-medical Center” a Tijuana, in Messico nel 1963. Questa fu la prima struttura dedicata alle terapie di medicina alternativa che offriva servizi ai cittadini americani al di fuori degli Stati Uniti.
Dalla sua fondazione, il “Bio-medical Center” ha trattato migliaia di pazienti di cancro; i tipi di tumore che sembrano rispondere meglio alla terapia sono i melanomi, la leucemia cronica, il linfoma ed altri tipi di cancro della pelle. I pazienti con cancro al polmone, colon, prostata, cervice e mammella hanno avuto dei buoni risultati. Studi recenti non lasciano dubbi che le miscele e formule di Hoxsey, per quanto possa essere strana la loro origine, contengono molte sostanze vegetali che hanno una valida attività terapeutica. Infatti, tra tutte le piante impiegate da Hoxsey, tra cui spiccano la radice di bardana, il trifoglio rosso, la radice di liquirizia e il frassino spinoso, gli scienziati non hanno identificato attività antitumorali solo in tre tipi di esse.
Quando i pazienti sono messi di fronte alla diagnosi di cancro, la ragione spesso si perde. Proprio nel momento in cui dovrebbero prendere delle decisioni calme, ben ponderate e supportate dalla conoscenza, essi sono paralizzati da shock, paura e da un’estrema sensazione di urgenza. Molti pazienti in questa situazione si affrettano verso qualsiasi linea d’azione i loro medici raccomandano. Essi non lo fanno perché hanno fiducia nell’efficacia delle attuali cure mediche, ma perché hanno troppa paura per fare qualsiasi altra cosa.
Cercate di essere dei pazienti “eccezionali” anche se sarete considerati “difficili”. Non abbiate paura di chiedere al vostro medico qualsiasi tipo di documentazione e non siate riluttanti a fare domande quando non capite qualcosa o non siete d’accordo su qualcos’altro.
In qualsiasi caso cercate sempre una seconda opinione, e possibilmente una terza ed una quarta. So benissimo che richiede coraggio mettere in dubbio le raccomandazioni del proprio medico e ancor più coraggio rifiutarle. Ma non dimenticate che si tratta della sua opinione professionale e della vostra vita. [Da: Venture Inward, gennaio/febbraio 2004)



Le Fonti del Dr. Whitaker menzionate in questo articolo

monia72 12-26-2009 11:15 AM

Hippo scusami, ma il mio timore stava proprio nel fatto di dover fare una scelta, non avevo capito che le due cose possono andare di pari passo!!!!
Ma è davvero così difficile trovare un centro qui vicino??? Come mai non ce ne sono in Europa (tranne, forse, che in Germania) se ci sono stati dei risultati così determinanti??? Forse perchè sono tutti come me???
Maria grazie dei chiarimenti. Ma tu sei una appassionata di questa cultura, oppure sei anche una "praticante"????
Non avrei nessuna difficoltà a modificare il più possibile la mia alimentazione che, seppur molto ricca di verdure, è anche ricca di carne (che io adoro!!), ma adoro anche il pesce.
Dovrei però capire bene come muovermi, non credo di poter diventare un'autodidatta o meglio, potrei per quanto riguarda l'assunzione di cereali, verdure e frutta, ma per tutte le altre sostanze credo che si debba essere seguiti da qualcuno!!!!!!
Puoi essermi utile in questo senso?? Dicevi di aver fatto degli studi con tuo marito: hai una dritta diversa da quella che mi consiglia di andare in America???
Hippo l'avresti mai creduto che mi sarei convinta così subito??????!!!
Pensi che ce la faccio ad organizzarmi per partire dal nuovo anno???
Quando ho aperto questa discussione pensavo di essere utile ad altre donne, perchè ho constatato che nessuno ti dice mai niente di quello che ti succederà o quello a cui hai diritto.
Non avrei mai creduto che sarebbero stati altri a venire in mio aituo!!! Grazie davvero di cuore a tutti e a questo punto devo concordare che ..... mai niente avviene per caso!!!!!!!
Buon Santo Stefano a tutti. A presto.:ciaociao:

hippocampus 12-26-2009 11:57 AM

Ciao Monia,
sono molto contento di sentirti felice, la componente emotiva, di speranza e di volontà nella guarigione da qualsiasi malattia è importantissima. Inizio quindi con l'abbracciarti forte! :act:
In ogni caso ci tengo ancora a puntualizzare altre cose, sia per spiegarle meglio (prima forse sono stato frainteso), sia per non far crescere false speranze, sia perché le tecniche igienistiche, in particolare modo nella cura dei tumori e dei cancri, sono cure molto serie e possono essere anche pericolose se non affrontate opportunamente. Per questo sarebbe molto meglio informarsi molto bene e avere un medico che segua.

Ecco le puntualizzazioni:
1) le terapie igienistiche in genere cercano di riportare l'organismo in uno stato in cui sia lui stesso ad auto-guarirsi, in quanto il nostro corpo è capace di farlo ma SOLO se gli si da la possibilità. Tra queste tecniche possiamo citare "Il sistema di guarigione della dieta senza muco" di Ehret, le tecniche di guarigione di Shelton, il metodo Gerson che vi ho tanto citato e altre ancora.
Queste tecniche hanno un comune denominatore (essendo tutte igieniste) che possiamo identificare con un alimentazione per lo più fruttariana-crudista. Poi alcune estendono la tecnica con l'ausilio di enteroclisma e integratori (come il metodo Gerson) altre sfruttando il più potente e naturale strumento di purificazione che il mondo animale conosca, ovvero il digiuno (come fanno Ehret e Shelton).
Per effettuare questi trattamenti è importante non fare la chemio o altre terapie fortemente intossicanti, come gli stessi autori suggeriscono e raccomandano. Questo perché durante la disintossicazione le tossine vengono riversate nel sangue e nella linfa per essere eliminate. Chi possiede potenti farmaci tossici nei propri tessuti deve stare molto attento e agire in maniera graduale altrimenti si rischiano danni derivati dall'immissione troppo rapida di queste tossine nel flusso sanguigno e linfatico. Da tutto questo ora capite per quale motivo le tecniche igienistiche sono una cosa seria e non da prendere sotto gamba. È proprio la loro "potenza" a renderle pericolose se non effettuate con la dovuta esperienza.
Quest'ultimo discorso vale anche per coloro che la chemio non la stanno facendo ora, ma l'hanno effettuata in passato.
Il problema principale è che in Italia, che io sappia, non esistono cliniche igienistiche. La più vicina che ad ora ho trovato è quella di Budapest. Per quanto riguardo quella di Berlino (Germania) che citavo, non sono sicuro che sia igienista: so che là esiste una clinica in cui curano tantissimo l'aspetto nutrizionale ma non so di più sulle tecniche che utilizzano per affrontare le malattie.

2) altra cosa sono le tecniche come quella della fondazione Pantellini (che è a Firenze); questa è una via di mezzo, come dicevo, in quanto si propone di agire in simultanea con la chemio (vi dicevo anche che secondo il mio parere personale dicono così solo perché altrimenti li farebbero scomparire dall'Italia, ma evitiamo questi discorsi e andiamo al sodo!).
A seconda della chemio che state utilizzando loro vi daranno l'opportuno trattamento da effettuare basato sull'Ascorbato di Potassio. Di fatto fanno né più né meno quello che fanno le tecniche igieniste, ovvero tentano di ripristinare il corretto equilibrio acido-basico dell'organismo in modo che esso possa riprendere a funzionare correttamente. Uno dei risultati per esempio è quello di potenziare in questo modo il sistema immunitario che, in persone che hanno un tumore o cancro e che in più stanno facendo la chemio, è già fortemente debilitato. Di conseguenza sarà il fisico stesso che sarà in grado di combattere gli effetti nocivi della chemio e contemporaneamente tentare di riassorbire il tumore.

Detto questo (ora mi rivolgo a Monia in particolare :-)) nessuno ti vieta di cambiare il tuo regime alimentare mentre stai effettuando tecniche tradizionali come la chemio. Sicuramente non mangiare prodotti di origine animale è una cosa che fa bene in generale, ormai è un fatto consolidato anche dalla medicina, però se tu potessi essere seguita da un medico sarebbe molto meglio. Io seguo per esempio la dieta di Ehret, però non ho un tumore e non ho mai fatto chemio, e nonostante questo all'inizio non sono stato benissimo perché di tossine da eliminare ne avevo parecchie, quindi ho avuto mal di testa, vertigini, debolezza etc. Al pensiero che oggi possa stare una giornata intera mangiando solo frutta e facendo pure sport mi sembra un miracolo! Però su una persona che ha in corpo quei farmaci non so che effetto possa fare (alcuni frutti per esempio sono un potentissimo disintossicante).
Mi sono perso un attimo la tua storia: mi sembra che ora tu non stai facendo la chemio o sbaglio?

Un buon Santo Stefano a tutti!
Un abbraccio :ciaociao:


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