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![]() Bambini dislessici e come affrontare gli studi con serenità
Ciao Violetta, la mia esperienza è limitata ma provo a parlartene lo stesso..
Io frequento in un reparto di neuropsichiatria infantile per l'università, non ho seguito molto i bambini dislessici fin'ora ma qualcuno mi è capitato di vederlo. Mi rendo conto che la mia è un'esperienza "dall'altro lato della scrivania" quindi forse non quello che desideravi, però io mi sentirei di essere ottimista, i bambini hanno mille risorse e il loro cervello è ancora plastico e modellabile, aiutandoli e stando loro vicino, con gli esercizi giusti e il sostegno dei genitori fanno dei miglioramenti davvero inaspettati. Io per esempio ho visto un bimbo che faceva le medie e aveva superato quasi completamente un problema di dislessia che aveva alle elementari, residuava solo qualche errore di ortografia. Poi ho un'amica che da piccolina aveva avuto problemi di dislessia in seguito a delle convulsioni febbrili, ha fatto un po'di fatica i primi anni ma poi ha finito il liceo senza mai essere bocciata.. Il compito dei genitori è difficile ma fondamentale, cerca per quello che puoi di stargli vicino, di aiutarlo e di sostenerlo, di dargli sempre fiducia senza mai farlo sentire diverso dagli altri e fagli capire che tu lo accetti così com'è e ti va benissimo lo stesso, che non pretendi che superi questo problema, che non è un obbligo, ma che lo aiuterai a farlo perchè gli vuoi bene. I bambini hanno davvero risorse che non ci possiamo neanche immaginare e il tuo bambino che tra l'altro è un bambino intelligente con un problema soltanto "tecnico" riuscirà sicuramente a superarlo con il tempo! Un bacio! |
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Ciao Miele... Grazie per la tua risposta su mio figlio G. Il suo disordine a scuola, le penne che puntualmente vengono perdute, la sua disorganizzazione quando è ora di fare la cartella, di infilare le scarpe, di prepararsi per andare in palestra........ un campanello di allarme! Io e mio figlio G, il figlio PERFETTO... Siamo stati sempre così legati e così "fusi" in un'unica persona... che ora mi è così difficile staccarmi da quello che io credevo che lui fosse: il mio figlio perfetto... Grazie per avermi riportato esempi di persone REALI (non di persone di cui hai letto....hai sentito.....ti hanno raccontato.....) che comunque ce l'hanno fatta! Grazie soprattutto per avermi detto che devo rassegnarmi a non pretendere da G. il "meglio" a scuola che avevo sempre sognato quando ancora sognavo di avere un figlio.... Grazie per avermi fatto comprendere che le aspettative che DEVO avere su G. non devono essere il "massimo".... Questo disturbo invisibile.... questa diversità senza diversità.... Solo in classe, di fronte al compito scritto, G. mostra tutte le sue difficoltà; per il resto, G. deve solo maturare, anche se con vari anni di ritardo rispetto magari a un coetaneo. Imparerà ad allacciarsi le scarpe, e a preparare il borsone per andare in palestra, a non essere più tanto capriccioso.... tutti quei comportamenti "automatici" che per lui automatici non sono; ma MAI sarà un "campione" a scuola... Però sarà sempre il mio figlio bravissimo, il,mio campione.... |
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