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Vecchio 09-11-2007, 10:28 PM
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Come apprezzare l'opera e big Luciano Pavarotti?


Premesso che non so moltissimo a riguardo e me ne sono interessato poco, comunque ho studiato a riguardo per dare un esame al conservatorio, anche se mi ricordo poco però.
L'opera lirica intanto ha radici antichissime, nel medioevo, e i papà dell'opera lirica può essere definito il melodramma, anche se è improprio affermarlo.
L'opera lirica si comincia a distinguere dopo il 600 in età barocca, ma ancora non era stata ben definita, infatti non c'era una fusione completa tra la parte musicale e la parte recitata chiamata recitativo accompagnato e recitativo secco. Più avanti, intorno al 1700 l'opera lirica cominciò a definirsi, veniva curato l'aspetto scenico e recitativo e l'aspetto musicale, l'orchestra cominciava ad allargarsi e apparì il libretto, dove venivano scritti i testi che venivano cantanti (perchè non si capisce molto quello che cantano), i cantanti vennero divisi in basso (più grave), baritono, tenore (più acuto) e per le donne contralto (più grave), mezzosoprano, soprano (più acuto).
Ovviamente dopo radicali cambiamenti, anche i cantanti dovevano avere quella presenza scenica necessaria e recitare cantando.
La grandezza di Pavarotti è dovuta oltre alle sue indiscusse doti da tenore, contando lunghe frasi d'un fiato e quindi permettendogli di ottenere il massimo dalla sua recitazione, il suo carisma e la sua presenza scenica erano enormi, inoltre è stato se non il primo uno dei primi ad allargare la lirica in altri campi della musica, dal rock al pop, e credimi la mania di conservazionismo dei maestri classici è tuttora enorme come se la musica classica sia riservata ad elite selezionata e con passato per così dire "nobile".
Per quanto mi riguarda credo che il merito più grande da attribuire a Pavarotti è quello di aver ampliato gli orizzonti della musica classica con il suo carisma e le sue doti eccezionali. Ragazzi, l'opera lirica è nata in Italia e prima di Pavarotti pochissime persone ne sapevano parlare in Italia.
Scusami se mi sono dilungato, ma non potevo spiegartelo se non facevo quella premessa.
Ciao
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  #2 (permalink)  
Vecchio 09-11-2007, 10:30 PM
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Originariamente inviata da Stephane Visualizza il messaggio
Scusami se mi sono dilungato, ma non potevo spiegartelo se non facevo quella premessa.
Ciao
Per carità! Grazie a te per la spiegazione: è tutto più chiaro adesso...
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  #3 (permalink)  
Vecchio 09-11-2007, 10:46 PM
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Secondo me è molto una questione di "pelle". La musica classica ti piace o non ti piace, come può essere per la techno.
Quindi di base, credo debba piacere la musica classica. A me per esempio piace molto, però avevo una certa avversione per la lirica (non so perchè). Poi sono andato a vedere un'opera e mi sono dovuto ricredere (sono stato anche ad un'opera di Wagner che è durata 4 ore).
Il fascino dell'opera sta nel connubio tra la musica, il canto e la scenografia. Credo sia da provare, ma affrontandola non da prevenuti, ma con un pizzico di curiosità.
Per quanto riguarda la validità di un cantante lirico, beh, per sapere se un giocatore di calcio gioca bene, devi avere un metro di confronto, che sono gli altri giocatori.
Tra i cantanti il parametro da valutare è chiaramente la voce. Se provi a sentire un po' di cantanti, capisci la differenza e capisci perchè Pavarotti (ma anche Domingo e Carreras, per nominare i "tre tenori") era cosi particolare.
C'è anche da dire, che i "tre tenori" han saputo giocare bene le carte del successo mediatico, fermo restando che comunque il loro valore è indiscutibile.
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  #4 (permalink)  
Vecchio 09-11-2007, 10:50 PM
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Certe melodie vanno direttamente al cuore.
Ma non sempre si tratta di amore a prima vista (ascolto); talvolta è il caso, talvolta e la passionalità di un compositore, talora è il mito creato da un autore o interprete, talvolta è l'interpretazione (musicale o canora), oppure la vicenda narrata...
Io se vedo un quadro di Picasso non provo nessuna sensazione, se vedo una chiesa Romanico-Pugliese mi entusiasmo, la pietà di Michelangelo potrei stare per ore ad ammirarla.
Un mio amico diceva che 70anni di permanenza sulla terra sono troppo pochi, io penso che siamo educati (istruiti) male.
Siamo troppo complicati!!!
Dopo questi "appunti" da folle ti do una dritta, ti suggerisco una scorciatoia per far arrivare le note di un opera lirica o classica, dritte al cuore (ed accelerare il processo di avvicinamento al mondo del melodramma): ascolta la musica in cuffia o su un buon impianto.
Ci sono emozioni nascoste anche nei singoli bit di una riproduzione digitale.
Ora qualcuno dirà che la qualità artistica va ben al di là dei bit verissimo
Ma siamo complicati, troppo complicati
Buon ascolto
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  #5 (permalink)  
Vecchio 09-11-2007, 10:56 PM
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Originariamente inviata da Candido Visualizza il messaggio
Un mio amico diceva che 70anni di permanenza sulla terra sono troppo pochi, io penso che siamo educati (istruiti) male.
Io penso che queste sono due grandissime verità e quindi vado un pochino OT.

Se potessimo vivere il doppio, potremmo fare molte più cose belle e in meno tempo. Pensa che in una vita media, cosa spenderemo in proporzione per imparare? Almeno metà, credo! E l'altra metà per mettere a frutto. Se vivessimo il doppio avremmo 1/4 di vita per imparare e 3/4 per praticare, quindi in proporzione molto meno spreco di tempo.

Riguardo all'educazione, è evidente che la scuola d'oggi è indietrissimo con i tempi (come anche il governo) dovuto principalmente, credo, alla burocrazia. Se si potesse ottimizzare tutto questo, le prossime generazioni avrebbero un rendimento sicuramente maggiore, ma la strada è ancora lunga per cambiare il mondo...!
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  #6 (permalink)  
Vecchio 09-11-2007, 11:01 PM
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Premetto: Io non amo l'opera (forse avrei dovuto, avendo studiato musica classica). Ho una repulsione per la recitazione cantata (compresi i musicals).
Comunque l'opera appunto è una recitazione teatrale cantata. Diciamo che va apprezzata (per chi ama il genere) per la musica, la scenografia ecc., ma che la voce dell'interprete (anzi, degli interpreti) è di fondamentale importanza. Onestamente non trovo che Pavarotti fosse UNICO nel suo genere, almeno per MIO GUSTO (preferivo Placido Domingo ad esempio tra i 3 del famoso terzetto) e credo anche che, a prescindere dalla tecnicità, vada molto a gusto. Ci sono cantanti più espressivi, cantanti invece che hanno una potenza e un'estensione vocale incredibile, poi credo incida molto anche la "pulizia" del linguaggio (ovvero la dizione). Le voci (e questo lo so per aver fatto pianoforte e canto) sono suddivise in contralto, tenore, baritono, basso, soprano e mezzo soprano.
Diciamo che le voci femminili sono i contralti, i mezzosoprani e i soprani. Le altre sono quelle maschili (Luciano era un tenore).
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  #7 (permalink)  
Vecchio 09-11-2007, 11:05 PM
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Ma siamo sicuri che i 300mln di dischi fossero tutti di "opere" oppure erano i suoi famosi duetti e le esibizioni con i tre tenori... perchè un conto è sentire cantare delle arie famose mescolati e dei brani pop a pezzi di musical e canzoni celebri interpretati in chiave lirica e un'altro è conoscere ad apprezzare un'opera intera.
L'abilità di Pavarotti (non so se la definirei arte) è stata questa: portare l'interpretazione lirica all'attenzione delle masse "distratte" sia con il sodalizio con gli altri due tenori che con i suoi famosi Pavarotti and Friends.
Per capire le sue capacità canore di tenore ci vuole un parere che tecnico io non posso dare, ho letto che non era un tenore straordinario e sentito dire molti appassionati che a livello di tecnica e di doti (estensione, colore, timbro) dei tre il migliore era Carreras.
Lui aveva comunque avuto delle brillanti intuizioni di marketing e ha saputo verso la fine della sua carriera trovare un modo intelligente per coinvolgere un vasto pubblico.
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  #8 (permalink)  
Vecchio 09-11-2007, 11:35 PM
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Quote:
Originariamente inviata da scuola Visualizza il messaggio
Se potessimo vivere il doppio, potremmo fare molte più cose belle
Io penso che:
  • vivendo di più potremmo dedicare maggiore tempo ad ascoltare gli altri
  • vivere per un tempo maggiore con gli altri ti porta inevitabilmente a rispettare il prossimo perchè te lo ritrovi avanti "agli occhi" per più tempo. Mi spiego: se fai uno sgarbo a qualcuno, hai il doppio (almeno) di possibilità che ti possa restituire la cortesia.

Quote:
la scuola d'oggi è indietrissimo con i tempi (come anche il governo) dovuto principalmente, credo, alla burocrazia.
E’ tutto voluto, non fa comodo a nessun governo che il popolo sia istruito.
Unica parola ammessa : STRUMENTALIZZAZIONE
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