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Vecchio 09-11-2007, 07:10 PM
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Originariamente inviata da Flavio Visualizza il messaggio
L'opera di Pavarotti era rappresentata dalla lirica.
In questo senso nessuno potrà spiegarti cosa c'è di bello se a te non appassiona di base.
E' come convincere con le sole parole chi ama la Pausini a farsi piacere la musica Death nordeuropea... quantomeno raro, quando non assurdo!

Io ho seguito un percorso abbastanza comune, sebbene ancora ne conosca pochissima, ed è stato quello di conoscere per caso persone appassionate.
Mi hanno accompagnato nella visione di DVD di lirica, molti con Pavarotti, e devo dire che alla fine ci sono momenti emozionanti che mi hanno invogliato a vederne ancora.

Credo quindi che frequentare qualcuno/a già addentrato in quel mondo sia la cosa migliore da fare, perché la musica è un processo soggettivo che non si impara certo leggendo.

Non posso che quotare quanto detto: se ascoltando un'opera (italiana mi raccomando) non vieni travolto dalla forza della musica beh, non fa per te.
Confermo che è un genere ancora molto apprezzato (basta contare gli spettatori dell'Arena di Verona, 500.000 presenze quest'estate).
Richiede, IMHO, un ascoltatore che sia passionale e sognatore, è proprio un genere di musica che ti deve entrare dentro e far commuovere. Sai quanta gente piange in sala sul finale della Bohéme?
Pavarotti in tutto questo ha il merito di aver diffuso la lirica al grande pubblico, portandola negli stadi. Aveva una voce stupenda, unica per molti aspetti. Ci sono incisioni nelle quali è, secondo me, il miglior interprete che abbia mai sentito, altre in cui, se pur ottimo, non è all'altezze di altre grandi voci (soprattutto del passato).
Tutto sommato, mi mancherà, anche se orami erano anni che non cantava più.
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