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Vecchio 03-30-2009, 07:13 PM
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Registrato dal: Jun 2008
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Smile

Cari amici buon giorno e ben trovati.
Caro Gumper (quando vorrai farci sapere il tuo nome e quello di mamma, nonché qualche altra notizia su di voi saranno gradite) il tuo amore filiale è meraviglioso, la tua angoscia e sofferenza per lo stato di salute di mamma è palpabile e ti fanno onore. Mi associo alle parole di Myta, lei moglie di un “malato”, da parte di un “malato” di cancro da ormai 9 anni, che ha tentato tutto il tentabile: dalla cura con tradizionale chemioterapia, interleuchina2 +interferone, trapianto di cellule ematopoietiche per finire, come tutti noi, con il sutent (a lottare contro le metastasi che si formano, recedono, riprendono, si fermano ma NON SPARISCONO MAI!!!) mi sento di dire che, per quanto siano grandi il tuo dolore e la tua angoscia, sono nulla in confronto a quello che tua madre prova ogni giorno, ogni santa mattina quando si sveglia ed ogni sera quando va a letto e non sa come si sveglierà il giorno dopo, oppure ogni volta che apre la busta con il referto della TAC (sono anni di vita che vanno in fumo ogni volta!), oppure quando guardandoti immagina i nipoti che gli darai o che non sa se farà in tempo a vederli crescere e tanti altri piccoli grandi obiettivi che per tutti noi non sono più certezze ma solo grandi incognite e repressi desideri. Questo per farti capire, anche se è molto difficile farlo, cosa si prova da questa parte della barricata. A questo punto perché caricare ulteriormente l’angoscia di tua madre facendogli vedere e pesare anche il tuo fardello?? Cerca di essere tranquillo, stagli vicino come hai sempre fatto, trattale non come “malata” bensì come MAMMA a cui si deve dare tutto l’amore possibile ma non tutta la nostra compassione, la compassione è un sentimento che uccide il malato; la devi far sentire “viva” anche a costo, come ho già detto a qualcun altro,di discutere con lei, di litigare come normalmente avviene tra madre e figlio ecc. Leoncavallo nei pagliacci scrisse “vesti la giubba” e vai a recitare nonostante la morte che hai nel cuore, io dico indossa la maschera, ridi e fai ridere e mostrati sereno, scaccia i pensieri, molto nobili ma deleteri, che hai manifestato, è lei che è malata e tu augurati di non esserlo mai perché solo così potrai aiutare tua madre. Per quanto riguarda l’arrossamento, di cui non c’è nulla da vergognarsi perché a noi maschietti, almeno a me, è venuta in posti altrettanto intimi, consiglio l’utilizzo di crema FISSAN (quella che si dà sul sederino dei neonati per arrossamento da pannolino). Auguri ed in bocca al lupo.
Un caloroso benvenuto a Rosanna, anche tu sei quasi una veterana del sutent, ormai è un anno di assunzione. “Eritrochediamine” è la prima volta che sento il nome da dare alle nostre care, dolorose e maledette vesciche-bolle-piaghe ai piedi e mani. Dove l’hai trovato?? Continua a scriverci, parlaci di te, della famiglia, dove abiti ecc. In questa piazza ormai siamo in tanti ma ci conosciamo tutti come se ci frequentassimo da tantissimo tempo. È solo grazie alla disponibilità nel raccontarsi di ognuno di noi che questo è possibile: è vero che il forum è nato per scambiarci opinioni e consigli sulla terapia ma è anche vero che scambiarci qualche chiacchiera, qualche informazione personale, gusti e opinioni più disparate ci fa sentire più uniti e “amici” non solo e sicuramente al di fuori della malattia che altrimenti impregnerebbe troppo e totalmente la nostra mente e la nostra già incasinata vita. Ho notato che sono diventato logorroico ed ho iempito quasi una pagina di fesserie. Ora vi saluto e ci risentiamo al più presto.
Erminiooooo che notizie della gita a Venezia, non racconti nulla perché sei ancora travolto dal vortice romantico?
Ciao a tutti da Franco
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