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Convenienza a usare potabilizzatore acqua a osmosi inversa
Ne fanno anche che producono acqua frizzante.
Io ho un "marchingegno" di marca Frizzy (no, non è il flemmatico presentatore), che oltre alla depurazione può produrre anche acqua gassata. Costa qualche miliardo, e sicuramente ce ne sono che costano molto meno e che funzionano ugualmente bene, ma è stato un acquisto compulsivo di mia moglie e io non sono stato in grado di fermarla nemmeno con i dardi stordenti. |
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Io ce ne ho uno e da quando l'ho installato non ho più comprato una bottiglia.
Ogni anno devi cambiare i filtri, per il resto mi sembra che vada abbastanza bene. Ho anche un apparecchietto dove inserisco le bottiglie di acqua che vengono gasate per produrre l’acqua frizzante. |
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C'è un'inchiesta di Altroconsumo del 2006. Questo è il comunicato stampa apparso sui quotidiani:
______________________________ Filtrare l'acqua a casa: una spesa inutile. Inchiesta Altroconsumo su impianti depurazione domestica 04-06-2007 La filtrazione domestica non rende potabile un'acqua che già lo è, come quella dell'acquedotto che arriva nelle nostre case. Gli impianti di depurazione nei rubinetti a casa, al contrario, spesso tendono a peggiorarla, addolcendola troppo e talvolta immettendo batteri non presenti prima della filtrazione. Con effetti di spreco inammissibili, data l'emergenza idrica: per ottenere un litro di acqua filtrata a casa, se ne utilizzano ben tre di acqua potabile, sprecandoli. E' quanto emerge dall'inchiesta di Altroconsumo sugli impianti di depurazione domestica per l'acqua, i cui dati sono resi pubblici oggi. L'associazione indipendente di consumatori ha condotto l'indagine prelevando 18 campioni d'acqua in uscita dal rubinetto prima della filtrazione e dopo il trattamento (a osmosi inversa), confrontando la qualità dell'acqua filtrata con quella dell'acquedotto. L'inchiesta è stata condotta presso abitazioni di 11 città, da Milano, a Bari, da Reggio Calabria a Brescia, dalla provincia di Firenze a quella di Roma, dalla provincia di Bologna a quella di Padova e di Grosseto. Le analisi sui campioni sono state realizzate da un laboratorio indipendente, specializzato nel settore. Per le valutazioni finali sono stati considerati i parametri per le acque destinate al consumo umano contenuti nel decreto legislativo 31/2001. Purtroppo luoghi comuni da sfatare nei confronti degli acquedotti portano all'acquisto di impianti di depurazione domestica. Una scelta da evitare, secondo Altroconsumo, sia dal punto di vista dell'impatto ambientale - come abbiamo visto, tre litri di acqua di rubinetto per ottenerne uno filtrato, sia dal punto di vista del risparmio di spesa - bevendo l'acqua del rubinetto una famiglia tipo per dissetarsi spende poco più di 1 euro all'anno, mentre il costo medio degli impianti di depurazione è di circa 2000 euro, a cui si aggiungo i costi di manutenzione. Riguardo il calcare e la durezza dell'acqua il falso mito è che siano sinonimo di cattiva qualità. Non è vero: la durezza, ovvero il contenuto di calcio e magnesio è solo segno - positivo - che l'acqua, che scorre nella falda, si arricchisce dei minerali presenti sul terreno. Un'acqua troppo dolce è povera di sali minerali importanti, invece, per la salute del nostro organismo. Purtroppo alcuni dei filtri addolciscono troppo l'acqua, facendola scendere al di sotto del limite di durezza indicato per legge. Per eliminare il sapore o l'odore del cloro, frequente in alcune zone d'Italia, è utile lasciar decantare l'acqua di rubinetto anche solo pochi minuti prima di consumarla, oppure conservarla in frigo in una bottiglia di vetro ben chiusa. Se la manutenzione degli impianti di depurazione domestica non è più che egregia, i filtri possono tramutarsi in un ricettacolo di batteri, questi sì rischiosi per la salute. In conclusione, gli acquedotti in Italia sono più sicuri dal punto di vista microbiologico e garantiti degli impianti di filtrazione domestica. In caso di problemi, l'Azienda sanitaria locale o il gestore dell'acquedotto sono chiamati a intervenire: le soluzioni casalinghe sono poco utili. _____________________________________ Ciao |
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Io ce l'ho da qualche mese.
Ho montato un depuratore OASI sottolavello ad OSMOSI INVERSA con accumulatore d'acqua da poco più di 10 litri: ha pre-filtri, filtri e lampada UV! Si comporta egregiamente e costa meno di 1000 euro! Foto in allegato. Ciao |
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Prova una brocca con filtri a cartuccia di carboni attivi e resine...( non ricordo) della Brita.
E una Bella bottiglia con il tappo a scatto, oltre alle bustine di Frizzina o Idrolitina ! Addizionando con dello sciroppo tipo Fabbri ci fai delle bibite gasate buonissime... con il Tamarindo viene una sorta di Coca Cola ancora più buona di quella vera! Per non dire della bibita gusto mela frizz... mmmhhh.. come il compianto Appletise. |
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Ciao a tutti,
forse siamo l'unico paese al mondo dove ci hanno insegnato che l'acqua in bottiglia è migliore di quella dell'acquedotto. Non posso parlare per tutta l'Italia ma io a Padova e provincia l'acqua l'ho trovata buona e poi... che non mi senta nessuno... lavoro in un'azienda di servizi che preleva l'acqua di acquedotto identica dell'acqua di cui non faccio il nome (diciamo che è il contrario di Falsa) e nonostante ciò vedo le massaie che spostano quintali di bottiglie. Ripeto parlo per la mia zona ma in Canada, Germania, Olanda, Finlandia, Belgio ho sempre bevuto l'acqua di rubinetto anche nei migliori ristoranti. Certo, ripeto, dipende da zona a zona ma vi siete mai chiesto perchè le etichette riportano dati ognuno diversa dall'altra? Oppure la panzana del sodio sull'acqua, in etto di formaggio quanto sodio c'è , oppure le analisi, obbligatorie/a campione/giornaliere per l'acquedotto mentre se sono la ditta PIPPO s.p.a. che imbottiglia l'acqua, porto io il campione (e se sono bravo me lo controllo prima e poi i campioni dipendono dalla quantità di bottiglie. Meno produci meno analisi, quindi il proliferare di un sacco di etichette riconducibili alle stesse proprietà, però con meno grane di prelievi. C'è un libro che si intitola "Qualcuno ce la vuole dare a bere" di Altamura e il nome non melo ricorda che è molto illuminante. Adesso c'è un movimento che parte da New York dove i sindaci stanno imponendo l'acqua "del sindaco" visto che comunque DEVE essere potabile per forza. Ciao a tutti |
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Io concordo in pieno con quanto scritto da Altroconsumo.
Però sulla qualità dell'acqua concorre anche il nostro impianto idrico domestico; quindi per sapere se l'acqua del rubinetto è davvero buona dovremmo fare un campionamento direttamente sul lavandino. In più in molte città, soprattutto in pianura, l'acqua è veramente troppo clorata! E' quasi imbevibile. Ad esempio, l'acqua somministrata dall'acquedotto a Parma durante la stagione estiva sarà anche perfetta dal punto di vista chimico-fisico, ma dal punto di vista organolettico è veramente improponibile. Si dovrebbe anche considerare questo aspetto secondo me. |
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