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Precarietà 07-09-2008 01:31 AM

Secondo voi l'ipocrisia è alla base dell'individualismo?
 
TRATTO DA: http://it.wikipedia.org/wiki/Ipocrisia

Il termine ipocrisia indica l'incoerenza voluta tra azioni svolte e valori enunciati tacitamente o esplicitamente. Per ipocrita si definisce la persona che afferma una determinata idea e poi si comporta in una maniera contradditoria ad essa.

Etimologia e storia del termine

La parola ipocrisia deriva dal greco ypòkrisis che significa simulazione, l' ypokritès era infatti originariamente l'attore e l'ipocrisia indicava la finzione dei protagonisti dello spettacolo. In seguito venne ad avere il significato che abbiamo poi in italiano.

Psicologia dell'ipocrisia

In psicologia, il comportamento ipocrita è strettamente associato all'errore fondamentale di attribuzione, in cui l'individuo è portato a spiegare e giustificare il proprio comportamento come dovuto in gran parte a cause ambientali ed estranee, mentre attribuisce le azioni degli altri a caratteristiche innate.

Alcune persone ingenuamente commettono degli errori di valutazione riguardo ai propri comportamenti caratteriali, che proiettano negli altri, auto-ingannandosi.

L'ipocrisia psicologica è generalmente interpretata dai teorici come un inconscio meccanismo di difesa più che un volontario inganno.

Questo il pezzo tratto appunto da wikipedia volevo parlare dell'ipocrisia per far capire (io non sò se sia una patologia o una scelta consapevole) che comunque anche l'ipocrisia è il rivendicare qualcosa che non si ha, mettere una maschera, magari si per auto-difesa come viene letta sotto il profilo psicologico, o per paura di venire a conoscenza di qualcosa di noi stesse/i che ci spaventa, rattrista o rammarica, per cui il suo significato Greco è il giusto significato, ovvero quello della finzione, della recitazione del "mettere una maschera" che ci calza a pennello e nasconde il nostro vero io, simulare per l'appunto un "testo" già scritto...

Poi ho sottolineato volutamente due "pezzi" il primo quello in arancione è il senso che3 io (da perfetta ignara) dò all'aggettivo ed alla definizione di ipocrita/ipocrisia ovvero quello che una persona esercita sulle/sugli altre/i salvando se stessa/o da ogni giudizio critico, si distruggono così tutte le possibilità di un dialogo alla pari, ho sempre pensato che l'auto-analisi e l'auto-critica fossero alla base del crescere e del maturare come individui, ovviamente non è così per l'ipocrita che fa emergere scuse su scuse pur di non ammettere (spesso) la realtà oggettiva e non un simulacro di essa (sembrano frasi e parole giustizialiste le mie ma è la realtà se pensate che siamo in ogni giorno della nostra vita circondate/i da persone che "scaricano" le loro colpe ed i loro errori su altre persone...)

L'ipocrisia credo sia alla base dell'individualismo, del perseguire il mito di se stesse/i anteposto al male da vincere e da combattere, questa è la logica imperante del mondo, cosiddetto civilizzato, quando invece ci accorgiamo tutti i giorni che siamo INDIVIDUI SOLI IN MEZZO A MASSE COMPOSTE DA ALTRE/I INDIVIDUI SOLE/I...

Il "pezzo" sottolineato il bordeaux testimonia la frase precedente (che ho sottolineato) la proiezione degli errori, per cui vi è poco da aggiungere solo un link anch'esso interessante per farci capire come agisce il "mito" nel nostro sub-conscio e come una filosofia (che poi diviene pratica) ha oggi trovato a quanto si vede quotidianamente il suo massimo sviluppo: http://it.wikipedia.org/wiki/Individualismo

Venere 07-09-2008 03:00 PM

Cavoli, complicatino il tuo ragionamento.
Credo che tu abbia ragione... sicuramente gli individualisti sono anche in buona parte ipocriti, ma non dimentichiamoci che l'uomo per sua natura vive nel branco, ha bisogno del branco...! L'uomo completamente solo, si sarebbe già estinto.

Precarietà 07-09-2008 04:08 PM

Il branco è anche massa indistinguibile per cui far emergere il se nella massa è complesso e anche non farlo emergere porta all'estinzione, basti vedere il mondo! CIAO!:mm::ciaociao:

easystudy 10-28-2008 09:05 PM

Alcune persone ingenuamente commettono degli errori di valutazione riguardo ai propri comportamenti caratteriali, che proiettano negli altri, auto-ingannandosi.
Ciao a tutti. Son un nuovo utente.
Interessante il discorso iniziato.
Si, anche secondo me porta all'individualismo.
L'atteggiamento di proiettare sulla valutazione del comportamento degli altri il proprio modo di valuatare sé stessi è l'incapacità di vedere l'altro come altro da sé.
Allora non conosci l'altro, non puoi farlo. E, di conseguenza, elimini ogni possibilità di effettiva comunicazione. La capacità di vedere i bisogni dell'altro, di accettare un punto di vista diverso su una qualsiasi questione e aprire i propri orizzonti significa vedere la realtà per quello che è e non con i paraocchi. Presupporre che i sentimenti o le intenzioni dell'alttro possono essere diverse dalle tue è crescere, autocriticarsi, mettersi a confronto, conoscersi, aprirsi agli altri.
Chi non riesce a farlo, necessariamente resta "solo", anche se è in mezzo a tante persone.:-)

Precarietà 10-29-2008 10:51 AM

Quote:

Originariamente inviata da easystudy (Messaggio 5888)
Alcune persone ingenuamente commettono degli errori di valutazione riguardo ai propri comportamenti caratteriali, che proiettano negli altri, auto-ingannandosi.
Ciao a tutti. Son un nuovo utente.
Interessante il discorso iniziato.
Si, anche secondo me porta all'individualismo.
L'atteggiamento di proiettare sulla valutazione del comportamento degli altri il proprio modo di valuatare sé stessi è l'incapacità di vedere l'altro come altro da sé.
Allora non conosci l'altro, non puoi farlo. E, di conseguenza, elimini ogni possibilità di effettiva comunicazione. La capacità di vedere i bisogni dell'altro, di accettare un punto di vista diverso su una qualsiasi questione e aprire i propri orizzonti significa vedere la realtà per quello che è e non con i paraocchi. Presupporre che i sentimenti o le intenzioni dell'alttro possono essere diverse dalle tue è crescere, autocriticarsi, mettersi a confronto, conoscersi, aprirsi agli altri.
Chi non riesce a farlo, necessariamente resta "solo", anche se è in mezzo a tante persone.:-)

Si sono convinta anche io che alla fine si resta sole/i, ed il paradosso è che venerano quella posizione... appunto perchè in essa si venera (ulteriormente) il mito dell'individualismo...

easystudy 10-29-2008 01:42 PM

Ciao !
Non credo sia un fatto consapevole! O si?
Venerare l'individualismo può essere una patologia? Un'incapacità a donare?
Potrebbe essere anche un meccanismo inconsapevole con cui una persona alla fine VUOLE restare sola .Il contatto con gli altri può spaventare. Soprattutto se è una relazione non superficiale, ma che investe i sentimenti che siano di amicizia o altro. E' difficile instaurare dei rapporti positivi con gli altri perchè , a volte, bisogna scoprirsi e rischiare di essere feriti.
E' un discorso interessante.
:-)

Precarietà 10-29-2008 01:55 PM

Non è solo paura è un credo indottrinato da anni di pensiero unico, ovvero SE SEI SOL* EMERGI SCHIACCIANDO I POTENZIALI NEMICI, NEL GRUPPO (quindi collettivizzando le attitudini, le spinte caratteriali, attraverso il dialogo ed il confronto) NON EMERGI PER CUI ESCLUDI PRIMA DI ESSERE ESCLUDO è un modello societario, che ci ha ridott* a numeri, sol* anche quando ci sarebbe bisogno di mettere insieme le energie e capirsi vicendevolmente.

easystudy 10-29-2008 02:08 PM

Quote:

Originariamente inviata da Precarietà (Messaggio 5930)
Non è solo paura è un credo indottrinato da anni di pensiero unico, ovvero SE SEI SOL* EMERGI SCHIACCIANDO I POTENZIALI NEMICI, NEL GRUPPO (quindi collettivizzando le attitudini, le spinte caratteriali, attraverso il dialogo ed il confronto) NON EMERGI PER CUI ESCLUDI PRIMA DI ESSERE ESCLUDO è un modello societario, che ci ha ridott* a numeri, sol* anche quando ci sarebbe bisogno di mettere insieme le energie e capirsi vicendevolmente.

Un modello societario perchè si sceglie di farsi inglobare. La solitudine è terribile. "Io vado bene e gli altri sono tutti stron...i o nemici ".Manca anche una fiducia negli altri. Non tutti sono negativi. Esistono persone , poche, molto positive con cui si dialoga e ci si può confrontare senza paura di essere giudicati. Ma si dialoga solo se si guarda l'altro come altro da sé e lo si rispetta.:ciaociao:

easystudy 10-29-2008 02:19 PM

Quote:

Originariamente inviata da easystudy (Messaggio 5932)
Un modello societario perchè si sceglie di farsi inglobare. La solitudine è terribile. "Io vado bene e gli altri sono tutti stron...i o nemici ".Manca anche una fiducia negli altri. Non tutti sono negativi. Esistono persone , poche, molto positive con cui si dialoga e ci si può confrontare senza paura di essere giudicati. Ma si dialoga solo se si guarda l'altro come altro da sé e lo si rispetta.:ciaociao:

Mi quoto da solo!:-D
Oggi si parlava degli scioperi di questi giorni. Io osservo una mancanza di rispetto per chi la pensa diversamente dal branco. Viene stigmatizzato ed emarginato. E questo è individualismo "di gruppo". No? E nel gruppo l'individuo si sente deresponsabilizzato perchè è solo uno di una massa. Le baby gang: insieme si sentono meno responsabili di ciò che fanno.:-)
Mi vengono in mente tante cose da associare al discorso dell'individualismo.Ma smetto perchè scriverei un poema.:-)

easystudy 10-29-2008 05:33 PM

Vorrei specificare che non c'è assolutamente nessun doppio senso in quel che ho scritto, ma la natura di questo tipo di comunicazione mi fa pensare che sia impossibile comunicare davvero. :-)
Chi è solo ed ha problemi di questo tipo dovrebbe , secondo me, ricominciare da sé stesso. Rispettandosi imparerà a rispettare anche gli altri e a vedere in positivo ogni comunicazione che gli venga fatta.

Precarietà 10-29-2008 10:14 PM

Quote:

Originariamente inviata da easystudy (Messaggio 5936)
Mi quoto da solo!:-D
Oggi si parlava degli scioperi di questi giorni. Io osservo una mancanza di rispetto per chi la pensa diversamente dal branco. Viene stigmatizzato ed emarginato. E questo è individualismo "di gruppo". No? E nel gruppo l'individuo si sente deresponsabilizzato perchè è solo uno di una massa. Le baby gang: insieme si sentono meno responsabili di ciò che fanno.:-)
Mi vengono in mente tante cose da associare al discorso dell'individualismo.Ma smetto perchè scriverei un poema.:-)

Sono d'accordo anche in mezzo ad una massa può esserci individualismo di gruppo, è un pò il concetto di branco non ti pare, infatti l'ascolto è elemento essenziale, concordo con te:-D.

italy<< 10-30-2008 08:08 AM

Interessante questo tema.Purtroppo parlare con un individualista è impossibile. Io non riesco MAI a fare volontariamente, nella realtà, male a nessuno, anche quando mi si ferisce nel profondo ed è la verità. Se mi rendo conto di aver ferito qualcuno, soffro e questo mi porta a chiedere scusa, anche se ho sbagliato involontariamente, anche se penso di aver ragione. Tuttavia l'individualista non crede , travisa , pensa tu sia solo un ipocrita e non si rende conto che sta guardando sè , non l'altra persona!

Precarietà 10-30-2008 11:15 AM

Quote:

Originariamente inviata da italy<< (Messaggio 5994)
Interessante questo tema.Purtroppo parlare con un individualista è impossibile. Io non riesco MAI a fare volontariamente, nella realtà, male a nessuno, anche quando mi si ferisce nel profondo ed è la verità. Se mi rendo conto di aver ferito qualcuno, soffro e questo mi porta a chiedere scusa, anche se ho sbagliato involontariamente, anche se penso di aver ragione. Tuttavia l'individualista non crede , travisa , pensa tu sia solo un ipocrita e non si rende conto che sta guardando sè , non l'altra persona!

Hai reagione quello è il ragionamento dell'individuaòlista, l'altra/o è colei/i che comunque agisce dettato da risentimento, o per scopo personale, vero pensano che siano come sono loro... era quello che tentavo di dire, grazie per averlo detto così sinteticamente:-).

italy<< 10-31-2008 10:31 AM

Grazie, precarietà, per aver compreso!:-)
E' difficile spiegare, a volte!

Iund 10-31-2008 10:58 AM

<<:-)
Interessante questa discussione.
ciao!>>


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