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Secondo voi l'ipocrisia è alla base dell'individualismo?
TRATTO DA: http://it.wikipedia.org/wiki/Ipocrisia
Il termine ipocrisia indica l'incoerenza voluta tra azioni svolte e valori enunciati tacitamente o esplicitamente. Per ipocrita si definisce la persona che afferma una determinata idea e poi si comporta in una maniera contradditoria ad essa. Etimologia e storia del termine La parola ipocrisia deriva dal greco ypòkrisis che significa simulazione, l' ypokritès era infatti originariamente l'attore e l'ipocrisia indicava la finzione dei protagonisti dello spettacolo. In seguito venne ad avere il significato che abbiamo poi in italiano. Psicologia dell'ipocrisia In psicologia, il comportamento ipocrita è strettamente associato all'errore fondamentale di attribuzione, in cui l'individuo è portato a spiegare e giustificare il proprio comportamento come dovuto in gran parte a cause ambientali ed estranee, mentre attribuisce le azioni degli altri a caratteristiche innate. Alcune persone ingenuamente commettono degli errori di valutazione riguardo ai propri comportamenti caratteriali, che proiettano negli altri, auto-ingannandosi. L'ipocrisia psicologica è generalmente interpretata dai teorici come un inconscio meccanismo di difesa più che un volontario inganno. Questo il pezzo tratto appunto da wikipedia volevo parlare dell'ipocrisia per far capire (io non sò se sia una patologia o una scelta consapevole) che comunque anche l'ipocrisia è il rivendicare qualcosa che non si ha, mettere una maschera, magari si per auto-difesa come viene letta sotto il profilo psicologico, o per paura di venire a conoscenza di qualcosa di noi stesse/i che ci spaventa, rattrista o rammarica, per cui il suo significato Greco è il giusto significato, ovvero quello della finzione, della recitazione del "mettere una maschera" che ci calza a pennello e nasconde il nostro vero io, simulare per l'appunto un "testo" già scritto... Poi ho sottolineato volutamente due "pezzi" il primo quello in arancione è il senso che3 io (da perfetta ignara) dò all'aggettivo ed alla definizione di ipocrita/ipocrisia ovvero quello che una persona esercita sulle/sugli altre/i salvando se stessa/o da ogni giudizio critico, si distruggono così tutte le possibilità di un dialogo alla pari, ho sempre pensato che l'auto-analisi e l'auto-critica fossero alla base del crescere e del maturare come individui, ovviamente non è così per l'ipocrita che fa emergere scuse su scuse pur di non ammettere (spesso) la realtà oggettiva e non un simulacro di essa (sembrano frasi e parole giustizialiste le mie ma è la realtà se pensate che siamo in ogni giorno della nostra vita circondate/i da persone che "scaricano" le loro colpe ed i loro errori su altre persone...) L'ipocrisia credo sia alla base dell'individualismo, del perseguire il mito di se stesse/i anteposto al male da vincere e da combattere, questa è la logica imperante del mondo, cosiddetto civilizzato, quando invece ci accorgiamo tutti i giorni che siamo INDIVIDUI SOLI IN MEZZO A MASSE COMPOSTE DA ALTRE/I INDIVIDUI SOLE/I... Il "pezzo" sottolineato il bordeaux testimonia la frase precedente (che ho sottolineato) la proiezione degli errori, per cui vi è poco da aggiungere solo un link anch'esso interessante per farci capire come agisce il "mito" nel nostro sub-conscio e come una filosofia (che poi diviene pratica) ha oggi trovato a quanto si vede quotidianamente il suo massimo sviluppo: http://it.wikipedia.org/wiki/Individualismo |
Cavoli, complicatino il tuo ragionamento.
Credo che tu abbia ragione... sicuramente gli individualisti sono anche in buona parte ipocriti, ma non dimentichiamoci che l'uomo per sua natura vive nel branco, ha bisogno del branco...! L'uomo completamente solo, si sarebbe già estinto. |
Il branco è anche massa indistinguibile per cui far emergere il se nella massa è complesso e anche non farlo emergere porta all'estinzione, basti vedere il mondo! CIAO!:mm::ciaociao:
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Alcune persone ingenuamente commettono degli errori di valutazione riguardo ai propri comportamenti caratteriali, che proiettano negli altri, auto-ingannandosi.
Ciao a tutti. Son un nuovo utente. Interessante il discorso iniziato. Si, anche secondo me porta all'individualismo. L'atteggiamento di proiettare sulla valutazione del comportamento degli altri il proprio modo di valuatare sé stessi è l'incapacità di vedere l'altro come altro da sé. Allora non conosci l'altro, non puoi farlo. E, di conseguenza, elimini ogni possibilità di effettiva comunicazione. La capacità di vedere i bisogni dell'altro, di accettare un punto di vista diverso su una qualsiasi questione e aprire i propri orizzonti significa vedere la realtà per quello che è e non con i paraocchi. Presupporre che i sentimenti o le intenzioni dell'alttro possono essere diverse dalle tue è crescere, autocriticarsi, mettersi a confronto, conoscersi, aprirsi agli altri. Chi non riesce a farlo, necessariamente resta "solo", anche se è in mezzo a tante persone.:-) |
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Ciao !
Non credo sia un fatto consapevole! O si? Venerare l'individualismo può essere una patologia? Un'incapacità a donare? Potrebbe essere anche un meccanismo inconsapevole con cui una persona alla fine VUOLE restare sola .Il contatto con gli altri può spaventare. Soprattutto se è una relazione non superficiale, ma che investe i sentimenti che siano di amicizia o altro. E' difficile instaurare dei rapporti positivi con gli altri perchè , a volte, bisogna scoprirsi e rischiare di essere feriti. E' un discorso interessante. :-) |
Non è solo paura è un credo indottrinato da anni di pensiero unico, ovvero SE SEI SOL* EMERGI SCHIACCIANDO I POTENZIALI NEMICI, NEL GRUPPO (quindi collettivizzando le attitudini, le spinte caratteriali, attraverso il dialogo ed il confronto) NON EMERGI PER CUI ESCLUDI PRIMA DI ESSERE ESCLUDO è un modello societario, che ci ha ridott* a numeri, sol* anche quando ci sarebbe bisogno di mettere insieme le energie e capirsi vicendevolmente.
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Oggi si parlava degli scioperi di questi giorni. Io osservo una mancanza di rispetto per chi la pensa diversamente dal branco. Viene stigmatizzato ed emarginato. E questo è individualismo "di gruppo". No? E nel gruppo l'individuo si sente deresponsabilizzato perchè è solo uno di una massa. Le baby gang: insieme si sentono meno responsabili di ciò che fanno.:-) Mi vengono in mente tante cose da associare al discorso dell'individualismo.Ma smetto perchè scriverei un poema.:-) |
Vorrei specificare che non c'è assolutamente nessun doppio senso in quel che ho scritto, ma la natura di questo tipo di comunicazione mi fa pensare che sia impossibile comunicare davvero. :-)
Chi è solo ed ha problemi di questo tipo dovrebbe , secondo me, ricominciare da sé stesso. Rispettandosi imparerà a rispettare anche gli altri e a vedere in positivo ogni comunicazione che gli venga fatta. |
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Interessante questo tema.Purtroppo parlare con un individualista è impossibile. Io non riesco MAI a fare volontariamente, nella realtà, male a nessuno, anche quando mi si ferisce nel profondo ed è la verità. Se mi rendo conto di aver ferito qualcuno, soffro e questo mi porta a chiedere scusa, anche se ho sbagliato involontariamente, anche se penso di aver ragione. Tuttavia l'individualista non crede , travisa , pensa tu sia solo un ipocrita e non si rende conto che sta guardando sè , non l'altra persona!
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Grazie, precarietà, per aver compreso!:-)
E' difficile spiegare, a volte! |
<<:-)
Interessante questa discussione. ciao!>> |
Interessante ciò che ho letto.
Il branco: c'è il leader e spesso i sottomessi e si divertono a spese di un altro. Chiamare ciò individualismo è restrittivo. |
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Ci sono persone così ipocrite che non hanno coraggio a dire cosa pensano e vedono nel comportamento di altri solo la loro versione dei fatti. Raccolgono le "dicerie" , manipolano chi hanno intorno, fanno male senza scrupolo alcuno, ma mai in prima persona. Io di queste persone ho stima zero!
Ma si fanno male da sole, perchè poi si circondano di gente debole, facilmente condizionabile, di cui essi stessi non hanno stima e alla fine si trovano soli e insoddisfatti. Che tristezza: se ne incontri uno, purtroppo poi lo eviti, perchè è assolutamente inutile cercare di comunicare, come ho già detto, in modo diretto, con persone di questo tipo. Grazie e arrivederci mai! |
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Precarietà
anche io condivido quanto scrivi. Ho fatto quel saluto perchè per me è meglio non entrare in alcun forum. E' vero che un qualsiasi soggetto così dovrebbe, come dici tu, percorrere un percorso complesso . Un saluto a tutti voi! |
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Spero tu abbia capito. Qui dentro è impossibile riuscire ad essere veramente chiari. Manca il tono di voce e tante altre informazioni che aiutano a comprendere. Una qualsiasi frase, se ci pensi, può sempre avere molti sensi. Dipende da chi la legge e dal suo stato d'animo. Per questo ho deciso di dire addio ad internet se non relativamente a ciò che mi serve per lavoro. Un saluto.
Percorrere un percorso. Errata corrige. Intraprendere un intrapreso! ahahahahah Ciao! |
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Nella vita reale la solitudine aiuta , ugualmente, per ritrovare sè stessi. Nel mondo di internet si è soli anche quando si comunica. Questo è quel che ho vissuto io, ma non pretendo che sia l'assoluto. Intanto sono ancora qui! Avrò parlato da sola? Si sarà capito quel che volevo dire? Verrà frainteso quel che ho scritto? Ecco le domande che mi pongo ogni volta che lascio un messaggio e mi dico: questo è l'ultimo. Ciao precarietà. |
Lascio un ultimo messaggio e spero serva a chiarire.
Ho riletto quanto ho scritto qui. Ad un certo punto si sente della rabbia dietro quanto ho detto. Quando fra due o più persone c'è stato un confllitto non chiarito, si tende a perdere la fiducia l'uno dell'altro. Con questo spirito anche io posso fraintendere ( faccio riferimenti generali, non specifici a qui) e mi monta la rabbia, perchè credo di essere ferita da quel che mi sembra di aver visto o letto. In momenti di rabbia allora si dicono, e questo vale per tutti, anche cose in cui non credi veramente. Penso che una persona individualista commetta degli errori , ma deve sempre avere la possibilità di migliorare i propri comportamenti. Intraprendendo un complesso percorso, come hai scritto tu, Precarietà. Nella vita si può sbagliare, spessissimo, e si deve avere la possibilità di crescere proprio a partire dagli errori commessi. Anche io sbaglio, spesso. Non è vero che non ho stima della persona ipocrita. La persona va sempre salvata ! Dico allora che non mi piacciono i suoi comportamenti e questo è diverso e detto in un momento di non rabbia vale il doppio. |
QUOTO EASYSTUDY:"Non è vero che non ho stima della persona ipocrita. La persona va sempre salvata ! Dico allora che non mi piacciono i suoi comportamenti e questo è diverso e detto in un momento di non rabbia vale il doppio".
Hai ragione, anche io provo tristezza e non mi piace l'ipocrisia, l'ipocrita è solo lo strumento dell'ipocrisia stessa, ne è pres* come dire... quindi è chiaro che ha solo "la colpa" (molto virgolettata) di aver scelto quella strada, ma certo che sempre si può cambiare, ora siamo al paradigma che ha uccio la socialità, la crisi economica ci svelerà molto presto anche questo aspetto "nelle nostre comunità" ovvero la capacità di allungare la mano per aiutarsi vicendevolmente.... speriamo di riuscirci dopo anni di individualismo la gente deve cambiare modus vivendi...:-D |
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