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Carcapippo 07-23-2007 08:43 PM

Razzismo e omofobia: ma l'omosessualità è una cosa normale?
 
Bene! Dal momento che inauguro questa sezione apro un post su un argomento di attualità, ricollegandomi ache al fatto che a scuola c'era stata una discussione mai finita che ha portato me quasi a picchiare i miei compagni.
Ovvero, il razzismo, e precisamente l'omofobia. Se c'è una categoria di persone che non sopporto, sono i razzisti;
Bene, sia da un punto di vista medico che da un punto di vista psicanalitico (qualcuno mi portava la ridicola affermazione che "i gay sono contro natura") è stato dimostrato che l'omosessualità è una cosa normale, data anche l'implicita bisessualità umana.
Voi che ne pensate?

(Sono contento per l'apertura della sezione)

Scuola 07-24-2007 10:55 AM

Quote:

Originariamente inviata da Carcapippo (Messaggio 246)
è stato dimostrato che l'omosessualità è una cosa normale, data anche l'implicita bisessualità umana

Scusa, ma io mi sforzo di capire cosa vuole dire questa frase e faccio fatica. E' normale forse l'omosessualità perchè anche negli animali se non sbaglio si rispecchia questo aspetto!? Certo che un po contronatura secondo me lo è! Che vantaggi porta all'essere umano l'omosessualità??

Riguardo all'omofobia, non c'è alcun dubbio secondo me che fa paura una cosa che non si conosce bene, come appunto l'omosessualità, che non si sa bene il perchè e il per come! Da li, però ad essere razzisti, ci passa ancora un bel po!

Non è che tutte le volte che abbiamo paura di qualcosa lo dobbiamo per forza odiare..! In quei casi fa molto la personalità debole della persona stessa, l'incapacità di saper affrontare le situazioni!

Carcapippo 07-24-2007 12:40 PM

Quote:

Originariamente inviata da scuola (Messaggio 251)
Scusa, ma io mi sforzo di capire cosa vuole dire questa frase e faccio fatica. E' normale forse l'omosessualità perchè anche negli animali se non sbaglio si rispecchia questo aspetto!? Certo che un po contronatura secondo me lo è! Che vantaggi porta all'essere umano l'omosessualità??

Non intendevo quello. è normale semplicemente perchè La psicoanalisi ha dimostrato che il complesso di Edipo viene diretti sia (in un primo momento) verso il genitore del sesso opposto, sia (più tardi) nel genitore dell'altro sesso.
Quindi nessun uomo è completamente eterosessuale, ma tiene incoscia o la propria omosessualità (negl etero) o la propria eterosessualità (nei gay).
A ulteriore conferma di questo fatto ci sono delle persone che dopo la psicanalisi hanno cambato orientamento sessuale.
Di per sè, questo fatto contraddice la tua seconda affermazione, ovvero che la gente non conosce l'omosessualità. La gente la conosce bene, perchè anch'essi sono, in parte gay (Da quel che ricordo nella psicanalisi pura, ovvero la corrente freudiana, la semplice amicizia viene intesa come un rapporto omosessuale). Se ne sono spaventati, è perchè vogliono non conoscerla.

Avrei anche un'altro argomento. Conoscete Alfred Kinsey?
Riporto da wikipedia:
"Kinsey introdusse una nuova scala di valutazione che sostituiva le tre categorie fino ad allora accettate di eterosessualità, bisessualità e omosessualità. La Scala Kinsey, misura il comportamento sessuale assegnando valori che vanno da 0 a 6, dove 0 sta ad indicare un comportamenteo totalmente eterosessuale e 6 un comportamente totalmente omosessuale. Con 1 considera un individuo in prevalenza eterosessuale e solo occasionalmente omosessuale. Con 2 un individuo di solito eterosessuale ma più che occasionalmente omosessuale. Con 3 un'individuo equamente omosessuale che eterosessuale, e così via. Fu inoltre creata una particolare categoria, X, per indicare coloro che sono privi di desiderio sessuale.

I rapporti trovarono che quasi il 46% degli individui maschili ha "interagito" sessualmente con persone di entrambi i sessi nel corso della vita adulta, e il 37% ha avuto almeno un'esperienza omosessuale [1]. L'11.6% degli uomini di razza caucasica (età 20-35) ha ottenuto un valore sulla scala di Kinsey pari a 3 (esperienze/attrazioni eterosessuali e omosessuali in pari quantità) nella vita adulta. [2] Lo studio inoltre riporta che il 10% dei maschi americani è stato "pressoché esclusivamente omosessuale per almeno tre anni tra i 16 e i 55 anni" [3] (ovvero, nella scala tra 5 e 6).

Al 7% delle persone di sesso femminile non sposate (età 20-35) e il 4% delle sposate (età 20-35) fu assegnato un valore sulla scala di Kinsey di 3 (esperienze/attrazioni eterosessuali e omosessuali in pari quantità).[4] Dal 2% al 6% delle donne, età 20-35, erano pressoché esclusivamente omosessuali [5] e dall'1% al 3% delle donne non sposate erano esclusivamente omosessuali [6].".

Bene, durante quel periodo parlare di omosessualità era uno scandalo.
Ora, con tutta l'informazione che c'è (ormai, con i dico e le manifestazioni, se ne parla da mesi), e (come dimostra anche il rapporto Kinsley) con tutte le persone "anche solo in parte" gay o bisessuali, mi vieni a dire che la gente "ha paura di quel che non conosce"?

Un'altro appunto (l'ultimo).
Tu dici "che vantaggi apporta l'omosessualità". Questo vuol dire che la ritieni un qualcosa che deve esistere solo se è vantaggiosa. Immagino sia per una specie di morale cattolica, dal momento che il primo "rigetto" dell'omosessualità (escludendo Sodoma e Gomorra, dove, a differenza di quanto molti credono, non si condanna l'omosessualità di per sé) fu quello di Abramo, mentre gli ebrei cercavano la terra promessa. Ma perchè fu rigettata?
Son sicuro che l'avrai capito, ma lo scrivo (anche se non credo che qualcuno leggerà sin qui). Semplicemente perchè, in un periodo di stenti, e senza sicurezze sul futuro, avevano bisogno della sicurezza che la popolazione non si sarebbe estinta. E quindi, vai con gli etero, forza coi figli.

Ma oggi, c'è davvero bisogno di rigettarli?

Scuola 07-24-2007 01:53 PM

Quote:

Originariamente inviata da Carcapippo (Messaggio 252)
Tu dici "che vantaggi apporta l'omosessualità". Questo vuol dire che la ritieni un qualcosa che deve esistere solo se è vantaggiosa.

Beh, sai, la scienza ci ha dimostrato che l'uomo si è sempre adattato agli ambienti e necessità in cui vive. Il fatto stesso che il sesso ci piace, ha lo scopo della riproduzione, perchè se non ci fosse questa saremmo già estinti.

Come la fame, che è bello mangiare e da soddisfazione e se non lo facciamo moriamo.

Vediamo cosa diranno gli altri...

Però, Cercapippo, cerchiamo di mantenere una sola argomentazione per Topic. Ogni discussione un argomento; quando si vuole parlare di un altro argomento si apre un nuovo topic (ovvero la discussione). E l'oggetto deve essere il più approfondito possibile, con magari all'interno le parole chiave della discussione..8-)

Non mi hai ancora approfondito però quella preannunciata nella tua presentazione... mi sembrava interessante!!;-)

Carcapippo 07-24-2007 03:40 PM

Be ma se esiste un motivo c'è. Se è come dici tu non c'è motivo di preoccuparsi, perchè l'evoluzione impedirà il diffondersi di questa "caratteristica".
(Comunque l'uomo sotto vari punti di vista si è opposto all'evoluzione; pensa solo ai metodi contraccettivi, anch'essi rigettati dalla chiesa (e questo riporta al fatto che la chiesa salvaguardia la continuazione della specie :-) ), e che l'evoluzione pian piano renderà inefficaci. Non pensi che ne verrann inventati di nuovi, andando contro l'evoluzione).
Scusate, in effetti stò uscendo dall'argomento, è che divento dispersivo quando scrivo.

stefano 07-25-2007 12:59 AM

Sul discorso gay la natura ha dato una regola alla specie umana. Per mantenerla e riprodursi serve un uomo ed una donna e i gay vanno contro questa semplice regola. Ecco perchè sono contro natura, ma se dici che anche un uomo può restare incinto o una donna mettere incinta un'altra donna… allora non ho capito molto! Detto questo io con i gay non ho nulla, sono persone e come tali le rispetto, ma che vadano contro natura credo che non sia cosi "ridicolo" pensarlo. Se ci fossero solo gay e lesbiche la riproduzione adesso come adesso sarebbe impossibile secondo la natura: che poi c'è inseminazione è un altro conto, ma questa è un trucco dell'uomo, non della natura, ma la natura ha questa legge fondamentale.
Ma ripeto, i gay-lesbiche non mi danno alcun fastidio: li rispetto come rispetto di base tutti gli uomini di tutti i colori e razze. Con questo rispondo anche al discorso razzismo: non ci sono parole. Se c'è una categorie di persone che non sopporto sono i razzisti. Si dimenticano che il terreno su cui camminiamo non è nostro, ma è un dono di tutta l'umanità. I confini e le bandiere li hanno creati gli uomini, insieme alle guerre e all'odio… da cui nasce il razzismo!

duccio 07-25-2007 01:02 AM

Io non sono assolutamente razzista, ma dalle mie parti il 95% dei delinquenti sono stranieri, quindi basta poco tirare le somme. Per gli altri argomenti per me non c'è nessun problema fin quando però non commetti dei reati!!!

Carcapippo 07-25-2007 07:58 AM

Bene: abbiamo (dal mio punto di vista)
1 inespresso (Duccio)
2 contrari (scuola e Stefano)
1 favorevole (Io :-D)
all'idea che i gay siano contronatura.
Non sperate in un'altra di quelle filippiche tipo l'altro messaggio. Posso ammettere che da un punto di vista evoluzionistico sia contro natura, ma da un punto di vista psicologico non lo è.
Per il resto, siamo tutti d'accordo e (mi sembra) la discussione non ha più motivo di essere. Apro un'altro topic come consigliato da scuola.

virginio 07-25-2007 10:02 AM

Io sono del parere che ognuno è e deve essere libero di condurre la propria vita come meglio crede,ne ha tutto il diritto finchè non limita la libertà altrui e personalmente i gay , le lesbiche , le persone di una "razza" diversa dalla mia e quant’altro non mi infastidiscono per niente. Ai bigotti cattolici che dicono che gli omosessuali sono dei deviati chiedo:

Ma non c'era scritto da qualche parte che siamo tutti figli di Dio?

Saluti

remigio 07-25-2007 10:06 AM

Credo che gli omofobici siano una categoria, e i razzisti nei confronti degli omosessuali un'altra.
I primi, ne conosco solo qualcuno, mi incuriosiscono; sembra che più che aver paura dei gay abbiano paura di esser considerati tali per la loro presenza.
I secondi, non han ragione di esistere dato che qualsiasi forma di razzismo è un'idiozia.

michele 07-25-2007 10:26 AM

Ciao,
io ritengo che ogni forma di razzismo sia figlia della stupidità, è l'arroganza di credere che la propria parte (sia essa una razza, che un comportamento sessuale, o il colore dei capelli o qualsivoglia differenza) sia superiore ad un altra.....
Io fino a poco fa credevo alla contronaturalità del gay, alla loro "sbagliatezza" in effetti chi può dire cosa è giusto o cosa è sbagliato? L'uomo reagisce naturalmente alla violenza con la violenza, Ghandi non lo fece, era dunque innaturale? Dunque l'innaturalezza può essere definita "sbagliata"?
Io ritengo che siamo tutti prodotti della società, tutti, tu io , tutti. Siamo sottoprodotti, in quanto la società l'ha creata l'uomo ed oggi essa crea noi, secondo i suoi canoni, secondo i suoi pregiudizi, le sue convinzioni.
Ci insegnano, l'ambizione, l'egoismo, l'arrivismo, il sesso malato, la religione, le false verità, il moralismo, per me tutto ciò è male, è veleno per la felicità dell'uomo. Ogni conseguimento del piacere porta sofferenza.
Io so che per essere felici bisogna vivere senza scopi, senza desideri, bisogna vivere in totalità attimo per attimo......chi fa ciò non si pone domande vive.....chi fa ciò non è ambizioso, vizioso, sessualmente fissato, ne gay, ne etero che sia.......
Tutto il resto porta tristezza , ma non è sbagliato.....può mai Dio, che è movimento creativo che si modifica attimo dopo attimo, che trasforma gli ieri negli oggi, sbagliare qualcosa secondo gli ieri trascorsi....io direi che è assurdo oltre che stupido solo pensarlo.....neanche il razzista è sbagliato...se esiste vuol dire che qualche ieri ha fatto si che fosse......

Scuola 07-25-2007 10:30 AM

Quote:

Originariamente inviata da Carcapippo (Messaggio 257)
la discussione non ha più motivo di essere

Vai piano Cercapippo a chiudere le discussioni. Ricordati che i forum hanno tempi di risposta molto lunghi, anche un mese!=-O
E' per questo che è importante fare domande importanti, precise e mirate, perchè poi i commenti arrivano con il tempo!
Questa è la grossa differenza fra forum e chat: in quest'ultima le risposte sono immediate..!;-)

linda 07-25-2007 10:40 AM

Parlare di questo tema ci riporta ai paradossi del pensiero:
"se c'è una categoria che odio è quella dei razzisti" oppure "se vedessi un assassino lo ammazzerei.." :-D
Le incoerenze della nostra logica e la debolezza umana giocano brutti scherzi e per discutere, dovremmo innanzitutto non avere la rabbia dentro che ci intacca questi schemi di pensiero.
Fatta la premessa, personalmente a priori non ce l'ho con nessuna categoria, perchè tutto ciò che nasce dall'ignoranza è indifeso. Ciò che rende l'ignoranza uno strumento simile alla bomba atomica è che le persone ignoranti (non perchè non abbiano imparato a memoria dei libri, ma perchè non hanno letto il mondo con gli occhi della nostra umanità), vadano al potere e prendano decisioni significative. La storia ci ha insegnato che cosa significa che certe persone vadano in alto, ma soprattutto la storia ci ha insegnato che siamo proprio tutti noi a mandare certe persone in alto. Se rifletto attentamente, mi accorgo che ho paura di me stessa e della vulnerabilità del nostro animo. Credo che non essere degli ignoranti significhi giudicare noi stessi e riconoscere le nostre immense piccolezze prima di puntare il dito su altri ignoranti, che semplicemente hanno canalizzato in un modo più lugubre, le stesse nostre pulsioni che ci muovono dentro.

pablo 07-25-2007 10:42 AM

Quel che è certo, è che se per assurdo tutti fossimo esclusivamente gay non potremmo più riprodurci e ci estingueremmo.
Detto questo, personalmente non ho nessun tipo di prevenzione e anch'io non sopporto gli atteggiamenti razzisti tuttavia credo sia opportuno sgomberare il luogo comune secondo il quale "essere gay" significhi andare coi tempi moderni, essere aperti a ogni tipo di realtà e totalmente tolleranti verso ogni atteggiamento umano.
Di fatto, in una relazione eterossessuale si sceglie di abbracciare il diverso, quindi non c'è alcuna forma di razzismo perchè abbracciare il diverso significa accettare e tollerare il diverso per l'appunto. In una relazione omosessuale (omo-sessuale=di ugual sesso) si sceglie invece di stare con l'uguale, escludendo in qualche modo il diverso, e questo, al contrario di quanto i luoghi comuni sembrino suggerire, si può leggere come una forma di intolleranza.

Carcapippo 07-25-2007 11:44 AM

Un attimo però;
"Io odio i razzisti". Ma dove stà la differenza? Nel fatto che io non stò impedendo
a nessuno di essere come è, ma stò combattendo per evitare le discriminazioni.
Sarebbe come non odiare i nazisti. Ma c'è una conseguenza precisa del non odiare i nazisti: il fatto che loro continuano ad ammazzare ebrei.
Quindi a volte il non odiare ci rende complici delle loro azioni.

Carcapippo 07-25-2007 11:51 AM

Quote:

Originariamente inviata da pablo (Messaggio 265)
Quel che è certo, è che se per assurdo tutti fossimo esclusivamente gay non potremmo più riprodurci e ci estingueremmo.
Detto questo, personalmente non ho nessun tipo di prevenzione e anch'io non sopporto gli atteggiamenti razzisti tuttavia credo sia opportuno sgomberare il luogo comune secondo il quale "essere gay" significhi andare coi tempi moderni, essere aperti a ogni tipo di realtà e totalmente tolleranti verso ogni atteggiamento umano.
Di fatto, in una relazione eterossessuale si sceglie di abbracciare il diverso, quindi non c'è alcuna forma di razzismo perchè abbracciare il diverso significa accettare e tollerare il diverso per l'appunto. In una relazione omosessuale (omo-sessuale=di ugual sesso) si sceglie invece di stare con l'uguale, escludendo in qualche modo il diverso, e questo, al contrario di quanto i luoghi comuni sembrino suggerire, si può leggere come una forma di intolleranza.

Tu parli di diverso. Io nella differenza tra uomo e donna ci leggo sostanzialmente che l'uno è attivo, l'altro è passivo.
E considerare la questione da questo aspetto è assurdo, perchè tu non includi il fatto che il rapporto etero è normale e stereotipato, e non per forza implica un'accettazione dell'alro sesso.
Farci sesso non vuol dire per forza accettare, e ci sono mariti che picchiano le mogli.
Io preferisco un gay a questo.

Carcapippo 07-25-2007 11:52 AM

Quote:

Originariamente inviata da michele (Messaggio 262)
Ciao,
io ritengo che ogni forma di razzismo sia figlia della stupidità, è l'arroganza di credere che la propria parte (sia essa una razza, che un comportamento sessuale, o il colore dei capelli o qualsivoglia differenza) sia superiore ad un altra.....
Io fino a poco fa credevo alla contronaturalità del gay, alla loro "sbagliatezza" in effetti chi può dire cosa è giusto o cosa è sbagliato? L'uomo reagisce naturalmente alla violenza con la violenza, Ghandi non lo fece, era dunque innaturale? Dunque l'innaturalezza può essere definita "sbagliata"?
Io ritengo che siamo tutti prodotti della società, tutti, tu io , tutti. Siamo sottoprodotti, in quanto la società l'ha creata l'uomo ed oggi essa crea noi, secondo i suoi canoni, secondo i suoi pregiudizi, le sue convinzioni.
Ci insegnano, l'ambizione, l'egoismo, l'arrivismo, il sesso malato, la religione, le false verità, il moralismo, per me tutto ciò è male, è veleno per la felicità dell'uomo. Ogni conseguimento del piacere porta sofferenza.
Io so che per essere felici bisogna vivere senza scopi, senza desideri, bisogna vivere in totalità attimo per attimo......chi fa ciò non si pone domande vive.....chi fa ciò non è ambizioso, vizioso, sessualmente fissato, ne gay, ne etero che sia.......
Tutto il resto porta tristezza , ma non è sbagliato.....può mai Dio, che è movimento creativo che si modifica attimo dopo attimo, che trasforma gli ieri negli oggi, sbagliare qualcosa secondo gli ieri trascorsi....io direi che è assurdo oltre che stupido solo pensarlo.....neanche il razzista è sbagliato...se esiste vuol dire che qualche ieri ha fatto si che fosse......

Questo intervento è bellissimo!

benedetto 07-25-2007 12:23 PM

Io penso che la diversità spaventi, perché ci costringe a cambiare metro di misura. Ci riconosciamo nei gruppi che hanno in comune qualcosa con noi, siano essi parenti, amici o conoscenti. Tutto ciò che esula dal nostro modo di pensare (che consideriamo normale) è per noi un problema. Così, chi è omosessuale considererà normale tale situazione a differenza di chi non lo è. Idem per il colore della pelle, per le situazioni di disabilità, ecc....

nevio 07-25-2007 12:31 PM

Non credo che il problema sia l'omofobia. Insomma, gli stranieri esistono anche con la xenofobia e vivono bene, quindi credo che anche gli omosessuali possano fregarsene.
In quanto alle differenze e al razzismo, è vero: non c'è assolutamente prova che l'omosessuale sia diverso dall'eterosessuale se non nel semplice momento in cui avviene la preferenza, che però non può essere assolutamente considerata "differenza" dal resto dell'umanità. Del resto, io preferisco il cioccolato, la mia morosa preferisce la panna. E allora? Per questo mica ci disprezziamo!
La vita degli omosessuali è affar loro, perché i razzisti devono intromettersi e volerla cambiare a tutti i costi?

Certo, però devo dirla tutta: quelle assurde manifestazioni in cui si spogliano e fanno i buffoni servono solo a fomentare ciò che la gente in precedenza pensava di loro. Se vogliono essere uguali, perché non lo dimostrano? Così mostrano solo di essere parte di una fetta "diversa" della popolazione.

Poi dell'adozione non ne parliamo.

carlo 07-25-2007 12:52 PM

Quote:

Originariamente inviata da benedetto (Messaggio 270)
Io penso che la diversità spaventi, perché ci costringe a cambiare metro di misura. Ci riconosciamo nei gruppi che hanno in comune qualcosa con noi, siano essi parenti, amici o conoscenti. Tutto ciò che esula dal nostro modo di pensare (che consideriamo normale) è per noi un problema. Così, chi è omosessuale considererà normale tale situazione a differenza di chi non lo è. Idem per il colore della pelle, per le situazioni di disabilità, ecc....

Sono d'accordo.
"Razzismo" per me significa però considerare inferiore una persona solo per la sua appartenza ad un gruppo etnico; per gli omosessuali parlerei di discriminazione sessuale, paragonabile a quella che ancora purtroppo avviene, specie sul lavoro, verso le donne.

Mi viene in mente la canzone di Gaber che dice "un'idea, finchè resta un'idea è soltanto un'astrazione...se potessi mangiare un'idea avrei fatto la mia rivoluzione" , e a questo associo un altro pensiero: a parole è facile essere progressisti, aperti, e democratici, ma poi nei fatti ci si scontra talvolta con dei pregiudizi radicati e duri a morire....
Ammetto però candidamente che qualche imbarazzo lo proverei se dovessi avere un collega gay, o se scoprissi che una persona che conosco è gay/lesbica..

carlo 07-25-2007 12:55 PM

Quote:

Originariamente inviata da Carcapippo (Messaggio 246)
Se c'è una categoria di persone che non sopporto, sono i razzisti

Non è che sei un po' razzista nei confronti dei razzisti:-D

Per precisare. Non piacciono nemmeno a me. Ma sono del parere che oggi questo termine abbia un significato molto diverso rispetto a quello che aveva in origine.

Inoltre, equiparare razzismo e omofobia mi fa venire in mente un famoso :-\ slogan femminista degli anni '70: "Una donna senza un uomo è come un pesce senza bicicletta". Detto in altri termini, non vedo la relazione tra i due.

Buona vita

sandro 07-25-2007 02:16 PM

Certo che la società quando le serve la scienza la usa come vuole lei.
E' vero che in natura esiste l'omosessualità e pertanto la stessa è da definirsi parte naturale degli esseri viventi ma quando si vuole informare che l'Homo Sapiens si è (scientificamente accertato) accoppiato con il Neanderthal generando due razze diverse... apriti cielo!
Saluti.

luciano 07-25-2007 02:20 PM

Io non sono razzista ne ho qualcosa contro i gay, purtroppo è la società come avete già detto e il comportamento di molti a farci pensar male delle altre razze.
Purtroppo basta guardarci intorno o vedere il telegiornale per sentire notizie come: extracomunitario uccide per fregarsi la pensione a una vecchietta, oppure albanese stupra ragazza ecc... se uno non è razzista sono il mondo in cui viviamo e gli stessi mass media a renderci tali.
Ormai ci basta incontrare uno straniero e il nostro cervello subito elabora immagini sbagliate, ad esempio se vedo un albanese subito penso al ladro.
Ma mi chiedo: abbiamo tutti i torti anche noi per pensare cose simili? Io, forse sbaglio, non potrò mai parlare bene di uno zingaro, ma perchè tutti quelli che ho conosciuto sono dei pezzi di xxx, e per pensare questo non ho bisogno di accendere la tv mi basta passeggiare.

Riguardo ai gay personalmente ne conosco anche qualcuno e massimo rispetto per loro. Ma se dovessimo parlare di sessualità giusta o sbagliata allora dovremmo pensare a una sessualità libera e senza regole o preconcetti. Perchè se io definisco l'etero normale allora il gay è un diverso; e quì dobbiamo rifarci sempre al solito discorso della società in cui viviamo e al parere di ognuno.

Scuola 07-25-2007 02:23 PM

Quote:

Originariamente inviata da luciano (Messaggio 275)
Io, forse sbaglio, non potrò mai parlare bene di uno zingaro, ma perchè tutti quelli che ho conosciuto sono dei pezzi di xxx, e per pensare questo non ho bisogno di accendere la tv mi basta passeggiare

Questo, a mio avviso, è dovuto al fatto che prima di tutto sono razzisti loro. Infatti, si sposano fra di loro perchè a noi non ci vogliono. Ovvio che non è colpa della razza, perchè se prendi un neonato zingaro e lo allevi in una famiglia nostra, diventa come noi. Ma loro hanno usanze e una cultura tutta loro, e non so quando le cose potranno cambiare!!

valdo 07-25-2007 02:57 PM

Quote:

Originariamente inviata da carlo (Messaggio 272)
"Razzismo" per me significa però considerare inferiore una persona solo per la sua appartenza ad un gruppo etnico; per gli omosessuali parlerei di discriminazione sessuale, paragonabile a quella che ancora purtroppo avviene, specie sul lavoro, verso le donne

Sei nella mia stessa situazione di qualche tempo fa: massima apertura mentale, nessuna discriminazione sessuale a parole, ma non avevo mai avuto il banco di prova per verificare queste mie idee molto avanzate, osteggiate tantissimo nella mia precedente realtà (leggi: paesino meridionale arretrato).

Arrivo a Milano ed è piena di omosessuali, che la scelgono proprio per le grandi tolleranza, riservatezza e libertà che la caratterizzano.

Ma non finisce qui: faccio un colloquio di lavoro con un ragazzo della mia età, che una mia conoscente mi aveva già annunciato essere gay. Il colloquio va bene, ottengo il posto e il mio selezionatore diventa un mio collega di lavoro. Tutti i giorni fianco a fianco, scrivania a scrivania.

Il mio banco di prova. Ebbene è andato alla grande. Lui è una persona fantastica, le cui tendenze sessuali non influiscono minimamente sul lavoro (se non per le battute reciproche che ci scambiamo quotidianamente). La sua sensibilità umana è spiccata e rappresenta davvero un esempio sia nel lavoro che nella vita. Il nostro è diventato anche un rapporto di amicizia (usciamo insieme anche fuori dal lavoro) e ho avuto modo di conoscere e frequentare anche il suo compagno, persona altrettanto speciale. Sia chiaro, sono omosessuali che non danno nell'occhio con atteggiamenti che mirino a mettere continuamente in evidenza la propria diversità. Infatti, quando vedo persone che ostentano e volgarizzano la loro sfera sessuale, avverto un leggero fastidio immediato. Non ho ancora frequentato persone così e non saprei dirvi che effetto mi farebbero.

Fatto sta che i miei due amici gay hanno delle amiche fantastiche... e questo è un altro fattore molto interessante.;-)

Deps 07-25-2007 07:59 PM

Scusate ma secondo me il razzismo e l'omofobia sono cose distinte che possono avere dei collegamenti ma sono due cose ben distinte, posto due esempi:
1) Ho molti amici africani, brasiliani, francesi, inglesi, russi e anche del centro-sud Italia. Non sopporto gli integralisti islamici. Accetto che gli omosessuali e lesbiche possano vivere la loro sessualità e vita sociale come credono, ma non accetto che gli venga riconosciuto un qualsiasi tipo di unione civile ne tantomento la possibilità di adottare-avere figli. SONO RAZZISTA? Credo di no, SONO RAZZISTA? Forse.

2)Ucciderei i pedofili con le mie mani (Il loro è un rapporto contro-natura? In alcuni casi no se il pedofilo è uomo e se la prende con una bambina) SONO OMOFOBICO? Credo di no, SONO RAZZISTA? Credo di no.

sabatino 07-25-2007 09:15 PM

Esiste una corrente di pensiero secondo la quale tutti gli esseri umani nascono sostanzialmente bisessuali, ed in seguito fanno una scelta tra l'orientamento etero e quello omo. Personalmente non la condivido del tutto…!
Preferisco la corrente secondo la quale tutti abbiamo aspetti femminili ed aspetti maschili, e l'accettazione di entrambi ci permette di non aver paura di pensieri, desideri, fantasie inerenti il nostro stesso sesso.
Non credo che chi ritiene che gli omosessuali siano malati stia sempre necessariamente reprimendo la propria parte gay, la maggior parte delle volte è solo una persona ignorante e piena di pregiudizi.

Cristoforo 07-26-2007 09:21 PM

Il razzismo o l'omofobia nascono da una paura.
Dalla paura verso ciò che non si conosce, ciò che è estraneo al nostro mondo personale.
Paura che porta a dividere il mondo in due: da una parte i buoni (quelli simili a noi, all'interno della nostra cerchia di conoscenze)
e dall'altra i cattivi (quelli che stanno fuori).

E' una posizione qualunquista, però penso abbia anche una sorta di funzione di "sopravvivenza": la paura
è un'emozione innata, retaggio del nostro passato animale. A volte ci salva la vita, a volte ci fa fare cose
sconsiderate.

Per quanto concerne l'omofobia, oltre a quello che ho scritto sopra, immagino c'entri pure il fatto
che in alcuni casi si dia contro gli omosessuali perchè la loro sola presenza potrebbe scatenare
pensieri inconsci (una sorta di omosessualità latente), cosa che specialmente per certi "macho"
rischierebbe di portarli su posizioni meno celoduriste :-\ , per così dire più effeminate :-D

In poche parole per la paura di scoprire in sè stessi quello che si biasima negli altri.


Il tutto ovviamente secondo me. E' un garbuglio di cose mie, e cose studiate..

Willer 07-27-2007 11:34 AM

Mah la musica è tante cose, è cultura, è emozione, è tecnica, è un mezzo per raggiungere tanti scopi, alcuni lodevoli altri magari meno ed ognuna di queste "tante cose" di cui è fatta la musica ha i suoi pregi ed i suoi difetti, il suo fascino ed il suo lato meno piacevole, è fonte di "attrazione fatale" o di "disprezzo", si può amare un chitarrista estremamente tecnico ma che non trasmette emozioni così come si può amare allo stesso modo una canzonetta facile facile ma che ci ricorda momenti importanti, il vero "dono" della musica è forse quello che è una delle poche arti che riesce in qualche modo a coinvolgere tutti e riesce a coinvolgerci in quasi tutti i momenti della nostra vita.
Non saprei come sarebbe la mia vita senza la musica, sicuramente più povera.

Shaira 07-27-2007 12:32 PM

Quote:

Originariamente inviata da Carcapippo (Messaggio 246)
Bene, sia da un punto di vista medico che da un punto di vista psicanalitico (qualcuno mi portava la ridicola affermazione che "i gay sono contro natura") è stato dimostrato che l'omosessualità è una cosa normale, data anche l'implicita bisessualità umana.


La bisessualità e l'omosessualità sono due cose distinte mi pareva di capire.

A livello medico quando è stato dimostrato? Ero rimasto che il dibattito era ancora aperto anche se a prevalenza per il polo 'omosessuale' non malattia.

Ciao

Igino 08-01-2007 11:09 AM

La diversità è una cosa intrinseca all'uomo fin dalla propria nascita,
quello che lo spinge ad essere razzista è l'egocentrismo, che porta a rendere quella differrenza "minoritaria" un pretesto per sentirsi superiori.

"Minoritaria" in quanto se è "Massimale" diventa il nuovo standard canone da seguire il resto è diverso in senso dispregiativo.

In definitiva nulla di reale di cui vantarsi, considerando anche il fatto non indifferente, e la storia dell'evoluzione lo dimostra ampiamente, che nel diverso ci sono quasi sempre i geni della rinascita.

Porzia 08-01-2007 04:15 PM

Ognuno ha il diritto ad esprimere la propria sessualità come meglio crede, nel rispetto degli altri e nell'ambito della propria privacy, ed é pur vero che fra gli animali ci sono gay, ma da lì a dire che rappresenti la normalità, secondo me ce ne corre.

Finché si parla di gusti sessuali tutto é lecito, diverso il discorso degli uguali diritti delle coppie gay, riferito ad esempio a situazioni delicate come le adozioni.

Vorrei anche dire che spesso mi capita di assistere anche a un'altra forma di razzismo che é quella di voler relegare gli omosessuali in una "categoria"di persone particolarmente gentili, buone, intelligenti ecc...!
Secondo me si tratta solo di "persone" che, come tutti noi, possono essere buone, cattive ecc..., indipendentemente dai gusti sessuali.

Ciao

andreas 08-02-2007 05:44 PM

Salve a tutti, mi intrometto anche io nella discussione. Purtroppo non ne so molto di filosofia o di psicanalisi, quindi porterò un apporto scientifico o al massimo razionale. Intanto ci tenevo a precisare che ho letto tutta la mail di Carcapippo (che forse non credeva che qualcuno reggesse fino in fondo). Intanto è difficile stabilire la differenza tra omosessualità umana ed animale perché non siamo in grado di capire cosa provano emotivamente gli animali. Se non ricordo male in campo animale si tratta solo di uno sfogo sessuale in condizioni di stress come ad esempio poche femmine nel branco, oppure si tratta di casi di sottomissione al più forte (sia maschio che femmina), ma anche in questo caso rientriamo in condizioni di stress, ma comunque gli individui non hanno problemi successivi a “ritornare tra i ranghi”. Magari se riuscissero a farsi una “pippa” eviterebbero (commento personale). Mentre in campo umano la cosa è un tantinello più complicata perché si tratta di vera e propria attrazione verso membri del proprio sesso, fino ad arrivare a vere e proprie relazioni. Non riesco quindi a dare un giudizio, anche perché il punto di vista della comunità verso i gay è cambiato nel tempo, basti pensare ai greci dove era pratica normalissima, quindi anche il nostro punto di vista è irrimediabilmente “corrotto” dal pensare della collettività. Tuttavia sfido il Signor Kinsey a dimostrare che ho un lato omosessuale latente! No! sono cose che nascono dalla genetica, gay non si diventa ma ci si nasce. Credo che sia una mutazione che si ripete e che ha l’unico vantaggio di ridurre il numero di competitori per le conquiste sessuali. Non vorrei passare per razzista, ritengo un gay pari a me. Lui è gay ed io sono grasso! Due problemi genetici!8-)

Deps 08-04-2007 11:51 PM

Quote:

Originariamente inviata da andreas (Messaggio 358)
Salve a tutti, mi intrometto anche io nella discussione. Purtroppo non ne so molto di filosofia o di psicanalisi, quindi porterò un apporto scientifico o al massimo razionale. Intanto ci tenevo a precisare che ho letto tutta la mail di Carcapippo (che forse non credeva che qualcuno reggesse fino in fondo). Intanto è difficile stabilire la differenza tra omosessualità umana ed animale perché non siamo in grado di capire cosa provano emotivamente gli animali. Se non ricordo male in campo animale si tratta solo di uno sfogo sessuale in condizioni di stress come ad esempio poche femmine nel branco, oppure si tratta di casi di sottomissione al più forte (sia maschio che femmina), ma anche in questo caso rientriamo in condizioni di stress, ma comunque gli individui non hanno problemi successivi a “ritornare tra i ranghi”. Magari se riuscissero a farsi una “pippa” eviterebbero (commento personale). Mentre in campo umano la cosa è un tantinello più complicata perché si tratta di vera e propria attrazione verso membri del proprio sesso, fino ad arrivare a vere e proprie relazioni. Non riesco quindi a dare un giudizio, anche perché il punto di vista della comunità verso i gay è cambiato nel tempo, basti pensare ai greci dove era pratica normalissima, quindi anche il nostro punto di vista è irrimediabilmente “corrotto” dal pensare della collettività. Tuttavia sfido il Signor Kinsey a dimostrare che ho un lato omosessuale latente! No! sono cose che nascono dalla genetica, gay non si diventa ma ci si nasce. Credo che sia una mutazione che si ripete e che ha l’unico vantaggio di ridurre il numero di competitori per le conquiste sessuali. Non vorrei passare per razzista, ritengo un gay pari a me. Lui è gay ed io sono grasso! Due problemi genetici!8-)

Pensa che io sono anche pelato con gli occhiali, però non gay!
Tornando al discorso del topic, se si discrimina un omosessuale si può incorrere in razzismo? Forse no ma sicuramente di poca umanità si. Ricordiamoci che siamo esseri umani e facciamo parte della stessa specie, anche se uno è diverso finchè la sua diversità non lede uno dei miei diritti è libero di essere diverso. Ma se la sua diversità lo comporta a commettere reati (E in alcuni stati l'omosessualità è un reato) o a violare la mia individualità, beh allora è giusto che venga punito a seconda delle leggi dello stato dove viene commesso il reato/violazione. Per il resto la vita è sua ed è giusto che la spenda come crede.

Buone ferie.

Umberto 08-05-2007 02:55 PM

L'OMS è chiara al riguardo dell'omosessualità, sul fatto dell'intolleranza per il diverso (di pelle, cultura o orientamento sessuale) è una vecchia questione sulla paura e sulla proiezione verso chi non si conosce di istinti propri, di solito il razzista proietta sulla vittima le parti di sé che non sopporta e così facendo cerca di esorcizzare.

Che dire? E’ in parte umano, capita anche a me, e per paradosso, esser razzisti coi razzisti è una forma pur sempre di razzismo, forse perché proiettiamo la nostra naturale intolleranza in loro e a guardarci dentro ci vedremmo tanta poca tolleranza anche dentro di noi...

La via è riconoscere le proprie debolezze umane e mettersi sempre in gioco senza pretendersi troppo i "buoni".

Urbano 08-05-2007 07:42 PM

In natura c'è un pescetto molto comune nel nostri mari dal nome Donzella che nella vita di ogni individuo compie tre stati di sessualità, prima maschio, poi ermafrodita e poi femmina.
Certo, non è paragonabile all’omosessualità dell’uomo, perchè in tutti i tre stati ogni individuo di quella specie di pesce riesce a riprodursi, dove riproduzione in natura significa difesa della specie e proseguimento della stessa, cosa assai diversa nell'uomo che invece non ha più nulla da cui difendersi: addirittura la riproduzione diventa sfida nei confronti degli individui della sua stessa specie per imporsi con il proprio casato e quello del proprio albero genealogico.
Quindi, qualora una persona, a prescindere dal suo orientamento sessuale, si tira dietro le spalle la porta di casa sua e dentro casa ci fa quello che gli pare non vedo perchè debba dar conto al resto del mondo.
Ovviamente quel "fare ciò che gli pare" è riferito esclusivamente a persone mature e consenzienti. Al resto del mondo occorre invece coltivare l'idea di una società che accolga ogni diversità che poi sia di tipo medico sanitario, culturale, religioso o di sessualità poco importa.
Ognuno di noi non è mai eguale ad un altro anche quando si è una diabetica etero buddista di matrice politica democristiana, che tromba con un costituzionalmente sano etero pastore valdese di orientamento politico leghista.:-D

Deps 08-06-2007 05:37 PM

Quote:

Originariamente inviata da Urbano (Messaggio 389)
Ognuno di noi non è mai eguale ad un altro anche quando si è una diabetica etero buddista di matrice politica democristiana, che tromba con un costituzionalmente sano etero pastore valdese di orientamento politico leghista.:-D


S P E T T A C O L O ! ! !

Hai riassunto perfettamente il mio pensiero.

Grazie:-P

forse 08-14-2007 02:53 AM

punto di vista estremo.
 
Sapete perchè Dio non giudica il proprio operato? Semplicemente perchè non ha termini di paragone.
Ciao io sono nuovo in questo forum, e vi ho trovati su google dopo una discussione sull'omosessualità fatta in famiglia: " E' l'omosessualità di natura genetica o ambientale?". Da qui ho visto che anche voi ne avete discusso abbastanza e vorrei condividere con voi il mio pensiero.
Il problema che si cerca sempre di scomporre l'uomo in genetica o ambiente, potrebbe essere superato con un diverso punto di vista, ma se è vero che l'ambiente e in senso più generale l'universo ha generato il prodotto genetico che siamo, non è forse che discutiamo di due aspetti apparentemente diversi, ma che sono solo due proiezioni differenti della stessa cosa.
Mi spiego meglio, l'evoluzione biologica non credo stia percorrendo una via parallela confrontandosi e interagendo continuamente con l'universo, ma credo che questa sia semplicemente un'estensione continua di quest'ultimo, noi come tutte le forme viventi siamo un aspetto dell'organizzazione energetica dell'universo il cui disegno non ci è assolutamente chiaro sempre che ce ne sia uno (personalmente sono convito di si, ma non ne discuto ora).
Ho espresso questo pensiero per dimostrare che l'omosessualità, come tante altre questioni, non può essere più fatta rimbalzare tra due punti di vista differenti, in quanto non c'è più dualità, la partita è giocata da un solo membro:" l'universo", e noi etero, omo, bisex, atei agnostici buddisti siamo solo aspetti di questo eterno e angosciante divenire che è il decadimento energetico entropico che chiamiamo esistenza. Trovo quindi inutile discutere di ciò che è giusto o sbagliato, di prendere posizioni troppo rigide, dedichiamoci prima come umanità a scoprire quale sia il vero motivo della nostra esistenza e forse fra 2.000.000 di anni torneremo sull'argomento per dividere ciò che è giusto da ciò che non lo è. Scusate l'atteggiamento un po' estremo dal punto di vista filosofico, ma io sono appassionato di astronomia, e visti da Giove vi assicuro che siamo molto insignificanti. ;-)

Scuola 08-14-2007 01:19 PM

Quote:

Originariamente inviata da forse (Messaggio 498)
Trovo quindi inutile discutere di ciò che è giusto o sbagliato, di prendere posizioni troppo rigide, dedichiamoci prima come umanità a scoprire quale sia il vero motivo della nostra esistenza e forse fra 2.000.000 di anni torneremo sull'argomento per dividere ciò che è giusto da ciò che non lo è.

Ciao "forse", presentati se hai voglia.
Trovo in parte corretto ciò che affermi, ma capisci che ci stiamo già dedicando a capire il motivo della nostra esistenza, insieme a tante altre cose che cerchiamo di capire e che forse non capiremo mai.
Non è che parlare di altro sottrae energie alle domande principali che sempre ci siamo posti: chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo e perchè.
Purtroppo, a mio avviso non è detto che fra 2.000.000 avremo le risposte, anche perchè la tecnologia ci ha aiutato in molti aspetti, ma in altri non ci aiuterà mai, saranno sempre al di fuori della nostra portata (ma qui stiamo andando in Off Topic).
Ciao

Abramo 08-22-2007 09:53 PM

Io ritengo che l'esaltazione dell'omosessualità sia un fenomeno sostanzialmente "mass-mediatico", un prodotto del "politicamente corretto". Credo che spesso gli omosessuali non lo "sbattano in piazza" e non abbian pretese di superiorità.
Penso che l'omofobia possa nasconder la paura di essere omosessuali ("bella scoperta!": mi direte) e sia da considerarsi un problema, al pari della misoginia e della misandria.
Son d'accordo con Carcapippo sulla sostanziale bisessualità umana, ma a mio avviso un conto è avere impulsi verso persone del proprio stesso sesso, un altro conto è quando questi impulsi diventano dominanti al posto da soverchiare quelli verso le persone dell'altro sesso.
Freud inseriva l'omosessualità nelle perversioni (al pari delle "parafilie"): ritengo normale che ci siano inclinazioni "devianti" (vedi l'esibizionismo, il "voyerismo" ecc.), ma credo anche che quando queste vanno non ad aggiungersi e a integrare, bensì a sostituirsi, al rapporto eterosessuale "canonico", sia il caso di ricercarne la causa…


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