Combattere l'anemia e le carenze di ferro nei vegetariani
 

Salve,
conosco alcune persone che mi hanno riferito di essere state vegetariane per un certo periodo della loro vita, ma di essere poi tornate a mangiare carne in seguito al riscontro di carenze di ferro. Ho letto già diversi articoli in rete ma la cosa non è molto chiara: vi chiedevo quindi se avete esperienze in merito, così da poter consigliare il da farsi a queste persone di modo che non debbano rinunciare ad una scelta così importante per se stessi, gli animali e l’ambiente.
Grazie mille

Innanzitutto non è vero che se una persona è anemica la causa sia da ricondurre alla dieta, soprattutto se vegetariana (in quanto ricca di ferro), ma potrebbe facilmente dipendere da altri fattori: per incrementare però l'assorbimento del ferro nell'alimentazione quotidiana si possono seguire alcune facili linee guida.
Il ferro contenuto nella carne, detto ferro eme, si trova in una forma che viene facilmente assimilato dal nostro organismo mentre il ferro non eme, contenuto negli spinaci,legumi, cereali integrali, frutta secca, prugne, alghe, bacche varie, radicchio verde, rucola, germogli ecc. (in generale anche tutti i frutti e le verdure colorate di rosso intenso sono molto ricchi di ferro) deve essere accompagnato ad altri elementi che ne permettono l’assorbimento (già solo una spremuta d'arance a fine pasto ne triplica l'assorbimento).
Questi elementi (acido ascorbico o vitamina C) sono contenuti infatti nella frutta (limoni, arance, agrumi, frutti di bosco, kiwi, fragole, pomodori, peperoni, ortaggi a foglie verdi ecc.) mentre l’assorbimento viene d'altro canto inibito dalla contemporanea assunzione di latticini, caffè, tè, cacao, alcune tisane ecc.
Anche l'esercizio fisico dopo mangiato aumenta notevolmente l'assorbimento del ferro.