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Vecchio 05-01-2009, 09:35 PM
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Buona serata a tutti, anche a quelli che si stanno divertendo in quel di Toscana.
Prima di tutto un caloroso augurio particolare a Paola ed Edo per il loro anniversario! Un anno fa, per voi, non si è solo coronato un sogno ma è cominciato un sogno, che vi auguro duri tutta la vita (lunghissima), e che realizzi tutti i vostri desideri.
Cara Laura, in effetti non so se la tosse sia o meno un effetto collaterale del sutent. Mi intendo di leggi e leggine, codici e codicilli ma non di medicina se non per l’esperienza che ho fatto in questi anni sulla mia pelle. Una cosa è certa: io non ho mai sofferto di gravi affezioni alle alte vie respiratorie né tantomeno ho mai avuto broncospasmi. Purtroppo in queste due notti, nonostante sembrasse tutto risolto, la tosse è tornata insistente provocando conseguenti notti insonni e trachea infiammata (penso che un girone qualsiasi dell’inferno è paradiso in confronto). Chiaramente mi riserverò di raccontare il tutto all’oncologo per far aggiungere questa ipotesi tra gli effetti collaterali del sutent.
Manuela, in effetti tuo padre si pone un quesito che difficilmente troverà risposta univoca. Per me soffrire, pur avendo una vita accettabile, vale la candela. Certo gli effetti collaterali sono dolorosi, ti stravolgono la vita e la sua qualità (almeno così come eravamo abituati a viverla) ma sappiamo veramente quanto possiamo sopportare? Forse è questa domanda, il voler conoscere questo limite che ci porta ad andare avanti, a sopportare il dolore ai piedi, alle ossa, ai muscoli, a mangiare pappette semifredde perché la bocca non sopporta altro ecc.ecc. o è solo il semplice fatto che nonostante tutto, nel bene e col male, vogliamo semplicemente vivere, anche accettando gli orribili e dolorosi compromessi che il sutent ci propina? Per me vale questa seconda ipotesi, ci sono troppe cose che devo e voglio ancora fare e vedere prima di salutare e spegnere la luce. Cerca di far fare un ragionamento simile a tuo padre e che, in tutta franchezza e sincerità, sia dia una risposta chiara.
Per quanto riguarda il freddo insistente ti ricordo, qualora non ancora fatto, che il sutent provoca il malfunzionamento della tiroide, sia ipertiroidismo che ipotiroidismo. Questo provoca freddo intenso anche a persone che normalmente, come me, erano stufe naturali anche in pieno gennaio (dormivo senza pigiama, con coperta leggera e senza riscaldamento, ora ho pigiama, riscaldamento ancora attaccato e trapuntina leggera). Per quanto riguarda la differenza tra sutent e chemio ritengo che la chemio distrugga le cellule tumorali (è citoriduttiva) e quelle collaterali per cui dopo un certo periodo le elimini quasi tutte, per cui per un certo periodo ci si possa anche fermare; il sutent invece non attacca direttamente le cellule tumorali ma blocca la formazione dei vasi sanguigni generati dalle cellule tumorali e dai quali queste si nutrono. È chiaro che se si smette l’assunzione del sutent l’angiogenesi riprende e le cellule riprendono a nutrirsi, a crescere, a proliferare ecc.
Io cominciai come quasi tutti con il ciclo a 50 mg che dovetti smettere dopo due settimane per l’altissima tossicità evidenziata sull’organismo e i disastrosi effetti collaterali che si manifestarono. Da allora ho fatto sempre cicli a 37,5; gli effetti collaterali, pur attenuati, ci sono sempre però, rispetto a prima, mi permettono una vita quasi tranquilla per le prime due settimane del ciclo. Parlatene con l’oncologo, forse troverete il giusto dosaggio ma non credo che si possa fare un’interruzione più lunga delle canoniche due settimane.
Un caro saluto a tutti, un abbraccio a Matilde e buona notte da Franco
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