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Vecchio 08-05-2008, 03:56 PM
albonf albonf non è in linea
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Buon giorno a tutti, quando non mi prende di scrivere, leggo, noto con grande piacere che l’attività qui non viene meno, quindi se qualche volta mi concedo qualche assenza, so di potere contare su di voi. Se questa fosse un’azienda, nel giro di poco tempo diventerebbe un impero grazie all’impegno di squadra che viene profuso da ognuno di noi!!

Tornando con i piedi per terra, rispondo a Bobo sul perché scelsi l’opzione sutent anziché l’operazione.
A dire il vero, il sutent era entrato prepotentemente nella mia vita ancora prima della 3° operazione, infatti, la mia oncologa mi mandò a colloquio con lo specialista che aveva la sperimentazione in atto, questi mi ricevette, mi visitò, (parlo di settembre 2005) mi illustrò quali fossero le potenzialità del sutent e senza tanti fronzoli mi disse che il sutent era si in grado di contrastare il carcinoma renale, ma non di combatterlo definitivamente, quindi con molta franchezza mi disse di effettuare tranquillamente la 3° operazione che solo dopo se ne sarebbe parlato per il sutent qualora ce ne fosse stato bisogno. Orbene, i primi di febbraio 2006 viene eseguita la 3° operazione, ne consegue la solita convalescenza. Rimessomi in sesto, mi ripresentai dalla mia oncologa, la quale senza battere ciglio, mi rispedì ancora presso lo specialista della sperimentazione, questi, mi rivisitò, guardò nuovamente la nuova situazione e mi disse:Sig. Alberto, so che potrei deluderla, purtroppo non posso accettarla nella nostra sperimentazione in quanto le norme non ce lo consentono, perché lei al momento non presenta alcuna malattia, cioè guarito. Mi sentii preso dai turchi, volevo protestare, ma non me la sentii, quel medico si era comportato troppo bene nei miei confronti, gli dissi soltanto, dottore, che paradosso assurdo, io dovrei augurarmi di ammalarmi di nuovo per potere accedere alla sperimentazione? Mi disse, non c’è assolutamente bisogno di questo auspicio, lei in circolazione per il suo corpo detiene miliardi di cellule provenienti dal carcinoma renale, non appena una si va a depositare in qualche posto la tac ce lo segnalerà e, solo allora potremmo iniziare legalmente la terapia.
Purtroppo, aveva ragione, dopo un paio di mesi, eseguita la tac, si evidenziava un nodulo al polmone destro di quasi 1 cm.
Ripreso un’altra volta dai turchi, mi rivolsi alla mia oncologa, la quale aveva già la missiva bella e scritta per la sperimentazione dove mi ripresentai per la 3° volta. Il gentilissimo medico oncologo, rivalutò il tutto e finalmente mi fece fare l’ingresso il 5-7-2006.
Ho scelto il sutent, perché dopo 4 operazioni complessivamente nel giro di due anni, una quinta, per quel periodo non so se l’avessi sopportata, tuttavia, rimane sempre come opzione di riserva nel caso di fallimento del farmaco. Fino ad oggi, su di me il sutent si è comportato benissimo, la lesione del polmone di un centimetro è scomparsa alla tac, ma permane un linfonodo al mediastino di 2 cm, cresciuto fino a 4 e poi assestandosi a due. La malattia c’è, non si discute, dovrebbe rimanersene buona buona per altri 35 anni, dite che ce la faremo? Ciao a tutti.
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