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Vecchio 12-11-2013, 02:18 PM
tony50 tony50 non è in linea
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ubicazione: pescara
Messaggi: 241
Wink

Franco, o Franco,
non mi lasci passare nulla. Ce l'hai con le ostie, con la mia ignoranza in materia nautica (io al massimo posso essere considerato navigato, ma non ho mai navigato nell'equipaggio di un natante); per quanto riguarda la confusione del nome è sufficiente che, sul forum, ti riferisci a me come tony50, mentre su facebook mi hai in chiaro.
Piuttosto, hai visto i nuovi, hanno sempre ritrosia a dire dove sono ubicati, si Alex, mi riferisco proprio a te, metti dove sei nel campo ubicazione così la mappa territoriale sarà sempre aggiornata.
Ma veniamo alle cose serie.
Alex
Non c'è un tempo in cui arrivano gli effetti collaterali, con il Sutent i miei primi cicli sono stati abbastanza "indolori", purtroppo con il prosieguo della cura diventano sempre più invadenti; se tua madre è una buona cuoca, molto probabilmente dovrà imparare a cucinare "a memoria" perchè non avvertirà più i sapori ed avrà il cavo orale aggredito dal farmaco. In ogni caso ogni individuo ha una risposta personale al farmaco.
Per quanto riguarda il mondo della medicina cerca di avere un approccio un po' distaccato; le case farmaceutiche sono attività produttive, la loro mission è quella di fare utili (legittimi), purtroppo quando il sistema sanitario, governato dai politici, addossa costi parassitari alle case farmaceutiche (rileggi, ad esempio, la storia Poggiolini), ovvero le stesse non effettuano tutte le necessarie sperimentazioni (riguarda, ad esempio, la storia del Talidomide) il risultato è una grossa patologia del sistema proprio sulla nostra pelle e nei nostri portafogli.
Per il resto tutti, con i pregi o difetti originari, propri o derivati dalla cultura dei valori (troppo spesso falsi) della società del nostro tempo, recitano il loro ruolo con maggiore o minore professionalità nello scenario della sanità.
Neanche i pazienti sono esenti da colpe, troppo spesso ci rechiamo (ed ancor di più ci siamo recati in passato) presso le farmacie come se fossimo al supermercato.
Che dire poi della variazione dei parametri di riferimento per le analisi: nuova consapevolezza per la salute delle masse oppure il tentativo di acquisizione di nuova clientela? E noi con le nostre abitudini alimentari errate stiamo diventando tutti a rischio. E gli inquinamenti (scegliteli, Taranto, la Terra dei fuochi, Cernobyl, Centrali nucleari in Giappone) non sappiamo più come farci del male.
E così, tra vizi e virtù, tra abusi ed indebiti arricchimenti, viviamo la nostra vita sperando sempre che non tocchi a noi.
Ma tra tutti ci siamo anche noi.
Benvenuto!
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