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Vecchio 06-26-2013, 12:00 AM
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Ciao Adriana, intanto mi scuso se ti rispondo solo ora ma, pur essendo io in pensione (da poco più di un anno) ho, per così dire, poco tempo libero. In effetti, anche dopo la scoperta del tumore e l’inizio della cura SUTENT (con tutti i suoi per niente gradevoli effetti collaterali), ho cercato di portare avanti comunque le diverse attività che svolgevo prima. Pratico regolarmente il nuoto per allenarmi a gare anche a carattere nazionale, sia in piscina sia in mare aperto, (nell’ ultima gara, domenica 26 Maggio scorso, 50 metri a stile libero, sono arrivato primo vincendo così una bella medaglia d’oro).
Un paio di volte alla settimana vado con amici a fare giri in bicicletta qua e là, nelle belle località che certo non mancano nella mia incantevole Liguria (Camogli, Portofino, Nervi, Loano, Bergeggi…). Inoltre, essendo io una “guida regionale di camminatori”, organizzo vari tipi di escursioni, cui partecipo. Naturalmente non possono mancare le rilassanti giornate al mare, anche d’inverno, in piacevole compagnia di mia moglie e di cari amici, con annesse le più o meno animate partite a burraco. Purtroppo per me, il momento meno piacevole, in tutte queste situazioni, è giusto quando si mangia e non già perché pratico l’alimentazione vegana ma “grazie” ai noti effetti collaterali del SUTENT. La cura azzera il naturale piacere al mangiare, di là dall’alimento che consumiamo e vale anche per: “Un arrosticino, la morbidezza di una ricotta appena fatta o cose simili”, che come asserito da Nicola in un suo recente post, dovrebbero essere per noi, ogni tanto, “una piacevole emozione e trasgressione”.
Adriana, ti ho fatto l’elenco di parte delle mie normali attività solo per dirti di dubitare che, il solo fatto di essere vegano o seguire un’alimentazione di questo tipo, sia indice di “una vita piatta, monotona, che ci allontana dagli altri quasi ghettizzandoci” (Nicola).
Mi fa molto piacere che nonostante i naturali dubbi che si hanno verso qualcosa di diverso, la tua curiosità ti spinga a porre delle domande per capire realmente di più, senza i pregiudizi e le falsità che, in maniera anche subdola ci trasmettono, solo per la tutela di interessi che sempre più spesso sono unicamente economici e di potere. Fai bene a voler conoscere in maniera semplice i pro e i contro che quest’alimentazione può comportare, soprattutto per persone seriamente malate come noi. Intanto, per rispondere alla prima tua domanda posso dirti che la mia alimentazione prima del cambiamento era quella che adotta la maggior parte degli italiani che, contrariamente alle nostre superficiali convinzioni, è sempre meno equilibrata e lontana dalla tanto osannata (solo a parole) “dieta mediterranea”. In realtà, la dieta mediterranea è una vera e propria filosofia, con uno stile di vita, nel complesso, molto più sobrio. La dieta vera e propria, è ricca di tutta la frutta e verdura di stagione (costa meno e ci fa meglio); di tutti i cereali integrali (da evitare possibilmente quelli raffinati che, se assunti in abbondanza, sono causa rilevante degli alti livelli di zucchero nel sangue); di tutti i legumi e frutta secca. Essa ci indica che la carne (di pesce, di volatili e di terra) e i formaggi, devono essere presenti il meno possibile sulla nostra tavola. Per i nostri nonni, il loro consumo, era riservato solo per le grandi occasioni (anche solo poche volte l’anno), per cui non potevano e non possono essere indispensabili al nostro organismo poiché per la maggior parte dell’anno, la dieta mediterranea ci dice di non mangiarli.
Com’è facile capire a questo punto, la dieta mediterranea è in pratica molto vicina a quella vegana. Basta eliminare quel poco di carne (di tutti i tipi) e di formaggio, che raramente ci concede e il latte (tranne quello materno). Oramai, per il latte e tutti i suoi derivati, anche la medicina ufficiale è arrivata alla conclusione scientifica che sono dannosi alla nostra salute, poiché causa conclamata di vari tipi di cancro, soprattutto quello alla mammella e alla prostata (t’invito a vedere su youtube il filmato tratto dalla trasmissione RAI “Elisir” sul latte; ospite nello studio televisivo una dottoressa, chiaramente non vegetariana e tantomeno vegana). Per quanto riguarda il quesito sulle proteine vegetali, come te stessa affermi, possono tranquillamente sostituire quelle di origine animale. Lo sapevi che in 100 g di semi di zucca o di pinoli, per esempio, c’è la stessa quantità di proteine contenute in 100 g di bresaola o di petto di pollo? La questione poi della differente qualità tra le proteine animali e vegetali, è semplicemente un falso problema, fidati (a disposizione per informazioni in merito). L’importante è variare molto gli alimenti da mangiare nell’arco della settimana e il problema è risolto; contemporaneamente alle proteine si risolve così anche il fabbisogno di: vitamine, carboidrati, sali minerali e fibre. E’ molto semplice no? Ad esempio in una salutare insalata si possono mettere: carote, finocchi, ravanelli, cetrioli, lattuga, peperoni,noci ecc… in infinite combinazioni da variare nella più assoluta libertà. Ti dirò di più, per non complicarsi inutilmente la vita, ti sconsiglierei, nell’eventualità, di seguire diete minuziose e pignole dettate da certi dietologi vegani che, come molti colleghi di diversa impostazione alimentare, impongono precise e complicate tabelle (se non rendessero un po’ difficili le cose, non ci sarebbe bisogno di loro; ovviamente salvo che in casi specifici).
Infine, per la birra e il vino vale un principio per così dire generale, quindi anche per la dieta vegana: l’alcol è sempre e comunque una sostanza nociva per il nostro organismo. Il mezzo bicchiere a pasto è comunque tollerabile, anche per i vegani.
Un grosso abbraccio Antonio

Ciao Mauro2012, ho avuto per almeno sei mesi febbre bassa tutte le sere, tenuta sotto controllo dal cortisone. Appena ho potuto l’ho eliminato per i noti effetti collaterali. Nello stesso periodo avevo una forte tosse che in alcuni momenti quasi mi impediva di parlare. Come ti ha già detto il “mitico” Franco, anche io ho usato inizialmente la Codeina e in secondo tempo ho preso Cardiazol Paracodina, piano piano la tosse è andata via.
Sono all’inizio della seconda settimana del quinto ciclo, il campanello di allarme è scattato, bruciore sulla punta della lingua, presto arriveranno tutti gli altri sintomi… Confermo che ho tutta l’intenzione di ridurre a tre settimane di terapia anziché quattro, fino alla prossima TAC, poi si vedrà…
Mauro se decidi di alimentarti in modo Vegetariano/Vegano, ricordati che oltre i cereali, verdura, ortaggi e frutta, come tu hai scritto, sono importantissimi i legumi, bisogna mangiarli spesso e variare il più possibile.
Ti auguro che le vacanze ti aiutino a superare tutte le difficoltà.
A Luglio per due settimane andrò in vacanza sui monti della Liguria a Santo Stefano D’Aveto, posto meraviglioso, grandi passeggiate sui monti…..
Un grande abbraccio Antonio
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