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Vecchio 01-16-2013, 10:57 AM
AngelaG AngelaG non è in linea
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"Sforzati di non farlo sentire malato" ...è quello che faccio ogni volta, ed è quello che sempre consiglio a mia mamma. Ma per lei è difficile farlo, perchè ogni volta che lo vede un pò assente si preoccupa enormemente. La storia dei bambini è vera, una mia amica ha un bambino di 4 anni, e ogni giorno và a trovarlo, appena vede il bambino si illumina!
In tutte le vacanze di Natale ho cercato di ricordare e di preparargli le cose che piu gli sono sempre piaciute, e infatti anche se non aveva appettito ciò che proponevo io lo mangiava sempre!
Si in effetti è la prima volta che si ammala seriamente..è sempre stato bene, cosi come non abbiamo mai avuto problemi di ogni tipo a casa, e quindi anche per mia mamma è difficile affrontare con mente lucida la situazione. Quando sei abituato bene e ti capita qualcosa di brutto non sei abituato a risolvere i problemi, questo vale per entrambi, forse io essendo piu giovane riesco meglio di loro in questo perchè ancora mi stò "formando" nella vita, non so se mi spiego, ecco perchè a casa mia me ne occupo io, o meglio me lo lasciano fare. Da subito, da quando l'abbiamo scoperto mi ci sono buttata in prima persona, perchè loro non sapevano affrontarlo, anche andare ad una visita o fare una tac non è mai andato da solo o con mia mamma perchè "non sono capace, vai tu"..e l'ho sempre fatto e lo faccio per loro e per me perchè è la mia famiglia ed è mio padre. E anche se sono sempre stata abituata a vederlo come un omone grande e grosso e mi arrabbio, dentro di me, quando lo vedo che non vuol reagire, cerco sempre di stagli vicino e di fargli capire che lui per me è importante e che sono felice che lui ci sia, anche se sta male, perchè per me lui non è un peso affatto. E lui lo sa, solo che alcune volte si fà sopraffare dalla malattia, e lo capisco. Chi non lo farebbe, non siamo mica robot?! L'importante è sempre riprendersi!

Io studio, pensa un pò, Psicologia. Avrei dovuto laurearmi l'anno scorso in gennaio, ma c'era l'intervento di babbo e tra tutte le cose che abbiamo affrontato ho dovuto lasciar perdere. Avevo già la tesi avviata, anche se la prof pare avermi abbandonato nonostante gli abbia spiegato che ho avuto problemi e la stò facendo in ambito penitenziario, sulla recidiva dei condannati, quindi sul perchè rientrano in carcere dopo aver fatto un altro reato uguale a quello per cui erano entrati la prima volta. Altrimenti avrei fatto volentieri una tesi in ambito oncologico, e mi sarebbe anche stata di aiuto. Ma è tardi e mi preme finire..inizialmente mi ero prefissata di laurearmi nella sessione di aprile, ma la consegna è ai primi di marzo, la tesi non è finita e devo risolvere il problema del relatore..quindi credo che slitterò a giugno.


Ho letto l'articolo sui farmaci, e continuo a pensare che è assurdo che in tutti questi anni di ricerca e di passi avanti si continuino a sfornare, grazie a Dio almeno quelli, solo farmaci che tamponano..e nessun farmaco che curi veramente.
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