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Vecchio 12-22-2011, 09:38 PM
Fioraia Fioraia non è in linea
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Caro Tommaso, io posso solo dirti che fù il Don a dirmi, quando si ritrovò in ospedale con il femore rotto dopo diverse traversie, di non voler sapere niente e di gestire tutto io con il suo oncologo...Gli dissi che quando avesse voluto sapere, di chiedere. Siamo andati avanti così per 9 mesi, lui a letto, sapendo che prima o poi il Signore l'avrebbe chiamato a stargli molto più vicino...ne parlammo a suo tempo, quando si sentì pronto. La sua, è stata una bella testimonianza, sempre pronto a confessare, a dir messa in sedia a rotelle, ad ascoltare chiunque venisse a trovarlo (ed erano in tanti!),a sostenere i suoi amatissimi scout, perché è riuscito a cogliere il "positivo" del suo essere nella "stabilitas".

Così come quella di Don Antonio Chiodo, di cui oggi abbiamo fatto il funerale:il Vescovo di Crema ha ricordato il suo affidamento a Dio del 7 ottobre quando chiese di ricevere l'unzione degli infermi in chiesa anziché a casa, con i suoi parrocchiani intorno a lui. Erano proprio molto uniti, il pastore con il suo gregge, e questo era il suo modo non di "esibirsi" ma di testimoniare a tutti come si muore, da Cristiani: affidandosi al Padre e circondato da tutti i suoi cari, le due cose, insieme. Don Antonio ci teneva molto a continuare a portare avanti il suo credo e questo è stato il suo modo. Non ti nascondo però che in camera caritatis, ogni tanto, veniva preso dallo sconforto e piangendo diceva che la vita è bella e che avrebbe voluto più tempo per continuare a viverla, se solo avesse potuto star meglio. Da don Antonio, c'era sua sorella che lo aiutava insieme a infermiere e medico del paese, molto bravi, soprattutto nelle cure palliative, quindi lui non oaveva dolori fisici e questo aiuta a essere, semplicemente, se stessi e ad essere disponibili agli altri...

Dire o non dire...credo sia importante non trasferire, per troppo tempo , tutte quelle paure e quelle ansie che sono nostre su chi ci sta a fianco, decidendo quindi per il "suo" bene mentre invece stiamo facendo il "nostro"...perché non è un percorso facile quello di accettare di essersi ammalati e dall'altra parte, che l'amato non stia bene....

Natale si avvicina...Il buio incombe ma vi sono già i segni, come la stella cometa, dell'aurora ancora nascosta...Mi consola il pensiero che anche in questo 2011, da qualche parte nel mondo, rinascerà un bambino capellone, una piccola capatosta, un giovane motociclista, ecc...
Erminio e famiglia ne hanno già avuto un assaggio con il meraviglioso nipotino!

Un abbraccio a tutti e tutte. Isa

PS: Franco, passata sta tosse? Elly, ti scrivo in privato! Dany, ti rendi conto del rischio che corri nel dichiarare che "cucini bene" in questa Piazzetta di SUPERGOLOSI?! Fortunato papà ad averti per figlia, così si lecca i baffi!
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