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Vecchio 10-18-2010, 11:27 PM
Fioraia Fioraia non è in linea
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predefinito salutoni

Cari tutti, qui si continua però a viaggiare, gozzovigliare, mangiare, bere, insomma, ohi, siamo appena ad ottobre e sembra proprio che il clima di vacanze estive non riesca a scalfire i vostri quotidiani! Eh eh cara Myta, le nebbie qui dalle nostre parti ci sono...e da parecchi giorni! A presto...

Monia, ho letto della tua cucciola e poi del post di Tommaso. Vorrei dire alcune cose, perché anch'io avendo prole al seguito, ho vissuto qualcosa di analogo sebbene in modo diverso.

Nel nostro caso, il Don era davvero come un nonno e mia figlia sapeva e vedeva che le sue condizioni erano serie. Una volta smaltito il primo colpo quando lui stette male, una volta ritrovato un pò di equilibrio interiore, io ne ho sempre parlato con lei,in modo chiaro e trasparente, però mettendo molto l'accento sulle cose belle che avevamo. Perché la verità è che quando la malattia entra in una casa, tutti i suoi componenti ne vengono colpiti e cambiano, per forza di cose.

Potresti dirle che siete fortunati, di stare insieme: tanti si separano per un niente!
Potresti farle sentire quanto per te sia importante e quanta gioia ti dia il suo aiutarti in casa, il suo esserci sempre: tante altre figlie sono capricciose e rompiscatole! Prendi il caso di Franco, sono già grandi eppure.... (scherzo...)

Noi poi avevamo attaccato un grande cartello ad esempio con scritto "Fratres, gaudete in Domino semper!" e ci eravamo imposti, ogni giorno, di fare qualcosa di piccolo ma di diverso. Quindi un giorno era il Mc Donald a casa con il Don che assaggiava le "schifezze" e lei che gli spiegava cosa stava per mangiare, un giorno era il cinese (stessa scena ma poi a lui fece proprio schifo....), un giorno era la gara di barzellette, un altro era chi indovinava prima le risposte del Milionario, ecc.... Non ci si riusciva ogni giorno poi chiaramente, ma ci provavamo lo stesso!

Ogni giorno donato, è già di per sé un regalo. Quando stiamo bene, ci sembra la cosa più normale del mondo e lo diamo per scontato. Quando invece la malattia entra in casa, non è più così scontato, pensieri e paure si fanno sentire e ci si rende conto di quanto invece ogni giornata trascorsa insieme sia speciale.

Io volevo che mia figlia, nel tempo, ripensando a quest'anno, si ricordasse non solo del Don ammalato a letto, ma delle risate, di quello stare insieme che ti scalda il cuore, del nostro essere "famiglia" pur senza essere parenti di sangue. Certo il Don era davvero grave, per carità, però credo che la paura dei nostri figli, si manifesti sempre e comunque. Credo altresì che ci sia proprio una fase (per lei fu intorno alla 5a elementare) in cui iniziano a pensare alla morte anche se tutti in famiglia stanno bene! Mi ricordo infatti che mi dava il tormento sul se fossi morta così, o se fossi morta cosa e poi addirittura su cosa avrebbe ereditato e come!!!!

Saprai agire per il meglio, insieme al suo babbo, come sempre. Siete una bellissima famiglia e tu sei, per come ti ho vista, una mamma premurosa. Lo eri già con tuo marito quel giorno, figuriamoci con la piccolina!!!

Un abbraccio a tutti e tutte ma alle Mamme, in modo particolare stasera. Baci. Isa
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