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Vecchio 06-15-2010, 06:46 PM
Fioraia Fioraia non è in linea
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predefinito non è proprio mio marito, ma insomma...

Rispondo io per prima caro Franco! Mi piace il tuo "vivere con uno come me". Mi piace perché il Don, in un certo senso, è un pò come te (ora Patrizia si sente male sul serio!!!). Seriamente.

Allora tu sai che lui non è mio marito, né il mio compagno, quindi TEORICAMENTE io potrei:
a) darmela a gambe senza troppe difficoltà
b) averne piene le palle per un "eccomi!" detto troppo impulsivamente
c) essere una masochista

Debbo dirti invece, in tutta sincerità, che ci sono:
a) dei momenti in cui vorrei darmela a gambe per un paio di giorni, tipo andare in montagna, cambiare aria, distrarmi, fare un bagno a mare, ecc...Ma non appena inizio a fantasticarci, mi dico che non mi godrei proprio nulla di tutto questo. Non per un senso di colpa, bensì perché mi sentirei proprio nel posto sbagliato al momento sbagliato!
b) dei momenti in cui ne ho le palle piene. Non di lui, ma bensì di troppe persone squisitamente inutili che entrano ed escono di casa, creando quindi un continuo movimento che mi disturba molto la vista. Sembra una cavolata, però doversi alzare ogni tre per due ad aprire alla porta, rispondere agli sms, rispondere a domande di chi entra o di chi esce, mi spiace, ma per me che tendo ad essere un pò eremita, è pesante! Di lui, anche quando chiama durante la notte, durante il giorno, ecc.., lo giuro, non ne ho affatto piene le scatole. Anzi.
c) dei momenti in cui mi chiedo se sono varata alla Santità o al masochismo. Scherzo!

Il fatto è che per chi è ammalato, è più difficile capire tutto questo. Forse perché tu ti vedi ogni tanto come un peso, una sorta di palla al piede, e quindi facciamo, tutti, molta ma molta fatica ad accettare di essere anche Figli oltre che Genitori, Adulti, Lavoratori, ecc.... Quello che voglio dire, è che è più difficile, almeno mi sembra, accettare l'aiuto di qualcuno piuttosto che darlo. Quindi, mi spiace, ma la domanda ora è : Caro Franco, com'è vivere invece con noi? con noi che pretendiamo che tu beva, che tu faccia i controlli, con noi che ogni tanto ti guardiamo apparentemente discretamente per vedere se va tutto bene, con noi che ti diciamo di mangiare più frutta, o più carne, insomma, con noi che siamo spesso delle belle rompipalle??!

Dulcis in fundo: tornassi indietro, al 13 agosto di un anno fa, pur sapendo, rifarei tutto. Perché questi mesi trascorsi insieme, sono stati, sia per me che per il Don, una manna caduta dal cielo, dal punto di vista affettivo, spirituale, per la nostra amicizia, per il nostro conoscerci reciproco ed individuale. Questo lo dico io ma lo ha detto anche lui. Bisogna solo imparare a vedere il bicchiere mezzo pieno (e non solo e sempre mezzo vuoto!), come del resto, mi dicesti di fare tu proprio lo scorso anno!

Un abbraccio grande e tanti auguroni di buon compleanno a Patrizia, donna eccezionale, sposa di un uomo altrettanto eccezionale!
Isa
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