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Vecchio 06-15-2010, 04:59 PM
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Carissimi amici ciao a tutti. Oggi sono andato alla visita di controllo endocrinologica per valutare la situazione del surrene superstite alla luce del’ultima tac. La dott.ssa che mi segue solitamente si è dimostrata subito un pochino perplessa quando ha esaminato la tac; ha chiamato il professore; hanno letto e riletto il referto, hanno guardato le lastre al PC ed alla fine il prof. Ha detto:”Concordo”….. Ma su che cosa penso io? Più spaventato che perplesso. Alla fine ecco il responso:” secondo noi molto probabilmente si tratta di una formazione con conformazioni adipose e formazione nodulare di tipo corticale, cioè di un tumore benigno”. Ovviamente sono molto sollevato, lo potete ben immaginare anche se persistono dei dubbi sull’effettiva natura di quella che per due anni è stata per me, e per gli oncologi, una metastasi che occupa il surrene per un terzo. Si rimanda a settembre (non sono stato promosso) con nuovi esami sulla funzionalità surrenali e nuova tac. Per ora mi accontento così. Ho presentato questa notizia come regalo per il compleanno di mia moglie: domani compie i suoi primi e splendidi 50 anni…… non ha gradito molto non per la bella notizia ma perché odia questo compleanno; non vuole compiere 50 anni!!!!! Gli ho detto che per me non importa, facciamo finta che sono 40.…. Passiamo alle cose serie. Ultimamente ho avuto vari episodi di “mancanza d’aria”, affanno respiratorio, tachicardia e una stanchezza tale che non riuscivo ad alzare le braccia neppure per mangiare. I valori della pressione erano più o meno regolari (125 su 80) ma nonostante il riposo non riuscivo a muovermi se non con grande fatica. A causa di ciò non sono potuto uscire molto e non ho potuto approfittare delle poche giornate di sole che abbiamo avuto la settimana scorsa. Durante i pomeriggi di riposo forzato anche Patrizia rimaneva a casa forzatamente per non lasciarmi solo, nonostante gli dicessi di uscire ugualmente. Durante questi pomeriggi mi sono domandato tante volte quanto dolore o pena provocassi in lei; quanto era gravoso il sacrificio che, involontariamente, le chiedevo o imponevo. Lei è una persona gioiosa, amante dell’aria aperta, delle passeggiate a piedi o in bici, del sole e del mare, del ballo e delle serate in compagnia. È esattamente quello che piace anche a me ma che per varie cause (piedi e mani rotte, affanni vari ecc.) non posso fare in determinati periodi. A questo punto chiedo a voi, mogli e donne che accudite i vostri cari, Elly, Ernestina, Michy, Lucy, Giulietta, Myta, Isa ecc.: com’è vivere accanto ad uno come me, cosa provate, cosa sentite, a cosa rinunciate, cosa volete dirmi e non avete il coraggio di dirmi…..
Da parte mia dico a Patrizia, Myta, Elly, Lucy, Giuly ecc. che io lotto contro il male non solo per guarire, che resta il sogno ultimo, bensì per vivere; per guadagnare ogni giorno un giorno in più da passare con te. I mali, le sofferenze e le torture che mi impongo con le varie terapie sono nulla in confronto alla gioia che mi procura il trascorrere il mio tempo, forse il mio ultimo tempo, con te; alla gioia che provo ogni mattina, quando mi sveglio e ti ritrovo accanto a me. Per questo io vivo e vivo intensamente…. Ora basta
Cara Elena, purtroppo gli effetti collaterali non regrediscono però nemmeno peggiorano. Si ripresentano ad ogni ciclo e spariscono durante le pause. Anche io dalla seconda settimana alla quarta e oltre non riesco a camminare e non posso prendere in mano nulla di un certo peso, ma non riesco nemmeno a stringere le dita delle mani per cui ho difficoltà anche con coltello e forchetta, nell’ allacciarmi scarpe, calzoni o camicie o nell’infilarmi calzini. Coraggio e tantissimi auguri per il piccolo nuovo arrivato.
Carissima Ernesta come e quando mai potremmo dimenticare te e Severino. Siete sempre nel mio cuore e nei miei pensieri. Un caro abbraccio ad entrambi.
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Un carissimo saluto da Franco
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