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Vecchio 12-02-2009, 11:53 AM
Fioraia Fioraia non è in linea
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Cara Dany, grazie del lungo post! La situazione che descrivi, è davvero molto comune. Debbo dirti che il Don, essendo amato come il "Vescovo del Popolo", è sempre circondato da tante persone e visite, quindi da questo punto di vista, sono contenta per lui. Certamente si facciamo 100 la gente che conosce, queste sono forse 5! Ma comunque, meglio piuttosto che niente!
Le frasi che hai riportato, sono ahimé molto comuni, in tutti i settori, in tutti i ceti, in tutti i mestieri. Sembra davvero che la malattia sia vissuta ancora oggi come qualcosa "da non vedere". Peccato...per tutti coloro che vivono tanto superficialmente i rapporti! Come te, anch'io credo nell'amicizia, ma in quella seria, che regge i contrasti, i dissapori, le discussioni e si fonda sull'affetto profondo, sulla sincerità, sulla vicinanza, sull'esserci insomma, sempre e comunque per l'altro o l'altra. Il resto, sono conoscenze da "buongiorno e buonasera".

Il mio post di ieri puntava il dito un poco sui "tecnici", ovvero persone che dovrebbero essere decisamente più abituate agli ammalati. Poi come sempre la notte porta consiglio e quindi, da stamani, abbiamo fatto richiesta di tornare all'Ospedalizzazione Domiciliare, lasciando invece l'Assistenza Domiciliare. In un primo momento, avevamo scelto l'ADI perché ci forniva il servizio di igiene che per noi era fondamentale visto che il Don aveva un femore rotto. Ora che invece si muove molto meglio, mi rendo conto che se lo lavo io, per le 9.00 abbiamo finito e siamo belli che pronti ad iniziare la giornata, altrimenti, spesso, dobbiamo aspettare le 10.30 (che ovviamente non aspetto...e quindi gli lascio solo la maglietta da cambiare...). Annalisa essendo uscita dall'ADI, potrebbe passare la sera per la medicazione al piede, quindi, che ci stiamo a fare? Ci servirà più probabilmente la reperibilità di un medico 24 ore su 24, qualora dovesse non star bene, avere qualche necessità. Quindi ecco un altro cambio di rotta. Sorella convinta, Annalisa convinta e Don convinto, ho avvisato il nostro medico di base di fare la richiesta.

Questo racconto non per dire "Oh che genio che sono!" (anche se lo penso sotto sotto...)ma per dire che bisogna sempre muoverci, anche noi, come familiari e come pazienti, per avere continuamente il servizio che più ci è utile, in quel determinato periodo. Restare fermi, statici, a volte, non serve...

Vi saluto! E' arrivata la lavatrice (perché qui mi ero un pò rotta di lavare tutto a mano o di vedere sua sorella che andava e veniva in bici con i borsoni!).A dopo!
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