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Vecchio 05-17-2009, 12:55 PM
Fioraia Fioraia non è in linea
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Cara Purpose , grazie della tua risposta e grazie anche a 2525Pet
Siamo stati prima al Policlinico a Milano, in urologia, dove gli era stato tolto il rene. Poi dopo qualche anno, siamo tornati al Policlinico, questa volta per le metastasi ai polmoni. Dopo una biopsia veramente pesante come intervento per lui (con qualche costola incrinata..), avuta la certezza che erano proprio metastasi, poi abbiamo scelto di fare la terapia con l'ospedale di Casale. La ragione di questa scelta, è stata principalmente la vicinanza e il fatto che, essendo una struttura più piccola, in caso di necessità, era più semplice. Devo dire che lì ci troviamo bene, l'oncologo che lo segue è molto attento a mantenere l'equilibrio tra terapia, malattia e qualità della vita. Purtroppo questo colesteastoma all'orecchio, è una cosa che è saltata fuori da un'otite super prolungata negli anni, che si era evoluto nel silenzio e con la terapia, evidentemente, è saltato fuori. Ma per tre mesi, niente più Sutent!

A proposito del Sutent, lui era partito con un dosaggio 50. Dopo 4 settimane, ridotto ad un cencio, siamo passati ad un dosaggio 37,5 ed è andata meglio anche se sempre molto provato. Il suo dramma è che....NON BEVE UN CAVOLO!!.
Prima del colesteatoma, l'oncologo aveva deciso di proseguire con il dosaggio 25....Ora mi sa che si dovrà riprendere a manetta!!

Ad ogni modo, io trovo molto difficile questo precario equilibrio..Dico precario equilibrio perchè mi rendo conto che la terapia ti inquina terribilmente da un lato e dall'altro ti può aiutare a guarire, ma il rischio di star peggio proprio con la terapia, c'è. Ho perso una mia cara amica di 40 anni lo scorso anno, che era devastata dal tumore, tra intestino, utero, infine fegato...ma ha patito così tanto gli effetti delle terapie (niente Sutent)...Per questo sono contenta di questo oncologo, perchè vedo che cerca l'equilibrio per il paziente, non vede solo il tumore, o la positività della terapia sul tumore, vede proprio il paziente e la sua vita. Credo sia una rara qualità..

Grazie a tutti, pian piano inizierò a conoscervi e a conoscere le Vs storie, chi siete, anche aldilà della malattia, no? Un grande abbraccio
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