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Mov. Libero 11-27-2007 09:17 PM

Sicurezza: un concetto da non affrontare con superficialità!
 
Le tristi vicende avvenute le scorse settimane, aventi ad oggetto la SICUREZZA e l’Ordine Pubblico, hanno avuto gran cassa di risonanza da parte degli organi d’informazione nazionali. Salto la troppo facile polemica su cosa significhi veramente, nel nostro Paese, fare informazione (sarà corretta…? Sarà indipendente….? Non sarà dis-informazione….?) e, con queste poche estemporanee righe vorrei suscitare alcune riflessioni, soprattutto da parte di persone che, dotate di normale intelligenza, hanno principi, ragionano e valutano ancora con la propria testa, non delegano altri a farlo. Il concetto di Sicurezza (etimologia dal Latino “sine cura”, cioè senza preoccupazione) è troppo vasto per essere affrontato con superficialità: io potrei esprimere la mia idea, altri 100 esprimerebbero altrettante idee o concetti in contrasto, magari arriverebbero anche parolone ed insulti, senza concludere un bel niente (vabbè, anche questa è democrazia!). Vorrei però chiarire un punto saldo: per discutere occorre conoscere l’argomento, sentire i punti di vista di più parti (la verità non è quella di chi sa fare la voce grossa), avere, cioè, più elementi a disposizione per valutare e trarre una conclusione. Per chi volesse “ascoltare anche l’altra campana” vorrei suggerire la lettura dell’inserto “La Domenica di Repubblica” del 25 u.s., specificamente da pagina 31 a pagina 33 (Vita da Poliziotto), in cui vengono riportate - udite udite, senza altri commenti - le testimonianze di 3 poliziotti del Reparto Mobile, impegnati nel difficile ed ingrato compito di “ordine pubblico” . Da ciò si evince che, prima che poliziotti, essi sono uomini e cittadini, con le loro paure, i loro dubbi, i loro pensieri verso una società che li paga (poco e male) per essere difesa e sentirsi, forse, più sicura. Dopo la breve lettura, forse, ci si penserà un po’ prima di gridare “Sbirro di m…!”

Elezioni 11-28-2007 04:55 PM

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Originariamente inviata da Mov. Libero (Messaggio 1962)
Le tristi vicende avvenute le scorse settimane, aventi ad oggetto la SICUREZZA e l’Ordine Pubblico, hanno avuto gran cassa di risonanza da parte degli organi d’informazione nazionali. Salto la troppo facile polemica su cosa significhi veramente, nel nostro Paese, fare informazione (sarà corretta…? Sarà indipendente….? Non sarà dis-informazione….?) e, con queste poche estemporanee righe vorrei suscitare alcune riflessioni, soprattutto da parte di persone che, dotate di normale intelligenza, hanno principi, ragionano e valutano ancora con la propria testa, non delegano altri a farlo. Il concetto di Sicurezza (etimologia dal Latino “sine cura”, cioè senza preoccupazione) è troppo vasto per essere affrontato con superficialità: io potrei esprimere la mia idea, altri 100 esprimerebbero altrettante idee o concetti in contrasto, magari arriverebbero anche parolone ed insulti, senza concludere un bel niente (vabbè, anche questa è democrazia!). Vorrei però chiarire un punto saldo: per discutere occorre conoscere l’argomento, sentire i punti di vista di più parti (la verità non è quella di chi sa fare la voce grossa), avere, cioè, più elementi a disposizione per valutare e trarre una conclusione. Per chi volesse “ascoltare anche l’altra campana” vorrei suggerire la lettura dell’inserto “La Domenica di Repubblica” del 25 u.s., specificamente da pagina 31 a pagina 33 (Vita da Poliziotto), in cui vengono riportate - udite udite, senza altri commenti - le testimonianze di 3 poliziotti del Reparto Mobile, impegnati nel difficile ed ingrato compito di “ordine pubblico” . Da ciò si evince che, prima che poliziotti, essi sono uomini e cittadini, con le loro paure, i loro dubbi, i loro pensieri verso una società che li paga (poco e male) per essere difesa e sentirsi, forse, più sicura. Dopo la breve lettura, forse, ci si penserà un po’ prima di gridare “Sbirro di m…!”


Da noi abbiamo questi casini soprattutto agli stadi, in Francia pure non aspettano che un minimo avvenimento per dare fuoco a tutto.
Ma dove andremo a finire?
E' il malessere della società che da vita a tutto questo...

canale 12-31-2007 06:49 PM

Quote:

Originariamente inviata da Mov. Libero (Messaggio 1962)
Dopo la breve lettura, forse, ci si penserà un po’ prima di gridare “Sbirro di m…!”

Certo che le persone che gridano queste frasi, dimostrano tutta la loro ignoranza dal momento che non capiscono la vera funzionalità della polizia: difendere il cittadino!


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