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cucletta 10-19-2009 12:13 AM

Come informare, far capire a mia madre il suo stato terminale
 
Abbiamo nascosto a mamma il suo stato terminale. Fino a due mesi fa era al corrente di tutto in ogni minimo dettaglio... ma quando sono comparse le metastasi, dopo 6 mesi di ospedale e 9 interventi devastanti ( ferite sempre aperte, due nefrostomie, emorragie tec ec ) mio padre ha deciso di non dirle nulla. Da quel giorno è iniziata la mia angoscia in quanto io ritengo invece che sia giusto informarla. Ogni giorno mi chiedo se ha capito, penso a come fare a farglielo capire senza tradire mio padre.. am cosi tradisco lei.

Ho letto di un post di un utente Franco coon dei consigli? dove lo trovo? qualcumi puo' aiutarmi? Con mamma ho un rapporo bellissimo , amiche intime e da sempre confidenti.. e questo tradimento mi sta devastando. Peri edici rimane ppochissimo tempo...
daniela

LAURA64 10-21-2009 03:47 PM

Chi ti parla ha già perso suo padre. Il Franco che cerchi altri non è che 2525pet. Lo trovi nella discussione sul Sutent, una della discussioni più calde di questo forum. Fai bene a rivolgerti a lui perchè persona saggia e sensibile. Capisco però anche la posizione del tuo papà. Ma davvero tu credi che lei non se lo immagini? Se siete così complici ed amiche forse lei ha già intuito, dai tuoi imbarazzi, dal tuo arrampicarti su altri argomenti, da tante cose. E forse gioca al tuo stesso gioco: a vivere gli ultimi momenti cercando di non dar pena a nessuno. Forse. Non è facile prendere una decisione. Segui il tuo cuore.
Auguro a te e tuo padre una distacco dolce e senza sofferenze perchè il problema è per chi resta: loro in realtà, dopo, sono felici di andare.....
Un grande abbraccio.

cucletta 10-21-2009 06:16 PM

..è il mio grande dubbio. Da due mesi , lei sempre cosi' attenta sulla sua malattia non ho piu' chiesto niente.
Purtroppo da quasi una settimana non è piu' lucida. Per i medici non è uan questione di farmaci in quanto le dosi di morfina non sono variate e non sono nemmeno grandi. Loro dicono che probabilmente si sta estraniando da tutto.

Guarda fisso il tetto con i suoi occhioni blu senza battere ciglio e non risponde a nessuna domanda se non per dire ogni tanto ahi o per non essere pulita ( da 8 mesi è immobilizzata a letto ).

Io penso che lei abbia intuito perchè nelle sue condizioni è impossibile che non abbia capito... Io pero' ogni volta che la guardo negli occhi sento di tradirla e di lasciarla sola... ho paura!

Mamma ha 63 anni.. poco fa con mio padre siamo andati ad accordarci per il posto al cimitero ( i miei ancora non ci avevano pensato !!!! ) e tra qualche minuto devo accompagnare mio padre dal cardiologo dati i suoi tre bypass ed i suoi dolori continui al petto.


Grazie per avermi risposto, mi sento meno sola.

2525pet 10-22-2009 07:35 PM

Cara Daniela sono profondamente rattristato e dispiaciuto per lo stato di tua madre. Sono cose strazianti da vivere ma sono anche cose che vanno affrontate in serenità e, se possibile, con normalità. Giustamente tu mi puoi dire che vivere la morte, l’agonia di una madre non può essere una cosa normale da affrontare, specialmente con serenità però la morte, come la vita, la malattia e tante altre cose (belle e brutte) sono solo fasi della nostra esistenza; fasi transitorie che servono a prepararci allo stato definitivo, quello spirituale e non corporeo che ci attende, tutti, prima o poi. Il nostro compito su questa terra è quello di vivere in modo tale da essere ricordati, bene, da chi rimarrà a compiangerci. Io sono sicuro di non arrivare ad una età tarda (ho 56 anni), il male mi ha colpito 10 anni fa sia mia madre che mio padre sono morti alla soglia dei 60 anni sempre per tumore. Questo non vuol dire che mi sono rassegnato, anzi…. Questa consapevolezza mi ha dato la spinta per vivere in un’altra maniera, mi ha fatto capire quanto sia importante il tempo e come non ne abbiamo abbastanza per perderci dietro a stupide mete. Ho cercato, e cerco ancora di fare tutto ciò che non ho potuto fare prima, quando lavoro, impegni e stupidità mi portavano a credere di essere importante e indispensabile, o meglio mi portavano a credere di avere tanto, tanto tempo davanti a me per cui potevo permettermi il lusso di rimandare una serata con i miei ragazzi, una cena con mia moglie ecc. Ora mi rendo conto che il tempo passato e perduto non tornerà più e che le occasioni perse sono perdute per sempre. Mi piace il tuo stile, mi piace immaginare un figlio complice ed amico del genitore e capisco quanto tu ti senta divisa tra il sentimento di amore verso tua madre e quello di lealtà verso tuo padre. Pensa però che tua madre, che immagino donna forte e coraggiosa (ci vuole tanto coraggio per combattere un tumore devastante ed affrontare 9 interventi), non è per niente stupida (scusami la parola) e qualcosa avrà certamente intuito. Non credi che non sapendo tutta la verità pensi di avere ancora abbastanza tempo per fare, per dire ciò che vorrebbe? Non pensi che tu, o tuo padre, dopo vi potreste pentire per non aver potuto godere della sua sincerità, della sua schiettezza o di non aver potuto partecipare, con lei ancora lucida e partecipe, alla sua tristezza piangendo accanto a lei e di non averla potuta consolare senza parole vuote o di circostanza? Io ho sempre voluto sapere tutta la cruda verità sul mio stato di salute, agli inizi come adesso e non voglio essere preso in giro o compatito. Sono un uomo con tutta la sua dignità e credo che questa non debba essere mai negata a nessuno, nemmeno ad un malato terminale perché ognuno di noi è libero di disporre della propria vita, e della propria sofferenza, come meglio crede, anche decidendo di interromperla prima del previsto se questo serve a conservare integra la propria dignità. Prima avverti tuo padre e poi parla con tua madre, dai libero sfogo alla tua disperazione e dopo vi sentirete tutti più sollevati e pronti ad affrontare serenamente il periodo che vi attende. Servirà ad elaborare e metabolizzare il futuro lutto meglio e prima. Infine permettimi di esprimere il mio più vivo apprezzamento per la tua lucidità in un momento così tragico: riuscire a pensare al loculo quando tua madre è ancora viva rende onore alla tua intelligenza e razionalità. Coraggio e stagli ancora più vicina, ricorda che lei non se ne andrà, cambierà solo stato e il suo ricordo ti accompagnerà sempre. A te e tuo padre dedico una poesia stupenda di Henry Scott Holland:
La morte non è niente:
sono solo scivolato nella stanza accanto: Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo l’uno per l’altra lo siamo ancora.
Chiamami col nome che mi hai sempre dato.
Parlami nel modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
Pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La vita conserva il significato che ha sempre avuto:
È la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Che cos’è la morte se non un accidente trascurabile?
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Ritroverai il mio cuore.
Asciuga le tue lacrime e non piangere se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.


Scusa se sono stato prolisso. Un caloroso abbraccio a te ed un bacio a tua madre. Franco

Fioraia 10-22-2009 09:12 PM

Cara Daniela,

mi chiamo Isa. Io adesso "convivo" con un sacerdote, malato terminale, di tumore. Tumore al rene, poi metastasi polmonari e poi metastasi ossee. Quando, quest'estate, è stato decretato il suo stato e abbiamo quindi interrotto definitivamente le terapie e iniziato con la morfina, abbiamo scelto di non dirgli nulla. Poi mi sono venuti i tuoi stessi dubbi e scrupoli, ma inizialmente, mentre era ancora in ospedale, è stato lui a chiedermi, espressamente, di non dirgli nulla e di occuparmi io di tutto, di parlare con i medici, di sentire l'oncologo e decidere il da farsi. Oggi, da quando è a casa, circondato dai suoi affetti, pian piano, prende consapevolezza. Non gli andiamo a dire la nuda e cruda verità, ma neanche balle. Non minimizziamo il suo stato, ma nemmeno gli togliamo ogni speranza. Non so come spiegarlo, ma in realtà, è un dialogo che ogni tanto inizia, poi è lui stesso a interromperlo e cambiare discorso. Lui, secondo me, sa benissimo di essere terminale. Quello che invece forse ancora non sa, è:
1. come gestire la cosa fra se e se (stare inchiodati in un letto a chiedersi "quando?" non è facile)
2. come gestire poi la cosa con tutti noi
Credo che abbia scelto di giocare la sua "Finale di Campionato" e se lui resta in campo a correre, allora lo stesso facciamo noi.
Credo che qualsiasi scelta tu abbia fatto, tu l'abbia fatta per amore, per proteggere tua mamma ed evidentemente, questo è stato il tuo modo. Il modo di sua figlia. E di sicuro, va bene così. Stai tranquilla, serena, di questo lei ha bisogno essenzialmente. Ti abbraccio, mi dispiace davvero tanto e ti sono vicina. Isa

dany 10-23-2009 09:40 AM

Cara Daniela, quando ho letto il tuo grido di figlia disperata mi sono venuti i brividi. Capisco il sentimento che provi pensando di tradirla, ma sicuramente non la stai lasciando sola. Lei sicuramente avverte la Vostra vicinanza e il vostro affetto, e sicuramente ha capito cosa sta per accadere, ma credo che certe cose non ci sia bisogno di sottolinearle, a volte uno sguardo sa esprimere molto meglio delle parole i sentimenti che legano le persone. Grida pure il tuo dolore se questo ti può aiutare a stare meglio, ma con lei cerca di essere il più serena possibile. Con lei hai condiviso questo sentiero doloroso, e ora devi essere forte anche per lei. Io ho 46 anni, sono figlia unica, mia madre ha 68 anni e una metastasi ai linfonodi di un cancro renale, mio padre di anni ne ha 70 ma da quarant'anni non è più autosufficiente per un trauma subito ad una gamba, aggiungiungo che abito a 23 km di distanza, che mio marito è figlio unico e che quindi sono "sola a gestire il gestibile". Si il gestibile, perchè certe cose, come lo sconforto, la pena o la disperazione non puoi gestirle, puoi farle uscire dalla tua bocca, se ci riesci, se hai la forza ... e la forza in certi momenti è l'unica cosa che ti rimane, prchè quando si sono affrontate certe cose, si è diventati GRANDI.
Un enorme abbraccio, e che la forza sia con te.
Daniela

cucletta 10-23-2009 05:14 PM

Franco,Isa,Daniela grazie per avermi dedicato del vostro tempo.

Il mio cuore dal 18 agosto,giorno della Tac, mi dice di essere completamente sincera con mamma. Mi padre ed altri parenti mi hanno convinta dicendomi che era meglio aspettare di rientrare a casa per dirle tutto, avendo loro paura che mamma si lasciasse andare in un letto di ospedale ( siamo stati per 6 mesi a Firenze; noi viviamo a Catania).

Una volta a casa, abbiamo atteso che i fratelli e sorelle di mia madre potessero venire a salutarla ( la mia mamma è Greca ) e mio padre si era ne frattempo convinto che se lei avesse mantenuto la speranza insieme una buona terapia del dolore le avremmo potuto regalare qualche giorno sereno, almeno seduta in carrozzina,giusto per dare un senso ad ai 9 interventi )

Non è andata cosi'... il dolore non le ha permesso di stare seduta ed è rimasta immobile nella stessa posizione di prima, dal giorno del primo intervento.

So per certo che lei in cuor suo sa del peggioramento ,ma Franco mi ah letto nel cuore.. Chi siamo "noi" per decidere cosa è meglio per lei? Solo lei sa. Solo lei sa se vuole continuare a lottare oppure lasciarsi andare. Ritengo che le energie che impiega per combattere adesso siano indirizzate nella direzione sbagliata. Solo lei ha il diritto di scegliere come trascorrere il suo ultimo tratto di vita qui e trovo che sia una cattiveria farla andar via senza averle dato la possibilita di sapere cosa esattamente sta succedendo. Andarsene con la sensazione di aver capito ma senza poter comunicare il proprio dolore,rabbia,tristezza con le persone che lascia, non fa sentire terribilmente soli? Non è piu' "umano" poter chiudere gli occhi consapevomente?!?! Questo è quello che vorrei io , lei!?!??! Io penso di si. Ma son Sola.

Stanotte, le ho detto tutto in un sogno. Mi ha sorpreso.

Franco Grazie per la poesia e grazie per avermi trovato mentre ti cercavo...

Ho provato a parlare con gli altri, ma nessuno mi ascolta. Mi rispondono che la faremmo soffrire troppo e che se per caso lei ha gia' capito non dira' nulla a noi e quindi dobbiamo lasciare tutto cosi'.

Sto con lei ininterrottamente da tre mesi, da quando ho preso l'aspettativa e mi sono ritrasferita dai miei,e cerco tutte le volte che le sono vicina " da sola ", di comunicarle tutto il mio affetto e tutto il mio amore e di trasmetterle con gli occhi ,con le mani. con piccole frasi, quello che non posso dire a parole.

Qualche istante fa' mi guardava con i suoi occhioni che sono diventati penetranti e puri e mi sono entrati dentro... ho pregato che "vedesse".

Da quando abbiamo campiato la terapia del dolore ( a proposito il medico che l ha prescritta è sparito!!! ma si puo' essere cosi disumani!?!??! ) non è piu' lucida. Fatichiamo a strapparle qualche risposta su cose pratiche, cibo, dolore etc.. e non so come approcciarmi a lei. Ogni tanto mi ascolta, nel senso che risponde, solo quando le sussurro nell orecchio, mentre se le parlo normalmente mi fissa senza nessun cenno. E' terribile.

Ora che la comunicazione è molto ma molto difficile come parlarle e dirle tutto?
Ho letto un libro che ho trovato molto interessante ( La morte amica) dove veniva spiegato come delle volte la confusione e lo stordimento possono derivare proprio da questo non sapere, o meglio dalla convergenza di cio' che c'è fuori ( cura, parenti, medicine speranza, muro) e cio' che si sente dentro. Chissa' magari se sapesse si potrebbe "svegliare" e soprenderci con la sua voglia di lasciarci dignitosamente invece di spegnersi immediatamente come pensa papa'.

Scusatemi per il lungo sfogo, ma questa cosa mi sta angosciando ogni singola ora.

Torno da lei.

2525pet 10-23-2009 05:57 PM

Coraggio Daniela, FALLO.........

Fioraia 10-23-2009 08:35 PM

Cara Daniela, ti sono vicina con il cuore e la preghiera....

dany 10-24-2009 08:00 AM

Cara Daniela, devi fare quello che credi sia meglio per lei, perchè il rimorso di non aver fatto tutto quello che il tuo cuore di detta, non ti morda la mente.
Davanti alla vita, alle scelte che derivano dal vivere, penso che tutti quanti siamo soli e in certi momenti la consapevolezza dell'esserlo ti lascia sgomento.
Se credi in Dio la fede ti sarà d'aiuto. Fai ciò che ti senti.
Un abbraccio fortissimo.
Daniela

LAURA64 10-27-2009 01:01 AM

Hai visto Daniela quanti amici ti son venuti a trovare? Come dice anche Domenico, in fondo ..... NON SIAMO COSI' SOLI......

Coraggio, carissima, siamo con te e la tua famiglia; siete presenti nelle ns. preghiere.
Dai un bacio da parte nostra alla tua mamma dagli occhi blu.
Ci fai sapere come si chiama?
Ti abbraccio forte.

cucletta 10-28-2009 09:36 AM

Costantina : )

2525pet 10-28-2009 02:41 PM

Ciao Daniela, come sta tua madre? Un caro saluto. Franco

LAURA64 10-31-2009 08:49 PM

Ciao Daniela
 
Costantina come sta? Ha riacquistato un po' di lucidità o la vedi sempre assente? Noi speriamo sempre nella rimodulazione del dosaggio dei farmaci da parte dei medici. Isa ci ha riferito che il Don - così chiamiamo affettuosamente il sacerdote che lei assiste amorevolmente - è migliorato moltissimo nonostante le previsioni dei medici. Questo per dirti che, a volte, non tutto precipita così tragicamente da un momento all'altro. Mi auguro che sia così anche per Costantina. Un grosso abbraccio a lei, a te e al tuo papà.

Myta 10-31-2009 10:44 PM

Ciao Daniela, sto seguendo la tua storia dall'inizio, ma non ho mai avuto parole adeguate per avvicinarmi al tuo dolore....Mi sento solo di dirti che ti penso spesso e mando a te ed alla tua mamma un caloroso abbraccio.

cucletta 11-02-2009 10:24 AM

Ciao a tutti, scusatemi per l' assenza, ma sonon stati giorni pesantucci e nemmeno un minuto per il pc.

Costantina,dopo giorni di totale assenza,tre notti fa' , a seguito di una febbre alta ( ha superato i 40 ) mi ha guardata negli occhi e mi ha chiesto " perfavore Dani, fammi respirare ".

Mamma ha delle mestastasi anche nei polmoni, ma non abbiamo idea dell' evoluzione in quanto i medici non lo ritengono necessario,considerando le metastasi nell' addome piu' importanti e veloci, e non so mai comprendere se la bronchite o la difficolta' a respirare sia dovuta a questo o altro.

Comunque,appena preparato l ossigeno, non voleva mettersi la mascherina dicendomi " no, ti prego, non voglio soffrire cosi, lasciatemi andare,voglio morire".

Ho allora provato a rassicurarla dicendole che non la volevamo trattenere,che la lasciamo andare visto che prima o poi succedera e noi non vogliamo vederla soffrire;che era libera di andare e doveva stare tranquilla perchè noi non l avremmo lasciata sola, ne qui , ne dopo.

Mi teneva la mano forte pregandomi di non lasciarla sola,ma di lasciarla andare.

Le avro' ripetuto mille volte che era libera e che l unica cosa che mi sarebbe piaciuto era che non se ne andasse con una crisi respiratoria dolorosa,e che se voleva poteva respiarre con me per calmarsi e poi far decidere a Dio quando e come andare... e poi le ho chiesto un ultimo favore, se poteva aspettare insieme a me che arrivasse Titti ( mia sorella che era andata a dormire a casa sua) . Abbiamo respirato insieme e si é calmata e quando è arrivata Titti dopo un po' ci ha detto.. " voglio salire, sopra saro' attaccata a voi sempre"... poi si è addormentata.

Io sono crollata in un sonno profondo sentendmi leggera, per averle finalmente parlato, ma quando mi sono alzata, dopo pochissime ore, era sveglia, ma non ricordava NULLA.

Ora, in questi due giorni, non chiude occhio, nemmeno di notte, e parla sempre, ma in maniera totalmente insensata.. non riesco a capire quello che mi chiede perche formula frasi a meta' dove termina con questo o quello, ad es " volevo questo", " mi piacerebbe.. che " etc etc .. e per quante domande ed esempi faccio non ci capiamo.
Ho provato con domandine dirette e non a riprendere il discorso della notte prima ma nulla da fare.

Ho chiesto ai medici per la terapia, ma loro dicono di non variarla... ho proposto di aumentare il durogesic e togliere il lecca lecca ma non vogliono . Mi hanno invece fatto aumentare la dose di paracetamolo!!! Ho chiesto qualcosa per farla dormire un po' la sera e mi hanno dato il Valium!!! Il medico curante pero' al momento di scrivermelo me lo ha sconsigliato dandomi il minians.. che non le ha fatto nulla. Bohhh

Ogni volta vi tedio con mess lunghissimi..
Ma ora???
Puo' essere che non si ricorda piu' nulla ?
Come faccio a riprendere il discorso?

Sono daccordo con Isa, i medici possono sbagliarsi... ho capito che anche loro vanno spesso a Tentoni!!!

Un bacio a tutti, non ricordo ancora tutti i vostri nomi, ma vi penso e spero che per ognuno la strada sia quanto piu' serena possibile.

Dani

P.s il 30 era il mio compleanno, e mamma mi ha dato un bacino vero, cioè con tanto di schiocco, è stato uno dei momenti piu' belli della mia vita

LUCY 11-02-2009 12:01 PM

Carissima Daniela,
prima di tutto tanti cari auguri ( anche se in ritardo) per il tuo compleanno !
So' che custodirai il bacino che ti ha dato come un valore inestimabile durante tutta la tua vita!

Cio' che hai scritto mi ha toccato nel piu' profondo del cuore..... anche se cerco di non pensarci, ma ho il terrore di arrivare al tuo stesso momento con mio marito di 44 anni operato a maggio di quest'anno con una nefrectomia e ora con numerose metastasi polmonari!

Mi colpisce in particolar modo la tua grande sensibilita' e coraggio per come stai affrontanto questo periodo doloroso!

Ti sono vicina!

Lucy

2525pet 11-02-2009 12:32 PM

Cara Daniela, anche se in ritardo ed in un momento così doloroso della tua vita, ti faccio i migliori auguri: di buon compleanno e che tutto possa finire al più presto. Per te e per lenire le sofferenze di tua madre. Hai fatto benissimo a parlare a tua madre anche perchè, mi pare di capire, che lei fosse perfettamente cosciente del suo stato. Coraggio ed ancora auguri... Franco

cucletta 11-02-2009 01:09 PM

.. ho creduto anch' io che fosse cosciente el suo stato l'altra notte, ora invece ne dubito enormemente. Forse si possono avere due coscienze diverse e decidere incosciamente di addormentarne una?!?!? .. non so.

Franco, ma tu come stai?

Lucy no... non pensare al dopo. la situazione di mia mamma era ed è davvero complicata 'e rara. L'osteosarcoma radioindotto che abbiamo combattuto è derivato da una radioterapia effettuata 15 anni fa e che in rari casi( 3%) si manifesta dopo anni con tumore alle ossa. Gli interventi fatti successivamente sono dipesi dalle necrosi che si formavano in quanto i tessuti,interni ed esterni, tutti radiati ,non cicatrizzavano.Per questo mamma era deabilitata ed impossibilitata a fare chemio per prevenire le metastasi.. che puntuali sono arrivate.Adesso dopo 8mesi si sonon chiuse le ferite, ma ormai è troppo tardi!

Si puo' vivere tranquillamente con le nefrostomie!!! Pensa a piccoli passi. Io ho fatto cosi'. Bacino

Fioraia 11-02-2009 09:58 PM

Cara Daniela, leggo i tuoi post e vedo quello che sarà il nostro iter. Tra quanto, boh, solo Dio lo sa. Per ora, il Don è ancora tra noi, lucido, con il suo carattere, un pò intontito a volte, un pò stanco altre, però è sempre lui. Ammiro il tuo coraggio, la forza che trasmetti, l'amore intatto per tua madre, prego Dio che mi dia la stessa capacità che dimostri tu standole e restandole vicina, da figlia. Un abbraccio grande, ti ricordo con tanto affetto. Isa

dany 11-03-2009 10:50 AM

Ciao Daniela, siamo collegate entrambe, ti va una chiaccherata?

Lorenza 11-03-2009 03:28 PM

Cara Daniela, scusa ma solo ora ho aperto il forum e visto i tuoi post.
Prima di tuttto, AUGURI! Di buona vita, perché sei figlia, perché la vita va avanti.
Secondo : sei scorpione, come me… e sai, noi scorpioni siamo nati nel segno della morte e rinascita, il ciclo continuo, dal quale non si va mai veramente via…

Non amo la parola “terminale”, non rende giustizia.
E odio anche la parola “INFORMARE”. Di cosa? Di quello che nessuno sa? Del quale nessuno è informato?
Siamo tutti terminali, e tutti completamente disininformati.

Il mio compagno, 61 anni e un bimbo di 4 , ha da quasi 2 anni un cancro al pancreas inoperabile, con metastasi polmonari vaste e numerose. La sua tac è un bollettino di guerra.
Giorno per giorno lo vedo allontanarsi, e mi manca già, anche se ancora lo posso toccare. Pesa 48 kg, è alto 185 cm.

Ho vissuto nel ruolo di figlia figlia questo distacco 28 anni fa, allora 18enne. Ho salutato mio padre a modo mio, quasi con sollievo.: basta dolore. Basta soffrire.
Non so se riuscirò a fare la stessa cosa con un marito. Spero che saprò arrendermi dolcemente, insieme a lui.

E’ quello che ti ha chiesto tua madre : “lasciami andare, ma non mi abbandonare”.
Alziamo le mani, ma col sorriso . Non è una sconfitta. ABBIAMO VINTO NOI.

Lascio anche qua il messaggio verde: mi piace, te lo regalo



Dal libro “oscar la dama in rosa” :
“Ho cercato di spiegare ai miei genitori che la vita è uno
strano regalo. All’inizio lo si sopravvaluta, questo regalo:
si crede di aver ricevuto la vita eterna. Dopo lo si sottovaluta,
lo si trova scadente, troppo corto, si sarebbe
quasi pronti a gettarlo. Infine ci si rende conto che non
era un regalo, ma solo un prestito. Allora si cerca di meritarlo.
Io che ho cent’anni, so di che cosa parlo.”

Ciao anche ai miei amici di sempre.

2525pet 11-03-2009 06:38 PM

Cara Daniela grazie per l'interessamento, il che dimostra quanto tu sia gentile e sensibile nonostante il momento che attraversi. Io sto relativamente bene, il mio fisico, piuttosto debilitato dalla terapia -che per fortuna è giunta all'ultimo giorno del ciclo-, si comporta come una calamita per quanto riguarda le malattie di stagione come il raffreddore e l'influenza. Ora sto curando un brutto raffreddore che mi ha completamente chiuso i polmoni, peraltro già compromessi gravemente anche a livello di complete occlusioni bronchiali. La tosse non mi fa dormire ed è dolce compagna di lunghissime notti. Nonostante tutto però mi considero ancora un uomo fortunato. Ho la mia famiglia che posso godermi e con cui "litigare" per sentirmi vivo ed utile. Sono sicuro che l'altra notte, per poco, tua madre fosse completamente cosciente, altrimenti non avrebbe detto la frase che ha detto. Condivido il pensiero della cara amica Lorenza, la vita continua e continuerà anche dopo. Non abbandonare tua madre, MAI, ma lasciala andare se questo è il suo destino conservando di lei il ricordo migliore che ti farà compagnia per sempre, facendotela sentire ancora vicina. Anche io ho perso mia madre 25 anni fa e mio padre 13 anni orsono. Li sento ancora vicini a me che ogni tanto, per fortuna da solo e come uno scemo, mi metto a parlare con loro dando per scontato che abbiano vissuto insieme a noi tutto ciò che è successo dopo la loro partenza. Il tempo è un gran medico, migliore di tanti psicologi o psichiatri.
Carissime Isa e Lorenza, ve lo dico qui: il momento del distacco (sia del Don che di Cristiano, potrà essere vicino o lontanissimo ma ciò non influirirà minimamente col vostro carattere. Lorenza accettare l'inevitabile non significa arrendersi, significa amare e dimostrare amore verso il compagno; significa lasciarlo andare per la sua strada con tutto l'amore di cui siamo capaci che lo accompagnerà per tutta l'altra vita, che gli alleggerirà il momento della partenza; è un arrivederci detto con amore sapendo per certo che ci si incontrerà ancora. Non cominciare ad arrenderti ora, tu sei forte e sei il punto di riferimento per tanta gente, a partire dai tuoi ragazzi. Un bacio a Lazlo ed un caro saluto a te e Cris. Ovviamente, con le debite modifiche, questo vale per Isa e per te Daniela. Un caro saluto da Franco :ciaociao:

Fioraia 11-07-2009 08:59 PM

Caro Franco, come dicono a Lodi...."fide!!!!" perché ad un tratto mi sono sentita interpellata in maniera molto diretta... Allora lo dico anch'io qui. Per quanto mi riguarda, sono schizofrenica. A gennaio, mi sono iscritta e ho iniziato a frequentare l'unico corso di volontariato che abbia mai poi frequentato, ovvero quello dell'Hospice di Casale. La parte teorica. A maggio i primi dubbi seri sul fatto che il mio Don aveva iniziato una fase calante, ad agosto la certezza. Quello che mi tiene in piedi,mentre intorno a me tutti crollano (persino Anna l'infermiera ora sono due mesi che è senza ciclo per lo stress..), nonostante io tenga un ritmo effettivamente molto elevato (faccio le notti e quasi tutta la giornata oramai, visto che anche la sorella del Don è crollata) e non abbia già più bisogno di una vacanza ma di una plastica (e qui mi vergogno da morire, perché poi penso proprio a Lorenza e mi dico "ma come fa???!"),è la certezza che il Signore ci abbia accompagnati in questo difficile cammino. Al Don ha dato me : non una persona con abilità particolari, ma con abbastanza cuore ed amicizia leale da restargli a fianco nella cattiva sorte, in modo serio. A me, ha dato il Don da un lato (un tesoro inestimabile) ma soprattutto, non mi ha mai fatto mancare gli aiuti, e tra gli aiuti, in quest'ultima fase, c'è stata la "visualizzazione" di come sarebbe stato l'iter. Per me era importante. Considerate che 6 anni fa abbiamo dovuto riesumare la bara di mio padre: ero l'unica parente presente (chi ha voglia di vedere un mucchio di ossa e lembi di pelle del proprio defunto?) ma ero tranquilla, perché due giorni prima mi ero fatta spiegare per filo e per segno da un amico che lavorava alle pompe funebri quello che sarebbe successo e quello che avrei visto, quindi sò che visualizzando prima, ce la faccio.

In questi mesi, aspetto e vedo da un lato che il Don non migliora chiaramente (è dimagrito, invecchiato, ecc..) ma dall'altro, vi assicuro che non mi perdo nemmeno un minuto di buonumore, o l'occasione di due chiacchiere, o altro. Questo non in maniera ossessiva, intendiamoci, ma come avremmo fatto naturalmente se lui avesse avuto che sò, l'influenza. Aspetto che in questa casa, dove esattamente 40 anni fa lui salutò sua mamma che andava alla Casa del Padre, un giorno, torni sua madre a prendere suo figlio. Ci sarà un momento in cui io lascerò la sua mano e lei dall'altra parte la prenderà per accompagnarlo. Cosa farò nei giorni successivi,nelle settimane successive, in tutta onestà, ancora non lo sò. Quello che sò, però. è che mi allontanerò e mi riposerò tra una lacrima e l'altra, ma andrò avanti in questa vita, cercando di continuare a darle un senso, anche se certo, la morsa al cuore, ci sarà per un bel pezzo.

Grazie Franco delle tue parole, grazie a tutti voi.Isa:ciaociao:

cucletta 12-05-2009 09:58 AM

Ciao a tutti..

Come state? Vi ho pensato molto in queste settimane.

Io non sto bene. Costantina ha chiuso gli occhietti blu il 23/11. Nonstante mi sia occupata di tutto, pulizia, vestizione.. veglia, contattare tutti gli amici,parenti, sistemare tutti i fiori, organizzare un funerale ortodosso, gestire le sorelle della mia mamma spaesate in un paese straniero, riportare la stanza da letto dei miei allo stato originale, portare all' associazione che ci ha seguiti tutto cio' che ci e' rimasto ( chissa' magari a qualche altro malatino puo' servire ), ordinato i bigliettini per i ringraziamenti, diviso alle zie i vestiti della mamma.... IO NON CI CREDO. Mi svegli la notte per controllare se la flebo e' finita!!! Mi guardo intorno e la mia testa si risponde che e' a Firenze in ospedale, scelgo qualcosa e mi giro di scatto per chiederle se a lei piace ..... non avrei mai e poi mai immaginato tanto dolore. Eppure mi ero preparata.


Sono stata con lei 3 mesi interi senza lasciarla un attimo , nemeno per fare la spesa. Volevo che non fosse sola quando fosse arrivato il suo momento.... ma il 23 alle 12:30, mia sorella decide di andare a fare un adoccia, mio padre di aggiustare delle cose in giardino, io,dopo una notte passata a guardarla respirare per paura che non potesse chiedere aiuto ( aveva difficolta' a respiarre ed era con la mascherina dell ossigeno e da due giorni dormiva ininterrottamente ) per distrarmi mi leggo la posta......e lei va via da sola!!!! Quando mio padre si e' accorto che respirava appena, sono arrivata a stringerle la mano ed a poggiare la mia guancia sulla sua, ma il suo ultimo respiro accanto a me e' stato cosi sottile...

2525pet 12-05-2009 02:53 PM

Cara Daniela, nell’esprimere il mio profondo rammarico per la partenza di tua madre Costantina mi permetto di citare una tua frase “Mi teneva la mano forte pregandomi di non lasciarla sola, ma di lasciarla andare”. Questo è quello che hai fatto per tre mesi continuati senza mai abbandonarla, non l’hai lasciata nemmeno l’ultimo giorno, eri là con lei. Non credo proprio che tu potessi fare di più o meglio. Capisco benissimo il tuo stato d’animo in questo momento. Continuerai per tanto tempo ancora a sentire tua madre vicina e presente, continuerai a parlarle come se fosse presente e continuerai a ricordarla come nei momenti migliori. Nonostante questo il tempo lenirà la ferita ed il dolore si attenuerà permettendoti di vivere la tua vita nel migliore dei modi con la tua famiglia. Ora riprendi le redini della tua vita, è quello che vorrebbe tua madre e VIVI. Ciao e tanti auguri di una vita meravigliosa da Franco

LAURA64 12-09-2009 09:51 AM

Forza Daniela!
 
Carissima Daniela,


ho letto i tuoi ultimi post fino alla partenza di Costantina che si è allontanata "con un ultimo sottile respiro" guancia a guancia con te. Stai tranquilla che non si è sentita sola perchè tu hai mantenuto la promessa fatta durante quel piccolo barlume di lucidità: l'hai lasciata andare tenendole compagnia fino alla fine. Anche Lei manterrà la sua: vi guarderà dall'Alto. Sii certa che quell'ultima conversazione avuta voleva proprio dire quello che tu hai inteso perchè aveva parole di senso compiuto. Sono personalmente convinta che, in mezzo alle nebbie procurate da tanti farmaci ed ai "viaggi di esplorazione" che il Signore concede a chi è prossimo all'Aldilà, c'è sempre un ritorno nel proprio corpo per un ultimo saluto alle persone care.


Voglio regalarti questi versi perchè esprimono uno stato d'animo che prova solo chi resta e cerca di immaginare in quale bellissimo posto è volata l'Anima, con la consapevole certezza che nelle azzurrità profonde degli occhi di tua madre, ti specchierai per sempre.


Un grande abbraccio, Laura.








I miei incantesimi sono infranti.


Non posso pensare né parlare,


ahimé non posso sentire più nulla,


poiché non è nemmeno un’emozione


questo immobile arrestarsi


sulla dorata soglia del cancello spalancato dei sogni,


fissando in estasi lo splendido scorcio


e fremendo nel vedere,


a destra e a sinistra, e per tutto il viale,


fra purpurei vapori,


lontano dove termina il panorama ,


nient'altro che Te


(Edgar Allan Poe)


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