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Avastin + Interferone Alfa2a: esperienze con questa terapia?
Buon Pomeriggio. Apro questa discussione per raccontare l'esperienza di mio suocero, Nicola, che operatosi a seguito di un riscontrato carcinoma renale, oggi, alle 13,30, ha iniziato una terapia volta al controllo della malattia con Avastin (molecola Bevazicumab) + Interferone Alfa2a. Scopo di questi racconti saranno condividere tutte le informazioni sullo svolgimento della terapia, della cura e sugli sviluppi della malattia. Il mio desiderio è tributare a questa persona l'importanza che merita, è far si che queste informazioni, tratte dal suo vissuto, dalla sua lotta contro questo male, possano essere utili a qualcuno.
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Scheda della malattia
Nicola, 66 anni. Nessun sintomo particolare fino a gennaio 2009. Ai primi di gennaio ematuria (sangue) nelle urine. Visita presso il reparto di Urologia dell'Ospedale G. Rummo di Benevento, presso il Primario. Questi, con la modica cifra di 200 €uro, ipotizza dopo una ecografia (immagino) ed a seguito di una cistoscopia, un problema alla prostata.
Operato il 4.03.2009 di T.U.R.P. presso lo stesso Ospedale Rummo da parte dello stesso luminare e, dopo alcuni giorni, dimesso. L'ematuria nelle urine continua, visita di controllo dopo circa un mese e l'eccellentissimo primario dice che è tutto normale. Il 01.05.2009, a seguito di blocco delle urine, passato tramite il P.S. dell'altro ospedale di Benevento il Fatebenefratelli, messo il catetere e ricoverato in urologia. A seguito di una normalissima Ecografia, il giorno 02.05.2009, ci viene indicata la presenza di una massa sul rene sinistro del diametro di 11 centimetri, sicuramente un tumore. Il giorno 04.05.2009 viene trasferito a San Giovanni Rotondo presso la casa sollievo della sofferenza. Da una ulteriore ecografia risulta che la massa era di 13 cm. Il giorno 11.05.2009 operato presso il reparto di urologia della Casa Sollievo della Sofferenza dal Prof. Cisternino. Nefrectomia radicale sinistra con asportazione quindi del rene, surrene, ilo renale e parti molli, di quattro linfonodi. Il precedente giorno 7 la tac effettuata con MDC evidenziava la presenza di una formazione neoplastica che interessava quasi completamente il rene sinistro (ingrossatosi fino ad arrivare a 24 cm). Interessato il surrene. Presenza di trombi neoplastici nei vasi renali... Alcune (almeno 7) formazioni nodulari al fegato, sicuramente metastatiche. Propaggine eteroplastica nel contesto del muscolo psoas. Più altre cosette non significative. ---------- L'esame Istologico, in data 2 giugno, dice: ... linfonodi in numero di 4, sedi 2 di dinfiltrazione neoplastica da carcinoma, a ssociati a frammenti di tessuto fibroadiposo con vasi linfatici sede di diffuse figure di trombosi neoplastica. Rene (27x14x9) con surrene e capsula adiposa, sede il rene di un voluminoso carcinoma a cellule renali chiare che lo occupa pressoché interamente, di grado I-II Furhman, con diffusi aspetti micropapillari infiltrante la capsula gibrosa e l'ilo renale e con diffuse figure di embolizzazione e trombosi neoplastica in vasi ematici e linfatici intrea e peritumorali e metastatico al surrene e a 2: 4 linfonodi, isolati dall'ilo renale. Mi auguro di poter dare aiuto ad altri e di poterne ricevere. Buona Fortuna a mio suocer!!! Domenico |
Scheda terapia
Ciao a tutti. Di ritorno dal primo step di cura presso l'ospedale dell'Università cattolica del Sacro Cuore di Campobasso.
Vi riporto le specifiche del trattamento: "trattamento chemioterapico in 1^ linea secondo schema Bevazicumab (d1 q c14) + INF-alfa 2 (3 volte/settimana). 02.07.2009: Bevazicumab 10 mg/kg + INF alfa 2a da 3 MIU (3 Milioni di unità). ORE11,00: In considerazione dei livellidi creatinina ai limiti alti si decide di partire con un dosaggio di Bevazicumab ridotto (5 mg/Kg). Somministrazione dalle ore 13,30 alle ore 15,00. Successivamente all'Avastin nessun disturbo. Papà è andato al bar a fare merenda e fino a sera nessuna problematica. Nella notte, per facilitare il riassestamento dei livelli di creatinina, sottoposto a flebo di fisiologica. 03.07.2009: Anche l'interferone è assunto a dosaggio ridotto, la dose normale dovrebbe essere di 6 MIU. Somministrazione avvenuta sottocute su braccio sinistro alle ore 11,00. Alle ore 13,30 partiti per ritorno a Benevento, circa 45 minuti di viaggio, strada non priva di curve e cambi di pendenze (quasi una porcheria) a velocità sostenuta (tranne i passaggi in corrispondenza degli autovelox) ed arrivati senza nessu problema di disturbo del viaggio. Pranzo: 15 minuti prima assunzione di Plasil compresse, come da indicazione della Dottoressa. Nessun problema di vomito. Alle ore 16,00 successive, inizio aumento della temperatura e brividi di fretto (37,00); alle ore 18,00 temperatura a 38,00; alle ore 18,20 temperatura a 38,2. Supposta di Tachipirina 1000 alle 18,25. Alle 19,30 temperatura a 38,2. Alle 20,45 Compressa di Plasil e alle 21,00 Cena, nessun problema gastro intestinale. Alle 22,00 temperatura 37,5. 04.07.2009: ore 06,30 compressa di Limpidex 30mg (gastroprotettore); temperatura 37,2. Ore 06,45 Plasil Compressa (la prende per evitare il vomito, sebbene non abbia avuto mai nessun sintomo ieri). Ore 07,00 colazione, nessun problema gastro intestinale. Temperatura 37,00. Umore non a mille ma saprò farlo risalire. E' una battaglia e non si può uscire sempre indenni, ci si deve convincere di questo se si vuole provare a vincere. Saluti Domenico P.S.: Ti voglio bene papà. |
terzo giorno dall'avastin, secondo dall'interferone
Salve a tutti. Riporto il seguito del resoconto della giornata di ieri.
sempre 04.07.2009. ore 09,00 Temperatura 37,3 Pressione 95 - 140; ore 16,00 Temperatura 37,5 Pressione 90- 140; poi la temperatura è scesa ed è anche uscito a fare una passeggiata. Ore 22,00 temperatura regolare, pressione 85 - 130. L'umore è migliorato. Di sicuro, forse, tutte le nostre attenzioni non lo aiutano a rilassarsi. Boh, è un test anche per noi. Saluti |
Ore 10,50: Seconda iniezione di Interferone.
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Riepilogo
Quote:
Lunedì 6 luglio 2009: ore 07,30: mezza compressa di HIZAAR per la pressione; ore 07,45: Plasil compressa; ore 08,00: pressione 80 - 120, temperatura 36,4; ore 10:50: iniezione Interfereone Alfa 2a; ore 12,40: pressione 85 - 125. Una supposta di Tachipirina 1000. ore 16:00: pressione 80 - 128, temperatura 36,2; ore 21,00: pressione 85 - 135, temperatura 37,1 ore 24,00: pressione 90 - 138, temperatura 37,3. Martedì 7 luglio 2009: ore 06,30: mezza compressa di HIZAAR; ore 07,00: pressione 80 - 135, temperatura normale; ore 09,00: pressione 90 - 138, temperatura normale; ore 16,00: pressione 90 - 135, temperatura normale; ore 22,20: pressione 80 - 120, temperatura normale. Poi riporterò i giorni 8 e 9 luglio. Vi preannuncio che dopo la terza iniezione è andato tutto ancora meglio. Oggi anche analisi su prescrizione della Dottoressa. Saluti, Domenico. |
Aggiornamento
Papà ha continuato la terapia con interferone Alfa 2a senza effetti collaterali rilevanti, nei giorni 8 e 10. Ha continuato a prendere la tachipirina dopo circa 2 ore e di febbre nulla. Anche la pressione si è mantenuta abbastanza regolare.
Il giorno 9 abbiamo effettuato le analisi del sangue e delle urine. Ritirati gli esami il 10, i valori quasi tutti regolari tranne quel fetente della creatinina che era a 2.2. Allora di concerto con l'Oncologa abbiamo deciso di ricoverare papà in Ospedale il lunedì (giorno 13) non per necessità connesse al suo stato generale ma per fargli, direttamente lì e con esami del sangue e delle urine giornalieri, delle vere e proprie buste di fisiologica che lo aiutassero a sopperire che realmente più di tre litri di acqua al giorno non riesce a bere, quando ci riesce. Già le analisi del primo giorno, lo stesso 13 scorso, davano però la creatinina a 1,5 ossia ottima. Riprendo il concetto per il quale il primo ciclo di avastin + interferone è stato effettuato al 50% per la creatinina un po' alta; è fondamentalmente questo il motivo di tutto sto bailamme, perché ribadisco ancora, le sue condizioni generali rimangono molto buone. Il giorno 13 ha anche fatto, sempre in ospedale, l'altra fiala di interferone senza assumere neanche la tachipirina e niente febbre con pressione costante. Analogamente ieri, fiala e niente febbre. Questa mattina trattamento con Avastin, credo 10mg/kg ma vi tengo aggiornato. Scusate per l'assenza ma ho avuto giorni discretamente intensi. Saluti, Domenico |
Aggiornamento
Confermo terapia "Standard" 10 mg/kg di Avastin. L'interferone lo ha lasciato a 3 MIU. Fiala somministrata venerdì e, solo nella notte tra venerdì e sabato, un po' di febbre, mai fino a 37,5. Poi null'altro senza aassumere ne tachipirina ne altro. La pressione sempre monitorata rimane più o meno costante e senza necessità di integrare la 1/2 pasticca di Hizaar che già prendeva prima dell'operazione. Qualche dolorino alle ossa delle spalle e alle gambe ma non credo siano riferibili alla terapia in quanto erano già presenti e non si sono particolarmente acuiti. Tradotto se la terapia dà i suoi effetti, è perfetto.
Con fiducia, saluti, Domenico. |
Notizie
La terapia di interferone, 3 MILIONI DI UNITA' a giorni alterni (LU-ME-VE) è continuata senza effetti collaterali significativi. Giorno 29/07/2009 ricoverato a Campobasso, accertamenti, lavaggi (per ridurre il livello di creatinina sebbene non fosse proibitivo) e giorno 30 Avastin 10 mg/kg. venerdì mattina interferone e via, ritorno a casa. Oggi alle 11,00 pratico un'altra iniezione e continuiamo così.
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aggiornamento
Papà continua senza grossi effetti collaterali la terapia. L'unica cosa che avverte è un accentuamento del dolore alle ossa, che già pativa per una diffusa artrosi, e un po' di stanchezza-spossatezza. Psicologicamente la situazione è abbastanza a posto. Vi bacio.
domenico. |
sorpresa!
:act::act::act::act::act::act::act::act::act::act::act::act::act::act::act:
BRAVO DOMENICO!!!! :act::act::act::act::act::act::act::act::act::act::act::act::act::act::act:SEI UN GRANDE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Grazie di tutte queste notizie, del tempo dedicato, notizie che prima o poi qualcuno cercherà. Ci vediamo di là. Isa:ciaociao: |
Tu sei tanto cara
ISA bella credimi io penso che nella vita bisogna prima dare, soprattutto se si brama di chiedere. Sono approdato al forum perché ero in difficoltà ed ho trovato tantissime informazioni utili, molte le ho usate altre no, ma c'erano. Lo spirito che mi anima è questo. Io ce le metto e le continuerò a mettere perché qualcuno ne possa usufruire, scrivendo solo sempre la verità.
Con affetto, Domenico, con l'impermeabile. |
Ieri mattina partenza per nuovo ricovero a Campobasso. Ore 11,00 accettazione. Oggi ciclo con Avastin, poi mi informo per i dosaggi e ve lo scrivo. Domani dimissioni con fiala di interferone Alfa 2a. Le analisi fatte a metà tra un ciclo e l'altro le avevo trasmesse via fax ma, per periodo ferie, non ero riuscito a parlarne con nessuno. Ieri hanno detto a Papà che era tutto ok. Creatinina a 1,5. Ieri stesso prelievi per nuove analisi che gli fanno lì, vedremo i risultati. Vi penso affettuosamente, anche se non so chi siete, immagino che ci siano persone che transitano di qua. Spero di potervi essere d'aiuto, soprattutto desidero dirvi che se la cura per il più tremendo dei mali è questa e continua così, siamo salvi. Davvero. Forza!!!
Saluti, Domenico.:ciaociao: |
aggiornamento
Allora i dosaggi di Avastin sono quelli normali 10 mg/kg. effettuati giovedì, dimesso venerdì. Fiala di interferone, così come lunedì e ieri. Nessun problema particolare. Un po' di stanchezza. Ieri si è riposato quasi tutta la giornata, niente febbre però, solo stanchezza. I dolori ossei rimangono ma, ribadisco, sono soltanto un acuirsi di dolori artrotici dei quali papà soffriva già in maniera importante. Nulla che sia riferibile interamente alla cura. Domani altra fiala di Roferon 3 MIU (qui incassa la Roche sia per l'Avastin che per l'interferone). Aspettando la tac, non so ancora per quando sia fissata.
Comunque tutto è ripreso alla grande. Saluti, Domenico. |
aggiornamento
Allora belli, qui le cose vanno discretamente. In più siamo frementi per l'avvicinarsi del primo giro di boa. Comunque, ricovero a Campobasso il 2 settembre, fila di interferone, esami e tutto il resto con creatinina a 1.6 :act:. comunque, per non sbagliare mai, bustone di fisiologica in aiuto al rene superstite. Giorno 3 ciclo di Avastin 10 mg/kg. Giorno 4 settembre rapimento alle 9 del mattino per festeggiamento anniversario matrimonio. Fiala interferone già fatta. Tra il precedente ciclo e questo nessuna problematica di rilievo durante l'interferone se non quelle già indicate (dolori alle ossa e, raramente, un po di febbrucola ma non significante).
Oggi nuovamente interferone. Tutto Ok. Saluti e a presto. Domenico |
Termine terapia
Allora, prima che dimentico tutto mi sembra doveroso parlare del restante periodo di terapia. Quello che vi racconterò sarà quello che abbiamo vissuto, che abbiamo percepito. Abbiamo terminato la terapia a giugno 2010, passando al Sutent
1. A settembre Tac e altri esami dichiaravano malattia piuttosto stabile. 2. La terapia è continuata con fiale di interferone Alfa2a da 3'000'000 di unità a giorni alterni (lun - mer - ven) e infusione di avastin ogni 15 giorni. 3. A novembre altra tac con risultati sempre più o meno stabili. Intanto tra le terapie le condizioni di Papuzzo sono state più che buone. Ha vissuto quasi normalmente, niente più febbre, solo qualche accentuato dolore osseo (ma lui già ne soffriva di suo). 4. A dicembre (per problemi connessi alle ferie dell'oncologa - direi poca organizzazione dell'ospedale) sospensione terapia per natale. 5. A gennaio l'oncologa gli ha sospeso l'interferone (che poi non ha più fatto). 6. Terapia solo avastin ogni 15 giorni fino ad aprile poi, per una dolenza ad un dito che l'oncologa ha ritenuto potesse essere connessa alla terapia altra sospensione e a fine maggio tac. Risultato progressione delle metastasi epatiche e fine della terapia con passaggio a Sutent. Queste le fasi salienti della nostra storia della terapia, con pochissimi effetti collaterali. La pressione non sballava, niente più febbre e come dicevo solo qualche dolenza ossea. Ci tengo a dire che del dramma che ci avevano parlato e che noi temevamo non abbiamo vissuto nulla. Temevamo molto la scelta della terapia ed invece sono grato all'oncologa per averci persuaso a fare quella e non subito il sutent. E' stato un bellissimo anno, vissuto con una grande intensità e in totale normalità. Bene, bene, bene l'Avastin. Di come è stata gestita la terapia ci sono alcune cose che, in tutta onestà, non ho condiviso e ho accettato solo per la tranquillità di Papuzzo. La prima è sicuramente il troppo tempo trascorso tra la tac di novembre e quella di maggio. Secondo me le tac devono essere più vicine anche perché è vero che ogni volta è uno strazio ma se una cosa accade è meglio saperlo che ignorarlo. Poi l'interferone, avrebbe potuto secondo me fare una dose più forte che magari avrebbe garantito migliori risultati (6'000'000 di Unità che mi pare essere lo standard) e poi non solo secondo me ma anche a parere di altri oncologi non avrebbe dovuto sospendere la somministrazione. Comunque io posso dire a chi si trova nell'indecisione di dover scegliere tra Avastin e Sutent, di provare Avastin con fiducia. Vale assolutamente la pena. Buona vita a tutti. Domenico. |
Terapia: quale fare prima
Volevo aggiungere delle cose, delle quali forse mi pentirò e forse no. Le terapie per il Carcinoma Renale non è standard, assolutamente non lo è. Parlo per esperienza personale che comprende il consulto dei maggiori centri in ambito nazionale (Istituto Nazionale Tumori, Istituto Europeo Oncologico, San Raffaele, San Camillo Forlanini, Ospedale Cardarelli più vari consulti in tutta italia, Meldola, Padova etc. etc.) e dai quali a parità di condizioni (documentazione prodotta, esami eseguiti) abbiamo ricevuto sempre proposte differenti anche se a gruppi assimilabili. Detto questo faccio una MIA PERSONALE VALUTAZIONE.
Stante la situazione attuale ci sono una serie di medicinali che, in virtù dei protocolli previsti dal Ministero della Salute, possono essere somministrati seguendo una specie di scaletta che rimane abbastanza rigida. Soprattutto in caso di terapia che non abbia esito, non importa se per inefficacia della malattia o perché il malato si trovava in quel periodo in uno stato di debilitazione indipendente dal medicinale, una volta che l'oncologo decide di passare ad un'altra terapia, quella precedente non è più effettuabile. QUESTA COSA LA DOBBIAMO TENERE BENE A MENTE, MOLTO BENE A MENTE . Ora, sicuramente potendomi sbagliare, la "scaletta" di cui sopra dovrebbe essere SUTENT in prima linea e , in caso di fallimento ovvero di mal sopportazione (Vedasi Maurizio il marito di Lucy della discussione che sta qui: http://scuo.la/medicina/217-qualcuno...utent-507.html) NEXAVAR - EVEROLIMUS - TORISEL in seconda o terza linea. Attualmente ci sono poi degli altri medicinali che, introdotti da poco tempo (questa affermazione è abbastanza relativa in quanto si parla già di un paio d'anni) sono previsti come alternativa in prima linea AVASTIN + INTERFERONE e PAZOPANIB. Questi ultimi due sono somministrabili, secondo i normali protocolli ai quali si attengono quasi tutti i centri nazionali, SOLO IN PRIMA LINEA CIOE' SE NON LI SI PROVANO COME PRIMO MEDICINALE NON SI POSSONO OTTENERE PIU'!!! Credo di aver affermato una cosa giusta, ma assolutamente non lo sosterrei fino alla morte nel senso che se qualcuno ne sa di più sono prontissimo a ritrattare (ammesso che la mia opinione abbia un qualche valore). Ora ritornando alla mia personalissima esperienza in cui per un anno abbiamo fatto AVASTIN + INTERFERONE, io SONO CONVINTO CHE SIA UN ANNO (VISSUTO MERAVIGLIOSAMENTE) GUADAGNATO ANCHE NELLA TERAPIA! Mi permetto quindi di dire a chiunque dovesse trovarsi per sbaglio o non a leggere queste righe le stesse cose che mi disse la mia oncologa quando io le chiesi perché Avastin + Interferone e non Sutent come ci avevano indicato all'INT di Milano: Perché rinunciare ad un medicinale di nuova generazione quando l'altro lo possiamo sempre fare (anzi lo dobbiamo poi fare se questo non funziona) dopo?. Affettuosamente Domenico |
Caro Domenico,non è detto che la scala sia quella. Per primo non è solo Sutent,ma puo' essere anche Nexavar (per Marco e altri è stato così) per quanto riguarda il Pazopanib,il nostro oncologo ce lo aveva prospettato in caso di fallimento Ever (anche se ci disse che è praticamente simile) e alla mia domanda < ma non si da solo ai "vergini"?>,lui mi disse che non era detto. Io ne deduco che bisogna aver tanta fortuna anche nel trovare un medico con un po' più di cuore che se non altro tenti in tutti i modi di far qualcosa.Saluti
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Concordo con Giuly. E aggiungo che a noi è stato prescritto Everolimus senza passare per Nexavar, che eventualmente potremo fare DOPO in caso di fallimento di Ever. Inoltre nn faremo mai Avastin + Interferone perchè il nostro oncologo, avendo già somministrato Interferone come prima terapia, associato a Vinblastina, non lo ritiene più efficace per il nostro caso.
Buona giornata a TUTTI |
quale terapia?
Per nostro sfortunatissimo percorso, riscontro tutto cio' che ha detto Domenico.
dopo aver fallito con sutent - nex e poi torisel, mau prende ora il solo interferone......a tal proposio ho chiesto alla dott.sa se gli si poteva associare almeno l'avastin, ma ha ribadito che quest'ultimo viene dato solo ed esclusivamente in PRIMA LINEA,, cosi' come il pazopanib....... Penso che la mancanza piu' grave che abbiamo avuto dai dottori ( nel nostro caso) e' stata la grande facilita' ad interrompere la terapia a Mau, nonostante l'emocromo e' sempre stato buono ( tranne nell'ultima terapia torisel)......infatti nessuno poi ci ha fatto mai presente come si sarebbe ritrovato Mau se non avesse insistito un po' di piu' nella sopportazione degli effetti collaterali..... oggi tutti fanno spallucce......ma UDITE UDITE......gli hanno gentilmente proposto tutta la disponibilita' ad andare nel reparto della terapia del dolore per iniziare con antidolorifici piu' potenti !!!!!!!!! Che gentili!!!!!!! Scusate ......ma piu' ci penso e piu' mi viene un nervoso inaudito........ |
Quote:
Giuly e Myta perché non provate ad accennare alla situazione di Mau ai vostri oncologi ovvero date a Lucy dei riferimenti degli stessi. Magari potrebbe avere la possibilità di fare qualche farmaco nuovamente. Sempre riconoscente a tutti. Domenico Quote:
Domenico |
Forse mi sono espressa male. Intendevo dire che ogni medico segue un suo percorso ben preciso, e questo perchè, brutto dirlo, ma sul carcinoma renale non si conosce ancora molto e fino a cinque anni fa non c'erano terapie disponibili. Ora ci sono dei buoni farmaci, alcuni vengono prescritti in prima linea ed alcuni in seconda,ma personalmente ho visto che la "scaletta" non è uguale per tutti i pazienti. E non tutti seguono gli stessi dosaggi.
Nel nostro caso la terapia è sempre stata "anomala" rispetto ai protocolli, e questo perchè il medico che ci segue somministra i farmaci in base alla loro azione specifica, e se ce ne prescrive un tipo prima di una altro è perchè è convinto che il meccanismo di azione cambi in base alla somministrazione precedente o successiva allo stesso. Può sembrare un meccanismo contorto e forse non tutti approveranno il metodo, io sono convinta che finora abbia lavorato molto bene. Lucy, se vuoi ti lascio i suoi recapiti in posta privata. Una dolce notte a tutti |
Si Myta....volentieri grazie! Se non mi si sbroglia questa situazione entro lunedi' chiamero' anche il Papa!
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Caro Domenico, condivido quanto dici come altrettanto condivisibili sono i pareri di Giuly e Myta. In effetti ogni centro di riferimento oncologico ha una sua “scuola di pensiero” dettata dai ricercatori che in esso operano e indirizzata dal primario. Proprio per questo si verificano delle discrepanze di condotta tra centri e centri. Ecco perchè invito Lucy a cercare in più centri possibili quello che potrà somministrare qualche altra terapia efficace. Io non so di preciso cosa mi aspetti una volta che il sutent non funzioni più. Credo che seguirò la sorte di Nanni: Sutent – Nexavar – Everolimus, anche se credo, quando ciò succederà, che farò una capatina a Milano per tentare un nuovo allo trapianto. Comunque credo, come tu dici, che chi si affaccia a questa triste esperienza debba essere più informato sulle terapie possibili e sulle progressioni di terapia, in special modo su quelle che poi risulteranno interdette perché se ne sono fatte altre non compatibili. A me a Milano hanno spiegato abbastanza bene come era la progressione, anche se allora non esisteva ancora il Pazopanib. L’unica alternativa era ripetere il trapianto ma mi hanno consigliato di tenerlo come ultima chance....
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Franco e Mita grazie
Franco, mi rileggerò il post dove descrivevi le fasi di approccio e di effettuazione del trapianto, per capire se potrebbe essere una opzione verificabile per Papuzzo.
Myta non solo non mi sembra strano ma approvo appieno perché credo che a parità di malattia vi siano condizioni dei pazienti che consentano una più incisiva azione ovvero una diversificazione della cura. Poi chi più ne sa più può. Ripeto perché ne sono convinto e perché rimanga una notizia utile e su questo vi chiedo una secca smentita se non la pensate come me: TUTTI I MEDICINALI DI CUI NOI DISCUTIAMO SONO POTENZIALMENTE EFFICACI NELLA CURA DEL CARCINOMA RENALE. ALCUNI DI ESSI, PERO', POSSONO ESSERE PRESCRITTI SOLO IN PRIMA "ISTANZA" E NON PER SIMILITUDINE DI PRINCIPIO ATTIVO BENSI' PERCHE' ESSENDO STATI APPROVATI, A SEGUITO DI SPERIMENTAZIONI SPECIFICHE, NON POSSONO DISCORDARSI DA QUESTE SPERIMENDAZIONI. I MIEI DUE ESEMPI SONO AVASTIN E PAZOPANIB. SE FAI SUTENT NON TI DANNO PIU' OGGI NE UNO NE L'ALTRO E TRA LORO UNO ESCLUDE L'ALTRO. . Mi permetto di aggiungere solo perché non è una notizia acquisita in via ufficiale ma ufficiosa e non voglio che si legga quanto propendo per questo farmaco (Uno scenziato che è un luminare nella lotta ai tumori del cervello di cui ho parlato qualche tempo fa - circa un anno - mi disse <<Bevazicumab - molecola dell'Avastin - è il farmaco di riferimento in America - dove lui è ricercatore - per il tumore al cervello>>. |
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