Fino a poco tempo fa si sentiva parlare insistentemente del problema della deforestazione in Africa centrale. Alla politica di sensibilizzazione condotta soprattutto da Greenpeace (in vari appelli, per esempio
qui) fece seguito una moratoria che, in teoria, avrebbe dovuto impedire il rilascio di nuove concessioni per lestrazione di legname. A quanto pare, per, tale moratoria sarebbe stata pressocch ignorata e, nonostante questo, la faccenda sembra essere stata messa da parte.
Il punto non solo il pericolo per la biodiversit e per il clima globale: Greenpeace stimava che le operazioni di esbosco nella Repubblica Democratica del Congo rilasceranno oltre 34,4 miliardi di tonnellate di CO2 entro il 2050, pari a circa 60 volte le emissioni che l'Italia produce annualmente (in realt il dato mi sembra un po apocalittico, mi chiedo su quali basi labbiano calcolato). Il danno pi grave lo subiscono le comunit locali che traggono dalle foreste il proprio sostentamento; oltretutto esse non ricevono nessun introito economico per lestrazione di legname dai loro territori, visto che tale attivit gestita illegalmente.