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![]() Quali criteri usare per scegliere un prodotto all'acquisto?
Generalmente, paragono i vari rivenditori sullo stesso prodotto e compro da quello che lo vende a meno. Naturalmente marca e qualità li scelgo io in base alle mie preferenze, se tutti facessero così obbligherebbero i rivenditori ad adeguarsi e a farsi concorrenza. Ma la tendenza della massa è quella di acquistare un prodotto che si sa costa meno da un'altra parte ma per evitare la fatica di andare in un altro negozio si subisce e si acquista.
Inoltre pagare meno non vuol dire per forza avere un prodotto di qualità inferiore, magari il servizio che si riceve è più scadente (Vedi i discount e i voli low cost) ma il prodotto è lo stesso. Bisogna abituarsi di fare acquisti ragionando senza subire il marketing d'assalto dei grandi centri commerciali. Ho visto reclamizzare pannolini ber neonati con sconti del 30% mentre nel negozio sotto casa una marca concorrente ma di medesima qualità vendeva lo stesso formato senza sconto a un prezzo inferiore, al momento si pensa di risparmiare (azz!!! Guarda che sconto, compra compra!) mentre in realtà ci stanno buttando fumo negli occhi. |
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I miei criteri di scelta:
1. Vegan 2. Biologico 3. Equo solidale 4. Il più possibile locale 5. "Ecologico" (per quanto riguarda componenti, imballaggi eccetera) 6. Poco lavorato 7. Necessario o almeno utile... sto cercando di eliminare il più possibile gli acquisti superflui! |
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Il costo medio è relativo.
Ci sono prodotti a costo medio che sono prodotti dalle stesse industrie che producono quelli di marca. Poi secondo me va differenziato tra alimentari e non. Negli alimentari, per me è importante prima di tutto la provenienza, gli ingredienti ed eventualmente le fasi di lavorazione. La qualità di fatto dipende da quello, poi il prezzo è un altro discorso, perchè dipende dalle disponibilità finanziarie di ciascuno. purtroppo oggi siamo arrivati al "paradosso alimentare" per cui per mangiare biologico, cioè sano, dobbiamo pagare di più. Per gli altri prodotti invece dipende da tante cose. Ci sono piccole aziende che producono ottimi prodotti, lì bisogna informarsi. Infine, io cerco di dare un occhio anche alla qualità etica, sulla provenienza dei prodotti e sulla gestione aziendale. Doveroso non pubblicizzare, ma sono sicura che molti ben informati sanno… ![]() |
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I miei criteri di scelta, invece, sono questi:
1. vegan 2. poco o nulla lavorato 3. equo 4. locale 5. bio Prodotti il più possibile vicini al loro stato originario e vegan, specie se locali. Se elimini i prodotti che contengono sottoprodotti animali (uova, latte, carne, pesce e derivati) automaticamente già escludi la maggior parte delle porcherie industriali, che hanno quasi sempre nel miscuglio del latte in polvere o dell'uovo in polvere... e se vai sui prodotti bio e freschi, locali, ti liberi del 99,9% dei prodotti delle multinazionali, insomma hai quasi sempre anche dei prodotti etici. Mangiare vegan è il modo più facile di mangiare etico e fare boicottaggio senza troppi sforzi mentali! Antonella |
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Senza un "ordine di priorità":
- prezzo; - data di scadenza; - tipo di produzione e lavorazione (compresa la qualità etica, se ho capito cosa intende martina, ad esempio MAI uova che non riportano almeno la dicitura "allevamento a terra", ma meglio sarebbe "all'aperto", nonostante costino di più) - stabilimenti; per alcuni prodotti confezionati (scatolame ad esempio) la "marca" pubblicizzata e costosa, di solito etichetta diversamente alcune confezioni, a costo decisamente inferiore. A volte per una propria "sottomarca", altre volte per le marche con marchio della catena di supermercati. Tra i due prodotti "identici" ovviamente scelgo il più economico. Per altri acquisti controllo altre cose (per esempio l'etichetta, la stoffa e le cuciture per l'abbigliamento); comunque non è detto che non sia disposto a comprare merce di "bassa qualità", se il rapporto con il prezzo e con la probabile vita dell'acquisto possano essere comunque considerati "vantaggiosi"! |
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Ragazzi/e, io navigando un attimo in rete ho trovato questo bello specchietto sul sito del comune di Firenze:
http://sportelloecoequo.comune.firenze.it/pages/consumo_critico.htm 1) Compra di meno Non esistono prodotti ecologici, ma solo meno dannosi di altri. Ogni prodotto (anche un bicchier d'acqua) comporta un invisibile "zaino ecologico" fatto di consumo di natura, di energia e di tempo di lavoro. 2) Compra leggero Spesso conviene scegliere i prodotti a minore intensità di materiali e con meno imballaggi, tenendo conto del loro peso diretto, ma anche di quello indiretto, cioè dello "zaino ecologico". 3) Compra durevole Buona parte dei cosiddetti beni durevoli si cambia troppo spesso. Cambiando auto ogni 15 anni, invece che ogni 7, ad esempio, si dimezza il suo zaino ecologico (25 tonnellate di natura consumate per ogni tonnellata di auto). Lo stesso vale per mobili e vestiti. 4) Compra semplice Evita l'eccesso di complicazione, le pile e l'elettricità quando non siano indispensabili. In genere oggetti più sofisticati sono più fragili, meno riparabili, meno duraturi. Sobrietà e semplicità sono qualità di bellezza 5) Compra vicino Spesso l'ingrediente più nocivo di un prodotto sono i chilometri che contiene. Comprare prodotti della propria regione riduce i danni ambientali dovuti ai trasporti e rafforza l'economia locale. 6) Compra sano Compra alimenti freschi, di stagione, nostrani, prodotti con metodi biologici, senza conservanti né coloranti. Spesso costano di più, ricorda però che è difficile dare un prezzo alla salute delle persone e dell'ambiente. 7) Compra più giusto Molte merci di altri continenti vengono prodotte in condizioni sociali, sindacali, sanitarie e ambientali inaccettabili. Preferire i prodotti del commercio equo e solidale vuol dire per noi pagare poco di più, ma per piccoli produttori dei paesi poveri significa spesso raddoppiare il reddito. 8) Compra prudente In certi casi conviene evitare alcuni tipi di prodotti o materiali sintetici fabbricati da grandi complessi industriali. Diversi casi hanno dimostrato che spesso la legislazione è stata modellata sui desideri delle lobby economiche, nascondendo i danni alla salute e all'ambiente. 9) Compra sincero Evita i prodotti troppo reclamizzati. La pubblicità la paghi tu: quasi mezzo milione all'anno per famiglia. La pubblicità potrebbe dare un contributo a consumi più responsabili, invece spinge spesso nella direzione opposta. 10) Investi in giustizia Ecco due esempi: finanza etica e impianti che consumano meno energia. In Italia puoi investire nelle MAG (Mutua Auto Gestione) e nella Banca Etica. Investendo poi nell'efficienza energetica puoi dimezzare i consumi e i danni delle energie fossili come carbone e petrolio. |
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I miei criteri:
1: non deve fare stragi (vedi ad esempio la marca che uccide sindacalisti in Colombia... ed inquina molte acque...) 2: non deve sfruttare il lavoro minorile 3: deve dare risorse a chi coltiva e produce (equo e solidale) 4: non deve lucrare su un diritto: VARIE MARCHE DI ACQUA Insomma i criteri sono quelli di un etica culturale e sociale. (Non li ho messi nell'ordine i numeri sono dati in base a come mi sono venuti in mente, ma credo che tutti siano di eguale importanza). |
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